Punta Giordani (4046 m) + Piramide Vincent (4215 m) - Cresta del Soldato Integrale
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"Ire, ho voglia di un po di quota!"
Musica per le mie orecchieeee!!!
Sabato pomeriggio il motore rombante del mitico Baleno approda ad Alagna. A bordo due Quote Rosa ignare del weekend surreale che le aspetta.
Qualcuno ha detto prima funivia alle 7.30??!?
Non si era mai visto. Ne approfittiamo per inaugurare la 2 giorni con un doppio aperitivo nel bellissimo centro di Alagna Valsesia.
Dopo una gustosa cena in un parcheggio a base di uova sode, casera, bresaola e pesce in scatola e una serata surreale a suon di "stay fresh, stay imbucate" ci rintaniamo nella nostra confortevole suite: Er Baleno.
La sveglia suona tardi per i nostri standard e ben riposate ci incamminiamo verso la partenza della funivia per Indren (noi che prendiamo una funivia?!?).
Sotto i primi raggi di sole che riscaldano i sassi ricoperti da un sottile e infido strato di verglass, ci incamminiamo verso il piccolo e (apparentemente) innocuo Ghiacciaio di Bors.
La neve del giorno primo ha ricoperto le tracce, quindi con un po di timore iniziamo a batter traccia sul Ghiacciaio, cercando il percorso migliore tra i crepacci.
Tastando bene il terreno, giungiamo nei pressi della terminale: qui decidiamo di cedere il passo a una guida che di sicuro sa meglio di noi dove passare.
Ed eccoci finalmente all'attacco della Cresta del Soldato. Le mani iniziano a fremere e i sorrisoni a farsi sempre più ampi mano a mano che procediamo: divertimento assicurato!!
Alternandoci nel farci largo tra i torrioni e sopravvivendo a qualche psyco "variante G", raggiungiamo la Punta Giordani prima e la Piramide Vincent poi.
Prima gita a 4000 m tutta Rosa!
Grazie Chiaretta, con te il divertimento è sempre assicurato!!!
Dall'arrivo della funivia a Punta Indren (q. 3275 m), imboccare la traccia verso destra (ometti) che, in leggera discesa, conduce all'arrivo del vecchio skilift proveniente da Alagna (q. 3260 m). Aggirare lo sperone roccioso sulla destra e abbandonare il sentiero segnalato. Risalire quindi verso sinistra, percorrendo la pietraia instabile che costeggia la base dello sperone sud che scende dalla Punta Giordani. Giunti quasi al termine della pietraia, mettere piede sull'apparentemente innocuo Ghiacciaio di Bors (q. 3400 m circa). Attraversare il ghiacciaio tenendosi alti e puntando all'evidente selletta dove la Cresta del Soldato subisce una netta impennata. Superata la terminale e raggiunto l'attacco della cresta (q. 3800 m), proseguire sempre sul filo di cresta (III/III+), con la possibilità di aggirare le difficoltà su pietrame sulla sinistra.
Tutta la cresta è percorribile in conserva veloce, fatta eccezione per l'espostissima placca di IV: qui è possibile fare sosta sugli spuntoni alla base della placca, la quale viene superata con un tiro di circa 25/30 m. Le difficoltà sono concentrate in 7/8 m, dove sono presenti anche 3 vecchi chiodi. Vinta la parte più liscia, il terreno si fa più abbattuto sino ad una cengia dove è possibile allestire una sosta su spuntoni. A questo punto, non resta che risalire le ultime roccette (II+/III) che precedono la madonnina di vetta della Punta Giordani (q. 4046 m).
Dalla Punta Giordani (q. 4046 m), scendere verso NNW le facili roccette sotto la vetta, quindi per cresta nevosa raggiungere la base della rocciosa cresta ESE della Piramide Vincent. Su terreno instabile, portarsi alla base del primo alto risalto grigio, che viene aggirato sulla destra (versante NE) per esposta cengetta terrosa. Con passo esposto e un po' faticoso (II+), aggirare lo spigoletto e, appena possibile, rimontare in cresta. Proseguire lungo il nevoso filo di cresta fino ad una zona di grossi blocchi (II), oltre i quali la cresta diviene più compatta e decisamente aerea. Con divertente arrampicata (III), portarsi alla base di un evidente gendarme (spit + maillon) e aggirarlo con passo delicato sulla sinistra (friend incastrato) sfruttando delle belle placche. A questo punto, non resta che risalire un bel camino di lame (II+/III -) e le successive facili roccette che conducono alla cupola nevosa finale. Da qui, facilmente e in breve si è all'ampia vetta della Piramide Vincent (q. 4215 m).
Dalla Piramide Vincent (q. 4215 m), scendere lungo la traccia della via normale al Colle Vincent (q. 4088 m), dove si piega a sinistra (faccia a valle) per ricongiungersi con le tracce provenienti da tutte le altre cime del Monte Rosa. Facendo attenzione ai numerosi e grossi crepacci, scendere sino alla Capanna Gnifetti (q. 3647 m), quindi proseguire fino a raggiungere la sottostante morena.
Seguire la morena fino all'inizio di alcuni canaponi che consentono di scendere direttamente senza passare dal Rifugio Mantova. Seguendo il facile sentiero attrezzato prima e attraversando il sottostante ghiacciaio poi, si fa rientro a Indren (q. 3275 m).
CONDIZIONI AL 04/08/22:
TEMPI DI PERCORRENZA:
INDREN - GHIACCIAIO DI BORS: 45 minuti
GHIACCIAIO DI BORS - ATTACCO CRESTA DEL SOLDATO: 45 minuti
ATTACCO CRESTA DEL SOLDATO - PUNTA GIORDANI: 1,45 ore
PUNTA GIORDANI - PIRAMIDE VINCENT: 1,15 ora
PIRAMIDE VINCENT - INDREN: 1,10 ora
con Chiara
Musica per le mie orecchieeee!!!
Sabato pomeriggio il motore rombante del mitico Baleno approda ad Alagna. A bordo due Quote Rosa ignare del weekend surreale che le aspetta.
Qualcuno ha detto prima funivia alle 7.30??!?
Non si era mai visto. Ne approfittiamo per inaugurare la 2 giorni con un doppio aperitivo nel bellissimo centro di Alagna Valsesia.
Dopo una gustosa cena in un parcheggio a base di uova sode, casera, bresaola e pesce in scatola e una serata surreale a suon di "stay fresh, stay imbucate" ci rintaniamo nella nostra confortevole suite: Er Baleno.
La sveglia suona tardi per i nostri standard e ben riposate ci incamminiamo verso la partenza della funivia per Indren (noi che prendiamo una funivia?!?).
Sotto i primi raggi di sole che riscaldano i sassi ricoperti da un sottile e infido strato di verglass, ci incamminiamo verso il piccolo e (apparentemente) innocuo Ghiacciaio di Bors.
La neve del giorno primo ha ricoperto le tracce, quindi con un po di timore iniziamo a batter traccia sul Ghiacciaio, cercando il percorso migliore tra i crepacci.
Tastando bene il terreno, giungiamo nei pressi della terminale: qui decidiamo di cedere il passo a una guida che di sicuro sa meglio di noi dove passare.
Ed eccoci finalmente all'attacco della Cresta del Soldato. Le mani iniziano a fremere e i sorrisoni a farsi sempre più ampi mano a mano che procediamo: divertimento assicurato!!
Alternandoci nel farci largo tra i torrioni e sopravvivendo a qualche psyco "variante G", raggiungiamo la Punta Giordani prima e la Piramide Vincent poi.
Prima gita a 4000 m tutta Rosa!
Grazie Chiaretta, con te il divertimento è sempre assicurato!!!
Dall'arrivo della funivia a Punta Indren (q. 3275 m), imboccare la traccia verso destra (ometti) che, in leggera discesa, conduce all'arrivo del vecchio skilift proveniente da Alagna (q. 3260 m). Aggirare lo sperone roccioso sulla destra e abbandonare il sentiero segnalato. Risalire quindi verso sinistra, percorrendo la pietraia instabile che costeggia la base dello sperone sud che scende dalla Punta Giordani. Giunti quasi al termine della pietraia, mettere piede sull'apparentemente innocuo Ghiacciaio di Bors (q. 3400 m circa). Attraversare il ghiacciaio tenendosi alti e puntando all'evidente selletta dove la Cresta del Soldato subisce una netta impennata. Superata la terminale e raggiunto l'attacco della cresta (q. 3800 m), proseguire sempre sul filo di cresta (III/III+), con la possibilità di aggirare le difficoltà su pietrame sulla sinistra.
Tutta la cresta è percorribile in conserva veloce, fatta eccezione per l'espostissima placca di IV: qui è possibile fare sosta sugli spuntoni alla base della placca, la quale viene superata con un tiro di circa 25/30 m. Le difficoltà sono concentrate in 7/8 m, dove sono presenti anche 3 vecchi chiodi. Vinta la parte più liscia, il terreno si fa più abbattuto sino ad una cengia dove è possibile allestire una sosta su spuntoni. A questo punto, non resta che risalire le ultime roccette (II+/III) che precedono la madonnina di vetta della Punta Giordani (q. 4046 m).
Dalla Punta Giordani (q. 4046 m), scendere verso NNW le facili roccette sotto la vetta, quindi per cresta nevosa raggiungere la base della rocciosa cresta ESE della Piramide Vincent. Su terreno instabile, portarsi alla base del primo alto risalto grigio, che viene aggirato sulla destra (versante NE) per esposta cengetta terrosa. Con passo esposto e un po' faticoso (II+), aggirare lo spigoletto e, appena possibile, rimontare in cresta. Proseguire lungo il nevoso filo di cresta fino ad una zona di grossi blocchi (II), oltre i quali la cresta diviene più compatta e decisamente aerea. Con divertente arrampicata (III), portarsi alla base di un evidente gendarme (spit + maillon) e aggirarlo con passo delicato sulla sinistra (friend incastrato) sfruttando delle belle placche. A questo punto, non resta che risalire un bel camino di lame (II+/III -) e le successive facili roccette che conducono alla cupola nevosa finale. Da qui, facilmente e in breve si è all'ampia vetta della Piramide Vincent (q. 4215 m).
Dalla Piramide Vincent (q. 4215 m), scendere lungo la traccia della via normale al Colle Vincent (q. 4088 m), dove si piega a sinistra (faccia a valle) per ricongiungersi con le tracce provenienti da tutte le altre cime del Monte Rosa. Facendo attenzione ai numerosi e grossi crepacci, scendere sino alla Capanna Gnifetti (q. 3647 m), quindi proseguire fino a raggiungere la sottostante morena.
Seguire la morena fino all'inizio di alcuni canaponi che consentono di scendere direttamente senza passare dal Rifugio Mantova. Seguendo il facile sentiero attrezzato prima e attraversando il sottostante ghiacciaio poi, si fa rientro a Indren (q. 3275 m).
CONDIZIONI AL 04/08/22:
- Ghiacciaio di Bors abbastanza aperto e senza traccia a causa della nevicata del giorno prima. Lo abbiamo risalito tenendoci alte sulla sinistra. Il passaggio della terminale è al momento fattibile, ma rimane delicato: bisogna superare un esile ponte e scendere qualche metro all'interno della terminale stessa, per poi rislaire facilmente sul lato opposto del crepaccio.
- Viste le attuali condizioni del Ghiacciaio di Bors, la Cresta del Soldato si attacca leggermente più a valle rispetto al solito: le difficoltà, in ogni caso, non aumentano.
- Cresta del Soldato in ottime condizioni, con solo un po' di neve sulle cenge e dove il terreno è meno verticale: percorsa tutta SENZA ramponi.
- Cresta ESE alla Piramide Vincent più sporca rispetto alla Cresta del Soldato, soprattutto quando si sta sul versante NE: percorsa CON i ramponi.
- Discesa dalla Piramide Vincent su ottima traccia (un'autostrada), idem la discesa verso la Gnifetti: voragini enormi ma tracciona e ponti stabili.
- Traversata fatta in giornata, prendendo la prima funivia delle 7.30 da Alagna (partenza da Indren h. 8.15) e rientrando a Indren per le 15 (ultima corsa alle 16.45) senza correre.
- Materiale utilizzato: 1 corda da 30m, 4 friends medio/piccoli (non utilizzati), 4 rinvii e cordini. Abbiamo effettuato la slaita in conserva veloce, effettuando un unico tiro sulla bella placca di IV.
TEMPI DI PERCORRENZA:
INDREN - GHIACCIAIO DI BORS: 45 minuti
GHIACCIAIO DI BORS - ATTACCO CRESTA DEL SOLDATO: 45 minuti
ATTACCO CRESTA DEL SOLDATO - PUNTA GIORDANI: 1,45 ore
PUNTA GIORDANI - PIRAMIDE VINCENT: 1,15 ora
PIRAMIDE VINCENT - INDREN: 1,10 ora
con Chiara
Tourengänger:
irgi99
Communities: Hikr in italiano
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