Punta Leysser (2771 m)
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Un mese dopo essere stato in Val d'Aosta a fare vette, ma senza pestare neve, oggi voglio tornare, sperando di trovarne! Scelgo la Punta Leysser (2772 m) da Vetan, con una salita da Sud, per non soffrire il freddo… La giornata è *spaziale*, non c'è una sola nuvola… Non c’è anima viva in giro, anche perché oggi è un giorno festivo (Sant’Ambrogio) solo per noi milanesi!
Seguo la poderale innevata, con qualche taglio, fino a sopra Grand Arpilles. Da lì, incomincio a salire in direzione della vetta. Una ventina di cm al massimo di neve, a tratti portata via dal vento, a tratti polverosa e inconsistente, tanto da dover calzare le ciaspole. Sbagliando, sto troppo al centro e non riesco più a prendere la normale che passa dall’anticima, così finisco per salire direttamente in vetta da sud, per un pendio tra 30° e 35°. Salgo nella zona con meno neve tra due colatoi in cui ha scaricato due minuscole valanghe. Ogni tanto sento un “crack” e vedo formarsi una crepa tutto attorno a me nella crosta di neve, ma il suo spessore è di pochi centimetri e non ho motivo di preoccuparmi. In breve, comunque sono nel tratto meno pendente e, poco più avanti, in cresta. Per la discesa so che farò la normale, quindi non dovrò più passare di qui.
Fa freddo in vetta, resto giusto il tempo di fare le foto, tantissime visto che c’è un panorama da sei stelle con vista praticamente su tutta la Val d’Aosta, solo oscurato a Nord dal Mont Rouge de Vertosan, ma sento le dita congelarsi.
Bene, ora so com’è la neve, perlomeno sul versante Sud. Una bella scoperta di una cima che normalmente non avrei preso in considerazione.
Seguo la poderale innevata, con qualche taglio, fino a sopra Grand Arpilles. Da lì, incomincio a salire in direzione della vetta. Una ventina di cm al massimo di neve, a tratti portata via dal vento, a tratti polverosa e inconsistente, tanto da dover calzare le ciaspole. Sbagliando, sto troppo al centro e non riesco più a prendere la normale che passa dall’anticima, così finisco per salire direttamente in vetta da sud, per un pendio tra 30° e 35°. Salgo nella zona con meno neve tra due colatoi in cui ha scaricato due minuscole valanghe. Ogni tanto sento un “crack” e vedo formarsi una crepa tutto attorno a me nella crosta di neve, ma il suo spessore è di pochi centimetri e non ho motivo di preoccuparmi. In breve, comunque sono nel tratto meno pendente e, poco più avanti, in cresta. Per la discesa so che farò la normale, quindi non dovrò più passare di qui.
Fa freddo in vetta, resto giusto il tempo di fare le foto, tantissime visto che c’è un panorama da sei stelle con vista praticamente su tutta la Val d’Aosta, solo oscurato a Nord dal Mont Rouge de Vertosan, ma sento le dita congelarsi.
Bene, ora so com’è la neve, perlomeno sul versante Sud. Una bella scoperta di una cima che normalmente non avrei preso in considerazione.
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