Alla Croce Rossa 3566 m con il sentiero 118 e Punta di Peraciaval 3254 m
Sembrava uno scherzo, ma è tutto vero. Una Montagna che si chiama Croce Rossa-Croix Rousse e il sentiero che vi sale è il 118, proprio quello per chiamare le ambulanze.
Dopo una notte al gelo nell'invernale del rifugio, con il vento che ululava fuori, qualcuno dà la sveglia, ma nessuno vuole uscire fuori.
Alla fine si parte che è già giorno. Si risale il sentiero che passa dal Lago di Peraciaval 2755 m per poi salire sempre ben segnato il pendio a sinistra, nell'ultimo tratto si infila in un canale e arriva al Colle della Valletta 3207 m. Da qui una traccia a sinistra porta in breve alla Punta Peraciaval Nord 3254 m. La quale ha 2 elevazioni molto vicine, la gobba più a sud ha un grande ometto. Ritornati al Colle della Valletta, prendiamo verso nord un sentiero che rimane sotto cresta nel versante francese, che poi entra nella fascia rocciosa e bisogna aiutarsi con gli ometti e qualche raro segno rosso. Sembra incredibile ma la via punta proprio alla parete, infatti arrivati sotto la verticale della cima, comincia a zig-zagare tra le cenge e senza grandi difficoltà arriva sulla cresta est, a pochi passi dalla Madonna di vetta della Croce Rossa 3566 m.
Il nostro programma era seguire una relazione di 6 anni prima, che faceva scendere a nord, per poi risalire la Punta di Arnas 3560 m. Ma il diavolo ci mette la coda, e il ghiacciaio pensile a nord della Croce Rossa è diventato ripidissimo e senza neve superficiale, e noi abbiamo solo i ramponi, l'idea era salire poi dal Colle Martelli la cresta sud.
Ma scendiamo comunque qualche decina di metri su sfasciume a nord, per vedere da vicino il ghiacciaio pensile. Niente, troppo difficile ripido in questa stagione, si farà da un 'altra parte successivamente.
Scendiamo per la via dell'andata ancora al Colle della Valletta e visto che abbiamo i ramponi e tempo scendiamo la pietraia a destra ( Francia ) per andare a vedere il Gracier de Baounet da vicino. La discesa avviene su una pietraia lasciata libera dal ghiacciaio, si pensava di metterci pochi minuti, invece. Dopo aver perso 80 m-, e ancora altrettanti da scendere decidiamo di mollare. La nostra intenzione era magari una rapida risalita del ghiacciaio per andare sulle "cime gemelle" Valletta e Lose Nere, ma la pietraia porta via troppo tempo, quindi risaliamo ancora al passo e decidiamo che per questa volta ci accontentiamo. Scesi al Rifugio Cibrario passando ancora dal Lago Peraciaval. Qui 15 stambecchi si esibiscono a pochi metri da noi. Per la discesa a valle sarebbe troppo semplice la via dell'andata :)
Quindi saliamo un pò a mezzacosta ( +40 m ) verso est, sul sentiero che inizialmente stà appena sopra quello per il fondovalle, oltrepassato un dosso il sentiero scende ripido e con delle catene. Scende ora in un ampia conca fino ai ruderi di alcune baite a 2397 m, poco più in basso scende sulla vecchia ferrovia decauville 2370 m e la segue verso sinistra ( nord ) per circa 1,5 km dopo essere passati in 2 gallerie, si arriva sulla strada sterrata. Facciamo una breve risalita al Lago dietro la Torre. Poi presa la sterrata scendiamo verso valle. Questa strada ha un divieto di transito a quota 2650 circa e diventa asfaltata a 2050. Con la fortuna che ha sempre Samuele, anche stavolta risparmiamo 1 ora di strada e a 1980 ci danno un passaggio in auto fino al nostro parcheggio all'Alpe Barnas.
Dopo una notte al gelo nell'invernale del rifugio, con il vento che ululava fuori, qualcuno dà la sveglia, ma nessuno vuole uscire fuori.
Alla fine si parte che è già giorno. Si risale il sentiero che passa dal Lago di Peraciaval 2755 m per poi salire sempre ben segnato il pendio a sinistra, nell'ultimo tratto si infila in un canale e arriva al Colle della Valletta 3207 m. Da qui una traccia a sinistra porta in breve alla Punta Peraciaval Nord 3254 m. La quale ha 2 elevazioni molto vicine, la gobba più a sud ha un grande ometto. Ritornati al Colle della Valletta, prendiamo verso nord un sentiero che rimane sotto cresta nel versante francese, che poi entra nella fascia rocciosa e bisogna aiutarsi con gli ometti e qualche raro segno rosso. Sembra incredibile ma la via punta proprio alla parete, infatti arrivati sotto la verticale della cima, comincia a zig-zagare tra le cenge e senza grandi difficoltà arriva sulla cresta est, a pochi passi dalla Madonna di vetta della Croce Rossa 3566 m.
Il nostro programma era seguire una relazione di 6 anni prima, che faceva scendere a nord, per poi risalire la Punta di Arnas 3560 m. Ma il diavolo ci mette la coda, e il ghiacciaio pensile a nord della Croce Rossa è diventato ripidissimo e senza neve superficiale, e noi abbiamo solo i ramponi, l'idea era salire poi dal Colle Martelli la cresta sud.
Ma scendiamo comunque qualche decina di metri su sfasciume a nord, per vedere da vicino il ghiacciaio pensile. Niente, troppo difficile ripido in questa stagione, si farà da un 'altra parte successivamente.
Scendiamo per la via dell'andata ancora al Colle della Valletta e visto che abbiamo i ramponi e tempo scendiamo la pietraia a destra ( Francia ) per andare a vedere il Gracier de Baounet da vicino. La discesa avviene su una pietraia lasciata libera dal ghiacciaio, si pensava di metterci pochi minuti, invece. Dopo aver perso 80 m-, e ancora altrettanti da scendere decidiamo di mollare. La nostra intenzione era magari una rapida risalita del ghiacciaio per andare sulle "cime gemelle" Valletta e Lose Nere, ma la pietraia porta via troppo tempo, quindi risaliamo ancora al passo e decidiamo che per questa volta ci accontentiamo. Scesi al Rifugio Cibrario passando ancora dal Lago Peraciaval. Qui 15 stambecchi si esibiscono a pochi metri da noi. Per la discesa a valle sarebbe troppo semplice la via dell'andata :)
Quindi saliamo un pò a mezzacosta ( +40 m ) verso est, sul sentiero che inizialmente stà appena sopra quello per il fondovalle, oltrepassato un dosso il sentiero scende ripido e con delle catene. Scende ora in un ampia conca fino ai ruderi di alcune baite a 2397 m, poco più in basso scende sulla vecchia ferrovia decauville 2370 m e la segue verso sinistra ( nord ) per circa 1,5 km dopo essere passati in 2 gallerie, si arriva sulla strada sterrata. Facciamo una breve risalita al Lago dietro la Torre. Poi presa la sterrata scendiamo verso valle. Questa strada ha un divieto di transito a quota 2650 circa e diventa asfaltata a 2050. Con la fortuna che ha sempre Samuele, anche stavolta risparmiamo 1 ora di strada e a 1980 ci danno un passaggio in auto fino al nostro parcheggio all'Alpe Barnas.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (4)