Petit Tournalin 3207 Becca Trecare 3033 Bec de Nana 3010 alla Facciabella 2621
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Bella escursione valdostana con partenza dalla val d'Ayas, e cioè dal villaggio di Mandriou 1831 m ( ora cambiato in Mandrou sui cartelli ) sopra Antagnod. Tra le case parte il sentiero che sale a intersecare la sterrata che porta a Cà Zena 1880 m ( presumibilmente Casa Genova ). Infatti all'ingresso c'è un ancora e una riproduzione della lanterna simbolo della città.
Continuando in salita si arriva ai prati dell'Alpe Mezan 2016 m.
Il sentiero ora si inerpica fino all'Alpe Vascoccia 2266 m, dove è visibile già da lontano la sua chiesetta.
Poco oltre a un bivio si tiene la destra salendo ripidamente al Colle Vascoccia 2558 m. Abbiamo già un programmino abbastanza succulento per oggi, ma non si può lasciare indietro la bella cimetta sulla nostra destra, quindi si fà la deviazione e lungo il crinale ( anche con saliscendi ) arrivo al Monte Facciabella 2621 m ( andata e ritorno sono 85 metri di dislivello per 1,54 km ). Quindi dal Colle Vascoccia in traverso con un paio di brevi discese anche, passando sul fianco est della Becca di Nana, si arriva a breve distanza dal Col di Nana, dove su un masso chiaro ci sono disegnati i vari sentieri. Il nostro sarà il 3D, che subito porta verso un grande ometto alto circa 2 metri, poi in direzione nord traversa una pietraia a massi grandi e dopo essere passato a destra e sotto i Cresta del Diavolo ( che collegano la becca Trecarè al Petit Tournalin ) ci inerpichiamo nell'ampio versante sud, sempre ben segnalato si arriva senza problemi al Petit Tournalin 3207 m. Ora torniamo per stessa via ancora fin quasi al Col di Nana, ma poco prima di questo iniziamo la salita su un dosso erboso, e dopo aver attraversata una valletta, confluiamo sul sentiero ufficiale che sale da sud alla Trecarè, arrivato sotto la cresta finale esso piega a sinistra verso Ovest e raggiunge la Becca Trecarè 3033 m. Scesi ancora al Col di Nana 2772 m, ci impegniamo ora nella salita alla cresta nord del Bec di Nana che da lontano potrebbe sembrare rognoso, ma invece alla fine non presenta difficoltà e solo nel tratto roccioso finale ha qualche catena, utile per lo più nelle stagioni di mezzo. La larga vetta ha una specie di memoriale dedicato ad alpinisti periti soprattutto in montagna. Poi dopo la grande croce anche un piccolo monumento dedicato alla tragedia al Passo Gavia dove un camion di alpini cadde nel burrone nel 1954. La discesa avviene per il comodo versante sud, erboso e ben sentierato che scende all'alpeggio di Pian Pera 2322 m e alla sottostante Alpe Vascoccia 2266 m. Poi giù come all'andata passando per l'alpe Mezan fino a Mandriou.
Continuando in salita si arriva ai prati dell'Alpe Mezan 2016 m.
Il sentiero ora si inerpica fino all'Alpe Vascoccia 2266 m, dove è visibile già da lontano la sua chiesetta.
Poco oltre a un bivio si tiene la destra salendo ripidamente al Colle Vascoccia 2558 m. Abbiamo già un programmino abbastanza succulento per oggi, ma non si può lasciare indietro la bella cimetta sulla nostra destra, quindi si fà la deviazione e lungo il crinale ( anche con saliscendi ) arrivo al Monte Facciabella 2621 m ( andata e ritorno sono 85 metri di dislivello per 1,54 km ). Quindi dal Colle Vascoccia in traverso con un paio di brevi discese anche, passando sul fianco est della Becca di Nana, si arriva a breve distanza dal Col di Nana, dove su un masso chiaro ci sono disegnati i vari sentieri. Il nostro sarà il 3D, che subito porta verso un grande ometto alto circa 2 metri, poi in direzione nord traversa una pietraia a massi grandi e dopo essere passato a destra e sotto i Cresta del Diavolo ( che collegano la becca Trecarè al Petit Tournalin ) ci inerpichiamo nell'ampio versante sud, sempre ben segnalato si arriva senza problemi al Petit Tournalin 3207 m. Ora torniamo per stessa via ancora fin quasi al Col di Nana, ma poco prima di questo iniziamo la salita su un dosso erboso, e dopo aver attraversata una valletta, confluiamo sul sentiero ufficiale che sale da sud alla Trecarè, arrivato sotto la cresta finale esso piega a sinistra verso Ovest e raggiunge la Becca Trecarè 3033 m. Scesi ancora al Col di Nana 2772 m, ci impegniamo ora nella salita alla cresta nord del Bec di Nana che da lontano potrebbe sembrare rognoso, ma invece alla fine non presenta difficoltà e solo nel tratto roccioso finale ha qualche catena, utile per lo più nelle stagioni di mezzo. La larga vetta ha una specie di memoriale dedicato ad alpinisti periti soprattutto in montagna. Poi dopo la grande croce anche un piccolo monumento dedicato alla tragedia al Passo Gavia dove un camion di alpini cadde nel burrone nel 1954. La discesa avviene per il comodo versante sud, erboso e ben sentierato che scende all'alpeggio di Pian Pera 2322 m e alla sottostante Alpe Vascoccia 2266 m. Poi giù come all'andata passando per l'alpe Mezan fino a Mandriou.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (8)