Monte Rosso 2374 Punta della Barma 2379 e Monte Camino 2391 passando sul Dado
Ritorno in terra biellese con l'idea di una traversata.
Partiamo da Oropa vicino alla funivia ( chiusa per revisione ). Risaliamo tutto il vasto parcheggio per imboccare una specie di stradina, che poi era un antica discesa a valle delle piste da sci che nel periodo Giurassico dell'Era Mesozoica esistevano nella conca di Oropa. Salendo la pista è sempre più malmessa ed è anche interessata da alcune frane. Rimanendo sul versante sinistro della Valle del torrente Oropa ( destra orografica ), passiamo dalla deviazione per il Lago Bose e appena oltre da quella per la Via Ferrata del Limbo. Nella parte finale abbandoniamo la sterrata per deviare a sinistra e portarci in direzione del Lago del Mucrone. Ma arrivati alla Fonte del Bersagliere 1892 m, prendiamo a destra il sentiero D23 per il Monte Mars. Saliamo ora il pendio che anche con un tratto attrezzato ci porta al Laghetto del Rosso 2191 m. Dominato da una cimetta con un grande ometto. Appena oltre il lago si scollina oltre una bocchetta e dopo pochi minuti si incontrano i bolli di vernice che salgono a destra. E' la nostra via, che ci porta in breve a rimontare sul costone sud del Rosso che seguiremo fin sulla cima del Monte Rosso 2374 m. Fino a fino ero già arrivato qualche anno fà, ma ora vorremmo proseguire lungo l'Alta Via delle Alpi Biellesi. E quindi scendendo con fiducia la costa nord e seguendo i bolli scendiamo, per poi evitare un risalto roccioso andando su delle cengie erbose sulla destra ( versante Oropa ). Risaliamo a una selletta che precede un tratto attrezzato. Cavolo abbiamo bypassato il Dado. Infatti voltandoci indietro vediamo un monolito cubico alto circa 10 metri. Per non farci mancare niente uno dopo l'altro tutta la banda lo scala da Nord ( 2° grado ) e scendendo a sud per ritornare alla selletta. Quindi andiamo avanti risalendo risalendo i canaponi che permettono di salire a una "Testa Rocciosa". Quindi scendiamo anche in un tratto nevoso fino al Colle della Barma ( aperto tra Piemonte e Valle d'Aosta ) 2257m. La salita da sud alla Punta della Barma 2379 m è assolutamente priva di difficoltà. Qui l'Alta Via delle Alpi Biellesi continua verso nord sul confine regionale, mentre noi, torniamo a ritroso un centinaio di metri, per poi abbassarci a est e andare a prendere il sottostante sentiero che ci porterà al Colle del Camino 2312 m. La salita su sentiero del costone Sud-Ovest che ci porta in cima del Monte Camino è priva di ogni difficoltà. Questa vetta è tra le più antropizzate dell'arco alpino, compreso resti di manufatti che si potrebbero tranquillamente abbattere, e che sono dei ruderi. La mulattiera di discesa è molto larga, passa subito dalla Capanna Renata. Chiusa fino alla riapertura degli impianti c'è scritto sulla porta, evidentemente sono abituati alle masse chiassose che sbarcano dalla funivia direttamente in vetta e dei pochi veri escursionisti che circolano di questi tempi non gli frega granchè. Scendendo passiamo dai ruderi dell'Alpe Camino 2137 m, e più giù alla "Cittadella " con Oropa 2000 e varie costruzioni delle stazioni delle funivie e il mastodontico Rifugio Savoia 1860 m. Sotto la stazione della funivia il largo sentiero porta al Rifugio Rosazza 1810 m. Un vero rifugio che è addirittura aperto, la bellissima mulattiera è molto larga e ben costruita e scende con ampie svolte scende ai ruderi dell'Alpe Pissa, non visti per via del buio pesto. Appena sotto prendiamo la sterrata che inizialmente è molto sassosa, La percorriamo alla luce delle stelle, Samuele dice che non bisogna viziarci con le lampade frontali, cosicchè decidiamo di assecondarlo, almeno finchè non picchieremo il naso da qualche parte :))
La sterrata che percorriamo fino al suo temine, a Delubro, qui a destra in discesa passando da Cascina Nocca e giù fino al ponte sul torrente Oropa, una breve risalita ci porta alla al parcheggio della funivia.
Partiamo da Oropa vicino alla funivia ( chiusa per revisione ). Risaliamo tutto il vasto parcheggio per imboccare una specie di stradina, che poi era un antica discesa a valle delle piste da sci che nel periodo Giurassico dell'Era Mesozoica esistevano nella conca di Oropa. Salendo la pista è sempre più malmessa ed è anche interessata da alcune frane. Rimanendo sul versante sinistro della Valle del torrente Oropa ( destra orografica ), passiamo dalla deviazione per il Lago Bose e appena oltre da quella per la Via Ferrata del Limbo. Nella parte finale abbandoniamo la sterrata per deviare a sinistra e portarci in direzione del Lago del Mucrone. Ma arrivati alla Fonte del Bersagliere 1892 m, prendiamo a destra il sentiero D23 per il Monte Mars. Saliamo ora il pendio che anche con un tratto attrezzato ci porta al Laghetto del Rosso 2191 m. Dominato da una cimetta con un grande ometto. Appena oltre il lago si scollina oltre una bocchetta e dopo pochi minuti si incontrano i bolli di vernice che salgono a destra. E' la nostra via, che ci porta in breve a rimontare sul costone sud del Rosso che seguiremo fin sulla cima del Monte Rosso 2374 m. Fino a fino ero già arrivato qualche anno fà, ma ora vorremmo proseguire lungo l'Alta Via delle Alpi Biellesi. E quindi scendendo con fiducia la costa nord e seguendo i bolli scendiamo, per poi evitare un risalto roccioso andando su delle cengie erbose sulla destra ( versante Oropa ). Risaliamo a una selletta che precede un tratto attrezzato. Cavolo abbiamo bypassato il Dado. Infatti voltandoci indietro vediamo un monolito cubico alto circa 10 metri. Per non farci mancare niente uno dopo l'altro tutta la banda lo scala da Nord ( 2° grado ) e scendendo a sud per ritornare alla selletta. Quindi andiamo avanti risalendo risalendo i canaponi che permettono di salire a una "Testa Rocciosa". Quindi scendiamo anche in un tratto nevoso fino al Colle della Barma ( aperto tra Piemonte e Valle d'Aosta ) 2257m. La salita da sud alla Punta della Barma 2379 m è assolutamente priva di difficoltà. Qui l'Alta Via delle Alpi Biellesi continua verso nord sul confine regionale, mentre noi, torniamo a ritroso un centinaio di metri, per poi abbassarci a est e andare a prendere il sottostante sentiero che ci porterà al Colle del Camino 2312 m. La salita su sentiero del costone Sud-Ovest che ci porta in cima del Monte Camino è priva di ogni difficoltà. Questa vetta è tra le più antropizzate dell'arco alpino, compreso resti di manufatti che si potrebbero tranquillamente abbattere, e che sono dei ruderi. La mulattiera di discesa è molto larga, passa subito dalla Capanna Renata. Chiusa fino alla riapertura degli impianti c'è scritto sulla porta, evidentemente sono abituati alle masse chiassose che sbarcano dalla funivia direttamente in vetta e dei pochi veri escursionisti che circolano di questi tempi non gli frega granchè. Scendendo passiamo dai ruderi dell'Alpe Camino 2137 m, e più giù alla "Cittadella " con Oropa 2000 e varie costruzioni delle stazioni delle funivie e il mastodontico Rifugio Savoia 1860 m. Sotto la stazione della funivia il largo sentiero porta al Rifugio Rosazza 1810 m. Un vero rifugio che è addirittura aperto, la bellissima mulattiera è molto larga e ben costruita e scende con ampie svolte scende ai ruderi dell'Alpe Pissa, non visti per via del buio pesto. Appena sotto prendiamo la sterrata che inizialmente è molto sassosa, La percorriamo alla luce delle stelle, Samuele dice che non bisogna viziarci con le lampade frontali, cosicchè decidiamo di assecondarlo, almeno finchè non picchieremo il naso da qualche parte :))
La sterrata che percorriamo fino al suo temine, a Delubro, qui a destra in discesa passando da Cascina Nocca e giù fino al ponte sul torrente Oropa, una breve risalita ci porta alla al parcheggio della funivia.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (2)