Cimon del To della Trappola
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Trovandoci come base a Cavalese per un breve soggiorno, ci siamo ritagliati questa giornata per esplorare una parte del territorio circostante, scegliendo come prima meta la salita alla zona del Cermis; certo se fossi stato solo sarei salito a piedi o in mtb, ma non potevo sottoporre mia moglie ad una salita di più di 1500 m di dislivello e quindi abbiamo sfruttato la comodità di poter utilizzare gli impianti di risalita.
Comunque dall’Alpe Cermis abbiamo effettuato una breve escursione verso la Forcella di Bombasel e poi verso gli omonimi laghetti e io mi sono anche concesso una veloce salita al Cimon del To della Trappola (che nome strano…).
La salita e i sentieri percorsi sono descritti nelle foto seguenti.
Era da un bel po’ che non tornavamo in Trentino e devo dire che la Val di Fiemmeci è proprio piaciuta, ci sono boschi di conifere veramente sconfinati (e qui purtroppo abbiamo constatato visivamente la strage dei boschi causata dalla tempesta Vaia che tra il 29 e il 30 ottobre 2018, con venti fino a 280 km/h, ha raso al suolo milioni di alberi, lasciando alcuni versanti ancora spogli, uno spettacolo che davvero stringe il cuore…) e decine di attività legate ad un turismo multiforme.
Certo per chi è abituato come me a montagne e zone più solitarie (leggi Val Grande), a volte l’eccessivo numero dei turisti (visti soprattutto nelle zone delle funivie) può dare fastidio, ma bisogna anche pensare al ritorno economico del turismo, che crea un indotto notevole e che, sotto certi aspetti, tiene viva la montagna con alcuni compromessi da accettare.
Veramente innumerevoli le attività sportive legate al turismo, dal rafting sull’Avisio (qui piuttosto tranquillo), all’escursionismo e alpinismo, ai percorsi in mtb facili e impegnativi, all’equitazione, al parapendio, ecc., non c’è che l’imbarazzo della scelta, peccato che siano zone non proprio vicine alle nostre e quindi per un soggiorno bisogna pensare ad una sosta di più giorni, in strutture ricettive di ogni tipo e, devo dire, con una buona cordialità.
E poi qui d’inverno si replica con un turismo molto forte legato al mondo dello sci.
Sicuramente sono luoghi in cui ritornare….
Comunque dall’Alpe Cermis abbiamo effettuato una breve escursione verso la Forcella di Bombasel e poi verso gli omonimi laghetti e io mi sono anche concesso una veloce salita al Cimon del To della Trappola (che nome strano…).
La salita e i sentieri percorsi sono descritti nelle foto seguenti.
Era da un bel po’ che non tornavamo in Trentino e devo dire che la Val di Fiemmeci è proprio piaciuta, ci sono boschi di conifere veramente sconfinati (e qui purtroppo abbiamo constatato visivamente la strage dei boschi causata dalla tempesta Vaia che tra il 29 e il 30 ottobre 2018, con venti fino a 280 km/h, ha raso al suolo milioni di alberi, lasciando alcuni versanti ancora spogli, uno spettacolo che davvero stringe il cuore…) e decine di attività legate ad un turismo multiforme.
Certo per chi è abituato come me a montagne e zone più solitarie (leggi Val Grande), a volte l’eccessivo numero dei turisti (visti soprattutto nelle zone delle funivie) può dare fastidio, ma bisogna anche pensare al ritorno economico del turismo, che crea un indotto notevole e che, sotto certi aspetti, tiene viva la montagna con alcuni compromessi da accettare.
Veramente innumerevoli le attività sportive legate al turismo, dal rafting sull’Avisio (qui piuttosto tranquillo), all’escursionismo e alpinismo, ai percorsi in mtb facili e impegnativi, all’equitazione, al parapendio, ecc., non c’è che l’imbarazzo della scelta, peccato che siano zone non proprio vicine alle nostre e quindi per un soggiorno bisogna pensare ad una sosta di più giorni, in strutture ricettive di ogni tipo e, devo dire, con una buona cordialità.
E poi qui d’inverno si replica con un turismo molto forte legato al mondo dello sci.
Sicuramente sono luoghi in cui ritornare….
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
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