Trapezio d'Argento - Stomaco Peloso + Alba del Nirvana
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Partiamo dalla macchina con temperature decisamente fredde e aspettiamo per più di 1 ora all'attacco della via indecisi se partire o no a causa del freddo. Alla fine si parte e al terzo tiro veniamo riscaldati da un bel sole. I contrasti tra il sole, l'oro dei larici e la roccia, in questa stagione, è un qualcosa di unico!
Magica Val di Mello!
Da San Martino (q. 927 m), seguire la strada pedonale per la Val di Mello (cartelli) e inoltrarsi nella vallata fino alla località Ca' di Carna (q. 1084 m), posta appena dopo il Laghetto Qualido (q. 1040 m) e un attimo prima di raggiungere la celebre pozza del Bidè della Contessa.
All'altezza di questa località, dunque, abbandonare il sentiero del fondovalle e svoltare decisamente a sinistra. Seguire la traccia ben marcata anche con alcuni bolli bianco-rossi (si tratta del sentiero che sale in Val Qualido), fino a giungere all'altezza delle lisce e compatte placche del Trapezio d'Argento. Qui abbandonare il sentiero e traversare verso destra fino a guadagnare la base di queste placche (q. 1115 m).
STOMACO PELOSO:
L1: salire lungo il margine sinistro della placca con arrampicata di pura aderenza, fino a raggiungere il primo chiodo che si trova a circa 15/20m da terra. Dal chiodo, per balze più semplici, puntare all'evidente fessurina sovrastante (chiodo alla base), oltre la quale si trova il comodo terrazzo di sosta (sosta da allestire su radici e/o friends) - IV+, IV 40m
L2: risalire il facile diedro sulla destra, aggirare sulla sinistra il grosso albero che si incontra e rimontare il successivo muretto stando sulla sinistra. Sosta su albero nel boschetto al termine del muretto - III+, IV, IV+ 35m
ALBA DEL NIRVANA
L3: dalla sosta, rimontare il muretto sulla sinistra e traversare per 5/6 metri verso sinistra, fino a raggiungere la base di una fessura che sale verticale (chiodo al termine del traverso). Vincere il muretto (appiglio nascosto), quindi proseguire dritti lungo la facile ma divertentissima fessura fino al suo termine (chiodo). Qui occorre traversare decisi e lungamente verso sinistra sfruttando una stretta cornice per i piedi (possibilità di proteggersi con cordino/nut su lama staccata a circa metà del traverso). Terminato lo stretto balconcino, occorre vincere il breve muretto sovrastante sfruttando buone prese per le mani. A questo punto, per placca più semplice ed ottimamente lavorata si raggiunge la sosta a chiodi all'inizio della fessura sotto al grosso tetto (tiro molto articolato: allungare bene le protezioni!) - V. IV, V+, IV+ 45m
L4: seguire la fessura alla base del tetto, quindi con passo delicato abbassarsi di qualche metro per aggirare lo spigolo (chiodo). A questo punto, continuare a seguire la bella fessura (un passo delicato) fino a guadagnare la sosta su 3 chiodi - IV+, V, V+ 30m
L5: partenza delicata su muretto liscio, poi più facilmente lungo la fessura che diviene quasi camminabile. Giunti ad una sosta intermedia, proseguire lungo la fessura con divertente arrampicata in dulfer (qualche passo un po' delicato) fin a raggiungere una pianticella, dove la fessura termina. Disarrampicare (facile) per 2/3 metri fino a raggiungere la sosta a spit con anello di calata - V+, IV, V 50m
Dalla sosta, effettuare una calata di circa 30m fino a raggiungere il boschetto sottostante. Seguendo la traccia, scendere lungo il bosco e, poco prima di ritornare alla seconda sosta di Stomaco Peloso si incontra, sulla sinistra (faccia a valle), un albero con grossa catena e maglia rapida. Effettuare una seconda doppia da 60m da questo albero, fino a ritornare alla base delle placche della struttura.
Da qui come per la salita.
Lungo l'itinerario sono presenti pochissimi chiodi: necessario sapersi ben proteggere con friends/nuts (fino al 2 BD). Utili i cordini per le soste e per allungare le protezioni.
con Teo
Magica Val di Mello!
Da San Martino (q. 927 m), seguire la strada pedonale per la Val di Mello (cartelli) e inoltrarsi nella vallata fino alla località Ca' di Carna (q. 1084 m), posta appena dopo il Laghetto Qualido (q. 1040 m) e un attimo prima di raggiungere la celebre pozza del Bidè della Contessa.
All'altezza di questa località, dunque, abbandonare il sentiero del fondovalle e svoltare decisamente a sinistra. Seguire la traccia ben marcata anche con alcuni bolli bianco-rossi (si tratta del sentiero che sale in Val Qualido), fino a giungere all'altezza delle lisce e compatte placche del Trapezio d'Argento. Qui abbandonare il sentiero e traversare verso destra fino a guadagnare la base di queste placche (q. 1115 m).
STOMACO PELOSO:
L1: salire lungo il margine sinistro della placca con arrampicata di pura aderenza, fino a raggiungere il primo chiodo che si trova a circa 15/20m da terra. Dal chiodo, per balze più semplici, puntare all'evidente fessurina sovrastante (chiodo alla base), oltre la quale si trova il comodo terrazzo di sosta (sosta da allestire su radici e/o friends) - IV+, IV 40m
L2: risalire il facile diedro sulla destra, aggirare sulla sinistra il grosso albero che si incontra e rimontare il successivo muretto stando sulla sinistra. Sosta su albero nel boschetto al termine del muretto - III+, IV, IV+ 35m
ALBA DEL NIRVANA
L3: dalla sosta, rimontare il muretto sulla sinistra e traversare per 5/6 metri verso sinistra, fino a raggiungere la base di una fessura che sale verticale (chiodo al termine del traverso). Vincere il muretto (appiglio nascosto), quindi proseguire dritti lungo la facile ma divertentissima fessura fino al suo termine (chiodo). Qui occorre traversare decisi e lungamente verso sinistra sfruttando una stretta cornice per i piedi (possibilità di proteggersi con cordino/nut su lama staccata a circa metà del traverso). Terminato lo stretto balconcino, occorre vincere il breve muretto sovrastante sfruttando buone prese per le mani. A questo punto, per placca più semplice ed ottimamente lavorata si raggiunge la sosta a chiodi all'inizio della fessura sotto al grosso tetto (tiro molto articolato: allungare bene le protezioni!) - V. IV, V+, IV+ 45m
L4: seguire la fessura alla base del tetto, quindi con passo delicato abbassarsi di qualche metro per aggirare lo spigolo (chiodo). A questo punto, continuare a seguire la bella fessura (un passo delicato) fino a guadagnare la sosta su 3 chiodi - IV+, V, V+ 30m
L5: partenza delicata su muretto liscio, poi più facilmente lungo la fessura che diviene quasi camminabile. Giunti ad una sosta intermedia, proseguire lungo la fessura con divertente arrampicata in dulfer (qualche passo un po' delicato) fin a raggiungere una pianticella, dove la fessura termina. Disarrampicare (facile) per 2/3 metri fino a raggiungere la sosta a spit con anello di calata - V+, IV, V 50m
Dalla sosta, effettuare una calata di circa 30m fino a raggiungere il boschetto sottostante. Seguendo la traccia, scendere lungo il bosco e, poco prima di ritornare alla seconda sosta di Stomaco Peloso si incontra, sulla sinistra (faccia a valle), un albero con grossa catena e maglia rapida. Effettuare una seconda doppia da 60m da questo albero, fino a ritornare alla base delle placche della struttura.
Da qui come per la salita.
Lungo l'itinerario sono presenti pochissimi chiodi: necessario sapersi ben proteggere con friends/nuts (fino al 2 BD). Utili i cordini per le soste e per allungare le protezioni.
con Teo
Tourengänger:
irgi99

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