Malga Vallaccia (2167 m) – EMTB
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Ennesima bellissima pedalata nei pressi di Livigno, questa volta nella selvaggia Vallaccia-Trepalina.
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 11.15
Sorgere del sole: 6.37
Tramonto del sole: 20.03
È un martedì di bel tempo, che mi permette di partire alla scoperta dell’appartata Vallaccia, una laterale della già periferica Trepalle, uno dei luoghi più freddi d’Italia: il record è -46°C, misurato nell’inverno del 1956.
Alle 8:30 monto in sella e mi avvio in direzione della SS301 che sale al Passo d’Eira (2210 m). Grazie all’esperienza acquisita nelle precedenti salite, trovo subito i rapporti più opportuni. Senza strafare e pur risparmiando la carica della batteria, abbasso il mio record precedente: meno di mezz’ora dal Ponte di Bondio (1818 m).
In circa dieci minuti di discesa, arrivo al nucleo di Trepalle (2079 m) e al successivo Ponte del Rez (2023 m), evitando l’insidiosa galleria.
La località Trepalle è chiamata così per le tre contrade o zone con tre pali, che venivano infissi per riconoscere le malghe. Siamo ben lontani quindi da eventuali riferimenti goliardici.
All’imbocco della Vallaccia c’è un piccolo posteggio, il P12, una toilette pubblica e un pannello informativo sul Sito di importanza Comunitaria La Vallaccia – Pizzo Filone. I segnavia, come d’abitudine da queste parti, recano i toponimi in dialetto livignasco. Pur essendo un sostenitore dei dialetti, ritengo che sui segnavia, così come sulle mappe ufficiali, dovrebbero apparire i nomi italianizzati.
La carrareccia, all’inizio asfaltata poi sterrata, si sviluppa sul versante orografico sinistro del Torrente Vallaccia e passa da alcuni insediamenti alpestri, al di sopra dei duemila metri, in una zona priva di piante legnose.
Dopo 1 h e 18 min dalla partenza da Livigno, arrivo alla Malga Vallaccia (2167 m).
Malga Vallaccia (2167 m)
Scambio qualche parola con un’alpigiana, quindi osservo la parte alta della valle, che conduce al Passo della Vallaccia (2614 m) e alla successiva Val Viola Bormina.
Certo, gli itinerari non mancano nel Livignasco, basta avere tempo a disposizione!
Tornato al Ponte del Rez (2023 m), come programmato a tavolino, imbocco la strada asfaltata, che costeggiando sul lato sinistro il Torrente Vallaccia, mi porta a Stefan (1896 m), località che ho conosciuto solo due giorni fa. Da qui via seguo il sentiero 137, che attraversa il bellissimo Bosco della Presa fino ai bordi del Lago di Livigno.
La Vallaccia di Trepalle permette di svolgere un’escursione “fuori dal mondo e senza tempo”, dove è possibile ammirare delle tipiche baite di legno, in un’area naturale di tale pregio da essere assurta a Sito di Importanza Comunitaria.
In base alla Direttiva Habitat, la valle è una zona di protezione speciale destinata alla conservazione della biodiversità.
Tempo totale: 2 h 45 min
Tempi parziali
Livigno/Via Saroch (1858 m) – Passo d’Eira (2210 m): 35 min
Passo d’Eira (2210 m) – Ponte del Rez (2023 m): 10 min
Ponte del Rez (2023 m) – Malga Vallaccia (2167 m): 20 min
Malga Vallaccia (2167 m) – Stefan (1896 m): 25 min
Stefan (1896 m) – Sant’Antonio (1816 m): 45 min
Dislivello in salita: 649 m
Sviluppo complessivo: 26,88 km
Quota massima: 2210 m
Quota minima: 1806 m
Consumo della batteria da 500 Wh fino al Passo d’Eira: 25%
Consumo della batteria da 500 Wh fino alla Malga Vallaccia: 36%
Consumo complessivo della batteria da 500 Wh: 46%
Pendenza massima: 25,2%
Difficoltà: F
Copertura della rete cellulare: discreta
Soccorso: 112.

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