Gli Alpeggi di Premana
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Premana è un piccolo paese della Val Varrone, posto a circa 1000 metri di quota, sulle pendici del Monte Legnone. E’ famoso per la sua vocazione metallurgica, in particolare forbici e coltelli, ma anche attrezzature per l’alpinismo e per la sicurezza: la Camp, conosciuta da tutti coloro che praticano la montagna, ha la sua sede storico in questo piccolo borgo.
L’escursione proposta percorre i sentieri che collegano i piccoli borghi che sovrastano Premana, e costituisce una porzione del Giir di Mont, la famosa gara di corsa in montagna di 32 chilometri che si svolge ogni anno.
Oltre all’interesse etnografico e culturale, l’escursione permette di godere di ampi panorami.
LOCALITA' DI PARTENZA. Il centro di Premana (m 967).
ATTREZZATURA. Normale da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’escursione non presenta difficoltà oggettive, si svolge in prevalenza su mulattiere e ampi sentieri, sempre ben segnalati.
QUOTA MASSIMA: m 1607, all’Alpe Solino.
QUOTA MINIMA: m 967, al parcheggio di Premana.
SVILUPPO: km 9,8.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: 4 ore 25’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Dalla chiesa di San Dionigi ci si incammina (direzione Est) verso il Municipio, lo si supera e attraverso stretti vicoli si raggiunge via Varrone; la si percorre fino alla sua immissione nella via Prealpi, che si segue fino al tornante, dove si svolta a sinistra per la stradina della Val Fraina (grosso cartello con l’elenco degli itinerari). La stradina si inoltra in leggero falsopiano nella valle; si supera Aquadusc (fontana) e, superato un ponte in corrispondenza di un’ampia curva a destra, in leggera discesa, la si abbandona per il sentiero che, staccandosi sulla sinistra, prende a salire nel bosco. In breve, si arriva alle baite di Soor (m 1018), impreziosite da una bella fioritura di rose e da una meridiana di recente realizzazione. Si prosegue per il sentiero che sale a Nord fino a sbucare in una ridente radura dove sorge il borgo di Mosnìik (m 1140, circa un’ora dalla partenza). Si continua in direzione Nord e in breve si raggiunge Faèe (m 1195) dove, in corrispondenza della palina con una nutrita segnaletica, si prende il sentiero di sinistra in direzione dell’Alpe Premaniga, che si raggiunge in una mezz’oretta dopo avere superato Pianc (m 1272) e Look (m 1320).
Alpe Premaniga (m 1412), ai piedi del Pizzo Alto (m 2511), è forse il più grosso degli alpeggi di Premana: un vero villaggio, oggi utilizzato prevalentemente come residenza estiva. All’inizio c’è una cappelletta con il maggior numero di baite. È sempre molto frequentato a partire dalla stagione primaverile fino ad autunno inoltrato. Prima delle baite si trova una cappelletta, mentre tra le case c’è un ristoro, ma anche alcune fontane di fresca acqua.
Attraversato il villaggio, si prende il sentiero che sale a sinistra e, descritto un tornante, prosegue in direzione Ovest; si attraversa una strada forestale di recente costruzione, e si continua per sentiero mantenendosi leggermente più bassi di questa, fino alla radura Fornee (m 1545), attrezzata con un tavolo da pic-nic. Si entra nuovamente e, in circa 15 minuti, si raggiunge l’Alpe Solino (m 1602), il punto più elevato dell’escursione.
A questo punto si lascia la radura e ci si rientra nel bosco, e trascurando un paio di deviazioni che si staccano sulla sinistra si prosegue fino a raggiungere la strada in costruzione, che si prende a seguire fino ad arrivare all’Alpe Piancalada (m 1461). Da quest’alpe si prende l’ampio sentiero che, prima con direzione Sud, e poi Sud-Est, transitando presso la Cappella del Prato (m 1388), riporta a Premana in poco meno di un’ora di cammino.
METEO. Cielo sereno. Qualche bava di vento. Temperatura alla partenza 26°, all'Alpe Solino 25°, al termine 32°.
FREQUENTAZIONE. Scarsa.
COMPAGNI: Andrea, Manuela, Paolo.
L’escursione proposta percorre i sentieri che collegano i piccoli borghi che sovrastano Premana, e costituisce una porzione del Giir di Mont, la famosa gara di corsa in montagna di 32 chilometri che si svolge ogni anno.
Oltre all’interesse etnografico e culturale, l’escursione permette di godere di ampi panorami.
LOCALITA' DI PARTENZA. Il centro di Premana (m 967).
ATTREZZATURA. Normale da escursionismo.
DIFFICOLTÀ. T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’escursione non presenta difficoltà oggettive, si svolge in prevalenza su mulattiere e ampi sentieri, sempre ben segnalati.
QUOTA MASSIMA: m 1607, all’Alpe Solino.
QUOTA MINIMA: m 967, al parcheggio di Premana.
SVILUPPO: km 9,8.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: 4 ore 25’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Dalla chiesa di San Dionigi ci si incammina (direzione Est) verso il Municipio, lo si supera e attraverso stretti vicoli si raggiunge via Varrone; la si percorre fino alla sua immissione nella via Prealpi, che si segue fino al tornante, dove si svolta a sinistra per la stradina della Val Fraina (grosso cartello con l’elenco degli itinerari). La stradina si inoltra in leggero falsopiano nella valle; si supera Aquadusc (fontana) e, superato un ponte in corrispondenza di un’ampia curva a destra, in leggera discesa, la si abbandona per il sentiero che, staccandosi sulla sinistra, prende a salire nel bosco. In breve, si arriva alle baite di Soor (m 1018), impreziosite da una bella fioritura di rose e da una meridiana di recente realizzazione. Si prosegue per il sentiero che sale a Nord fino a sbucare in una ridente radura dove sorge il borgo di Mosnìik (m 1140, circa un’ora dalla partenza). Si continua in direzione Nord e in breve si raggiunge Faèe (m 1195) dove, in corrispondenza della palina con una nutrita segnaletica, si prende il sentiero di sinistra in direzione dell’Alpe Premaniga, che si raggiunge in una mezz’oretta dopo avere superato Pianc (m 1272) e Look (m 1320).
Alpe Premaniga (m 1412), ai piedi del Pizzo Alto (m 2511), è forse il più grosso degli alpeggi di Premana: un vero villaggio, oggi utilizzato prevalentemente come residenza estiva. All’inizio c’è una cappelletta con il maggior numero di baite. È sempre molto frequentato a partire dalla stagione primaverile fino ad autunno inoltrato. Prima delle baite si trova una cappelletta, mentre tra le case c’è un ristoro, ma anche alcune fontane di fresca acqua.
Attraversato il villaggio, si prende il sentiero che sale a sinistra e, descritto un tornante, prosegue in direzione Ovest; si attraversa una strada forestale di recente costruzione, e si continua per sentiero mantenendosi leggermente più bassi di questa, fino alla radura Fornee (m 1545), attrezzata con un tavolo da pic-nic. Si entra nuovamente e, in circa 15 minuti, si raggiunge l’Alpe Solino (m 1602), il punto più elevato dell’escursione.
A questo punto si lascia la radura e ci si rientra nel bosco, e trascurando un paio di deviazioni che si staccano sulla sinistra si prosegue fino a raggiungere la strada in costruzione, che si prende a seguire fino ad arrivare all’Alpe Piancalada (m 1461). Da quest’alpe si prende l’ampio sentiero che, prima con direzione Sud, e poi Sud-Est, transitando presso la Cappella del Prato (m 1388), riporta a Premana in poco meno di un’ora di cammino.
METEO. Cielo sereno. Qualche bava di vento. Temperatura alla partenza 26°, all'Alpe Solino 25°, al termine 32°.
FREQUENTAZIONE. Scarsa.
COMPAGNI: Andrea, Manuela, Paolo.
Note bibliografiche:
- Sergio Papucci e Piero Gritti, I più bei sentieri della Lombardia centrale, Blu Edizioni, 2014, collana Natura e ambiente.
Tourengänger:
Alberto C.

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