Pizzo Malora 2640 m
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In una giornata di sole limpido, sono già quasi le 9,30, iniziamo a partire da Piano di Peccia. Parcheggio appena oltre il ponte. Attraversiamo il paese, poi in salita verso sud. Al termine della strada asfaltata ci sarebbe ancora da parcheggiare in uno slargo. Ora proseguendo dritto su una sterrata per 150 metri, per poi svoltare a destra verso la costruzione di un acquedotto, alla cui destra inizia il sentiero senza segni.
Si passa da Corte di Fondo 1326 m, Poi il sentiero sale più ripido e svolta a Ovest, per passare dal rudere di Corte di Mezzo 1700 circa. Ancora un pò e arriva in terreno aperto all'Alpe Sovenat e in breve alla baita di Piatto dio Sovenat 1859 m. Da qui risaliamo nel terreno erboso, ma invece che poi piegare subito a sinistra ( in direzione del Pizzo Rosso ), noi continuiamo troppo verso le pareti nord del Malora. Capito l'errore, andiamo in traversata verso Est ( perdendo solo 20 metri di quota ) per aggirare l'evidente sperone Nord-Est del Malora.
Saliamo fino a un ripidissimo canalino di erba e roccia alla cui base c'è una grotta 2363 m. Il mio amico è convinto che si sale di lì, ma alla fine si riesce a convincerlo che la pietraia a sinistra porta allo stesso risultato ma senza pericoli. Infatti dai 2400 cominciamo a trovare gli ometti che ci fanno rimontare alla quota 2478 e poi quasi con la cresta est con passaggi di 2° grado fino alla croce di vetta del Pizzo Malora 2640 m.
In discesa dopo la cresta, dalla pietraia in poi siamo stati più a destra ( est ) dell'andata, poi dalla baita di Piatto di Sovenat tutto identico.
Si passa da Corte di Fondo 1326 m, Poi il sentiero sale più ripido e svolta a Ovest, per passare dal rudere di Corte di Mezzo 1700 circa. Ancora un pò e arriva in terreno aperto all'Alpe Sovenat e in breve alla baita di Piatto dio Sovenat 1859 m. Da qui risaliamo nel terreno erboso, ma invece che poi piegare subito a sinistra ( in direzione del Pizzo Rosso ), noi continuiamo troppo verso le pareti nord del Malora. Capito l'errore, andiamo in traversata verso Est ( perdendo solo 20 metri di quota ) per aggirare l'evidente sperone Nord-Est del Malora.
Saliamo fino a un ripidissimo canalino di erba e roccia alla cui base c'è una grotta 2363 m. Il mio amico è convinto che si sale di lì, ma alla fine si riesce a convincerlo che la pietraia a sinistra porta allo stesso risultato ma senza pericoli. Infatti dai 2400 cominciamo a trovare gli ometti che ci fanno rimontare alla quota 2478 e poi quasi con la cresta est con passaggi di 2° grado fino alla croce di vetta del Pizzo Malora 2640 m.
In discesa dopo la cresta, dalla pietraia in poi siamo stati più a destra ( est ) dell'andata, poi dalla baita di Piatto di Sovenat tutto identico.
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Antonio59 !
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