Monte Leone 3553 m - cresta W e S


Publiziert von Michea82 , 4. September 2022 um 00:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 September 2022
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS+
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-VS   I 
Zeitbedarf: 13:30
Aufstieg: 1780 m
Abstieg: 1780 m
Strecke:16.5
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Passo del Sempione
Unterkunftmöglichkeiten: Simplon Hospiz  Monte-Leone-Hütte SAC
Kartennummer:Swisstopo

Una giornata da leoni...non potrebbe essere altrimenti.
Un altro mio sogno realizzato. 
Il Leone è stato nostro quel giorno. L'abbiamo temuto e corteggiato. Noi due da soli in uno spazio sconfinato ed ancestrale. Il Leone si è lasciato visitare, ma non è attualmente di facile accesso. 
Non abbiamo incontrato alcuna persona e, soltanto dopo più di otto ore di cammino, abbiamo capito il perchè. 



Il Monte Leone 3553 m visto lo scorso 3 agosto dal Weissmies



Avvicinamento

Per il Leone decidiamo di partire prestissimo. Danno temporali nel pomeriggio. Inoltre i ghiacciai sappiamo tutti in che condizioni versano.
Pertanto sveglia alle 00.15, prendo Enea in Valle Maggia e dalle Centovalli (attenzione alle chiusure diurne) raggiungiamo il Sempione. Parcheggiamo davanti all'Ospizio. Sono le 03.30. 
È la prima uscita estiva che svolgo con lui (ci siamo conosciuti nel rigido rigore dell'inverno e abbiamo condiviso alcune pregiatissime avventure).

Alle 03.45 ci incamminiamo con le frontali lungo il sentiero. Dobbiamo prestare attenzione al gps: presto bisogna deviare a destra per evitare di proseguire verso la Leone-Hütte. Deviamo intorno alla quota 2150 m nei pressi di un corso d'acqua. È possibile farlo anche 50 metri prima (come avverrà al ritorno secondo la nostra traccia). Dopo di che ci alziamo più decisamente e alla quota 2362 m affrontiamo il traverso: col buio della notte sembra di essere sospesi su una parete. Al pomeriggio, durante il ritorno, questa sensazione non ci sarà. 
Guadagniamo ulteriormente quota (è facile perdere la traccia, attenzione ai segni verdi e rossi e agli omini) fino ad una piana di rocce. 
Siamo a 2604 m ed Enea procede troppo sicuro in piano sbagliando la via. C'è un risalto da superare sulla destra.
Controllo la mappa e la traccia rimane sopra il risalto. Occorreva deviare prima. Enea mi propone di salire direttamente da lì e va in avanscoperta.
Non mi piace molto l'idea di affrontare una placconata esposta al buio. Pazienza mi prendo il tempo che mi serve per farlo nel migliore dei modi e mi ritrovo presto anche io al di sopra.  
Ora siamo nel vallone morenico. Grandi rocce levigate, pietraie e corsi d'acqua ci accompagnano fino al fronte del ghiacciaio. 
Ci prendiamo una pausa per mangiare qualcosa. Sono le 06.30, si alza un'aria gelida. Non siamo più abituati dopo i tepori estivi. Per noi è un modo di portarci avanti in previsione dell'imminente cambio stagione. 

Risaliamo fin dove possiamo su roccia la prima parte dell'Homattugletscher. Enea punta al lungo crinale occidentale del Leone in corrispondenza del punto 3374 m. Per me la cresta ovest del Leone è ben più avanti e si prende dall'Alpjergletscher. Ma lui è così, prende, va e si crea le sue vie. 
Procedo sul facile ghiacciaio a passo regolare fino al Breithornpass. Alla mia sinistra vedo Enea scalare la cresta di quella che per me è un'anticima e una possibile perdita di tempo in caso di impossibilità di proseguire. 
Ora devo cambiare ghiacciaio percorrendo un tratto nuovamente su rocce (cambio assetto e discendo di un centinaio di metri). 

Superato il Breithornpass appare finalmente il Monte Leone



Monte Leone 3553 m 

Salto sul nuovo ghiacciaio e mi abbasso di un poco per aggirare alcuni piccoli crepacci. Il ghiaccio vivo mi dà una certa sicurezza. La parte alta del ghiacciaio è invece ancora ricoperta dalla neve e presenta profondi crepacci. 
Aggiro le voragini e mi avvicino alla base del pendio per accedere all'attacco della cresta ovest. Ghiacciaio e pendio sono collegati da un buon ponte.


Crepacci nella parte alta dell'Alpjergletscher
 
Risalgo il pendio con difficoltà: è una frana unica. Ma almeno ho superato il ghiacciaio. A saperlo prima avrei impedito ad Enea di lasciarmi da solo. Non è stato ideale per me. 
Finalmente sono sulla cresta e incontro il mio amico nel frattempo sopraggiunto.
Subito si staglia dinnanzi a noi un'imponente muro. A sinistra invece una cengia che Enea segue subito fiducioso. Da un video visto la sera prima so che è da evitare: conduce sulla parete nord esposta e marcia.
Dobbiamo seguire il più possibile il filo. 
Così risaliamo da sinistra il primo risalto e cerchiamo di restare in cresta o appena al di sotto della stessa. 
La roccia è buona ma c'è brina ovunque. Si scivola, siamo in ombra. 
Inoltre è molto esposto per i miei gusti. Ho un momento di esitazione. Enea sale sicuro e rapido. Io invece ho paura sinceramente. Lui mi dice che "è buona". Mi fido. In effetti è ben gradinata e i gradini sono inclinati verso la montagna. Pertanto i piedi hanno un appoggio sicuro. Ma non si possono commettere errori altrimenti si precipita. 
Una volta sul filo invece la situazione è decisamente migliore, meno esposta ma pur sempre doverosa di attenzione.
Proseguo con calma e pian piano mi avvicino alla vetta e la raggiungo. 
Enea mi aspetta lassù. 
Siamo in cima al Leone!

Parte esposta della cresta ovest
 



La cresta sud e il difficile ritorno sull'Alpjergletscher


Ampiamente descritta la cresta sud non ci da alcun problema. Ha un paio di passaggi di secondo grado nella parte più alta, appena sotto la vetta. Il filo si allarga man mano scendendo. 
Raggiunto il famoso intaglio (dei 2 visibili dal ghiacciaio è quello a sinistra, più nella direzione della cima) seguiamo gli omini che ci indicano di scendere. Ci ritroviamo presto su una frana di sfasciumi e terriccio che alla base diventa un salto di diversi metri. Il ghiacciaio si è staccato dalla base della montagna, un lungo crepaccio terminale non offre ponti per passare. 
A questo punto dovremmo tornare in vetta e rientrare dalla via dell'andata. 
Abbiamo capito anche il motivo per cui non c'è nessuno sul Leone: la via normale passerebbe proprio da qui. 

La cresta sud


Accesso alla cresta sud attualmente problematico


Per evitare il ritorno in vetta decidiamo di abbandonare un cordino presso un macigno sopra il salto. Effettuiamo una calata in doppia d'emergenza con un moschettone. Il macigno tiene bene ma per me è una manovra mai fatta prima, non sul vuoto. Devo chiudere gli occhi prima di scendere e fidarmi. Funziona.
Risalire sul ghiacciaio dall'altra parte non è un problema. 
Incordati e molto prudenti procediamo sul ghiacciaio, ormai sono le 13.00 dobbiamo andare. 
Raggiungiamo il Breithornpass dopo le 14.00. 
Decidiamo di lasciare stare il Breithorn. Era in programma nel caso fossimo riusciti a salire bene sul Leone. 
Enea lascia a me la scelta: decido di non strafare. Non sfidiamo la sorte: siamo stanchi, si fa tardi, la casa è lontana, il Breithorn è pieno di crepacci, la parte rocciosa invece ci appare franosa da lontano. 
Non farlo mi offre un motivo per ritornare. 
La prossima primavera?


Allontanamento

Evitiamo il ghiacciaio (Homattugletscher) tenendo la cresta rocciosa a destra. Non è semplicissimo abbandonarla (franoso e scivoloso). 
Discendiamo l'infinita morena. 
Ci godiamo alla luce del giorno quello che nel buio della notte non abbiamo potuto ammirare. 
Per le 17.00 raggiungiamo infine il Simplonpass dove 2 enormi boccali di birra ci aspettano.
Quindi rientriamo in Ticino. 
Gran bella gita! Devo ancora metabolizzarla. 

Una lunga discesa ci aspetta (Breithornpass)


Video
/www.instagram.com/reel/CiBP5TpKpzi/?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Crepaccio terminale [/drive.google.com/file/d/1VvwFx64bncM3KZXEDwH_9tJn6PaqYAAl/v...]
[/drive.google.com/file/d/1Wwd47t1UOKTRdLmOJA1rKSEKQMkQKWKn/v...]

Accesso cresta ovest [/drive.google.com/file/d/1OF1DDpDaO0lGWoOUHJdvxBLslnDzVEYR/v...]

Cresta ovest

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[/drive.google.com/file/d/1q6K2GKVQlqvBFlRs5Km_sm_A9Zps9hsV/v...]



Tourengänger: Michea82


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Kommentare (15)


Kommentar hinzufügen

Gesendet am 4. September 2022 um 09:26
Bravissimo, che esperienza piena di emozione !

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2022 um 15:52
Grazie Giorgio è vero è stato emozionante. Sembrava di essere in una bolla, da soli su quella montagna.
Inoltre bella come cima e come ambiente circostante

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2022 um 09:35
Meravigliosa, mi pare
Ma io non devo metabolizzarla....;-)))

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2022 um 15:53
Ciao Daniele ti confermo che è meravigliosa. Strano che tu non ci sia mai stato. In primavera deve essere l'ideale, fino a inizio luglio.

imerio hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2022 um 07:59
Complimenti per la bella e adrenalinica salita, che dimostra anche che le vie normali non sono più ormai "normali" Ciao. Imerio.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2022 um 14:19
Ciao Imerio grazie. Mi aspettavo in effetti che fosse più semplice. Invece per fortuna che il mio amico il giorno prima mi ha mandato un vocale (come fa sempre lui :))" mi mandi quella roba che volevi fare domani?".. da solo sarebbe stato sicuramente bello ma non avrei mai superato da solo il terminale.

ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2022 um 13:06
Complimenti, come sempre mai cose banali.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2022 um 14:23
Grazie Ivan. In effetti la banalità è rara in qualsiasi montagna che scelgo. Sebbene possa scegliere itinerari semplici come quelli effettuati poche settimane fa in Galles.
Il Leone è stato comunque molto più complesso per me di quello che mi aspettavo. Come scritto anche ad Imerio è stato un bene farlo assieme ad Enea nonostante le sue deviazioni fuori traccia (non sarebbe lui se non lo facesse)

gbal hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2022 um 14:13
Stando così le cose credo che la prossima firma sul libro di vetta sarà di là da venire. Complimenti a entrambi. Meno male che Enea non ha portato il suo deltaplano e non si è involato lasciandoti alle prese con un ritorno più che impegnativo. :):)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2022 um 14:29
Ahhah Giulio ti ricordi il suo mezzo per volare!? È vero ce l'aveva appresso al Piz Strega (tentativo invernale).
Credo che qualcuno di bravo salirà ancora sul Leone anche dalla via normale. Probabilmente più a destra (salendo) c'era una parte molto franoso di macerie che creava una sorta di passaggio per accedere alla cresta superando il salto. Per noi era lontana e troppo difficile da valutare. È da ravantori maestri se si riesce. La ovest invece resta una via agibile.
Ciao e grazie

Michea82 hat gesagt:
Gesendet am 5. September 2022 um 14:47
Ho aggiunto alcuni video adesso: del crepaccio terminale e della cresta ovest. Non sono un granché ma danno già un idea

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2022 um 17:59
La danno, la danno :):):)

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2022 um 13:44
Se andiamo avanti così a certe quote le vie normali saranno tutte da riscrivere...
Cima da Leoni, sempre e comunque. ;)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2022 um 17:20
Esatto. Negli ultimi anni il cambiamento climatico ha avuto forti ripercussioni sul territorio. L'alpinismo è nato alla fine della Piccola Età Glaciale. Se ritornasse oggi avremmo guerre per l'energia e ciao ciao alpinismo. Però io mi auguro che ci sia un cambiamento moderato della tendenza e un parziale recupero.

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 18. Oktober 2023 um 22:37
Complimenti.
Hai scalato il "leone" delle Alpi Lepontine.
Infatti è la vetta più alta tra il Passo Sempione e il Passo Spluga.
Ciao
Antonio


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