Traversata sulle creste dei monti di Gaver
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Lunga escursione sulle creste orientali dei monti della valle di Gaver, ovvero dal Passo Serosine alla Piana di Bruffione passando dal Passo diciotto, al Monte Bruffione, al Monte Boia e rientrando alla malga di Bruffione di sotto. La partenza dal Bar Bruffione percorrendo la lunga spianata del Gaver e risalendo la vallata a lato del fiume Caffaro fino al Casinello di Blumone ora adibito a bivacco ad intercettare l’AVC (Alta via del Caffaro, classificata EE) (1) che seguiremo fino alla piana di Bruffione. Al Bivacco, prima di proseguire una breve deviazione a visitare un primo tratto di una interessante forra seminascosta, proseguendo poi verso il Passo Serosine dove sono ancora presenti i ruderi di un villaggio militare della prima guerra, il percorso molto ben segnato attraversa il versante in territorio trentino fino al passo Diciotto su massi di granito e sfasciumi e per questo risulta alquanto impegnativo, come pure la salita al Monte Bruffione con qualche passaggio che necessita l’aiuto delle mani. Peccato che nebbie vaporose precludevano la vista ai monti circostanti, si prosegue verso il Passo Boia e la salita al Monte Boia percorrendo in cresta il confine tra Trentino e Lombardia; traversata sempre molto interessante e panoramica fino ad un passo senza nome che ci porta sull'altro versante in vista della piana di Bruffione passando dalla Malga Casaole, al momento non operativa, e Malga Bruffione di Sotto invece attiva con moti animali al pascolo. Da qui la lunga sterrata fino al Bar Bruffione. I panorami sono stati un po’ preclusi da nebbie vaporose, ma alla fine questo ci ha di fatto risparmiato il sole cocente in testa.
(1) L’alta via del Caffaro è un percorso che racchiude nei suoi 80 km di lunghezza le caratteristiche salienti dell’arco alpino. L’itinerario si snoda lungo lo spartiacque che divide la Valle del Caffaro dalle vallate trentine, dalla Valle Camonica e Val Trompia passando da freschi faggeti a prati d’alta montagna fino a sfasciumi di granito, tipici del gruppo dell’ Adamello. La particolare posizione permette di esplorare con lo sguardo un panorama unico che va dalle miti sponde del Lago di Garda fino alle nevi perenni dell’Adamello e alle Dolomiti di Brenta. Per gli amanti della storia l’alta via del Caffaro ripercorre un tratto di quello che fu il confine tra Italia e Austria: le casermette, i forti e le trincee che si incontrano sul percorso rimangono gli ultimi testimoni della Grande Guerra. La natura e’ protagonista ovunque con i camosci, gli stambecchi, i cervi, i caprioli e le marmotte che si possono scorgere lungo gran parte dell’ itinerario. Grazie ai diversi punti di appoggio e alle molte vie di discesa si dà la possibilità di spezzare il percorso in tappe più brevi e/o di trovare un appoggio favorevole a fondo valle. Modalità di percorrenza: a piediDifficoltà: EE (Escursionisti Esperti)Tempo di percorrenza: 4 GIORNIDislivello: oltre 5000 mt. di dislivelloPeriodo consigliato: da giugno a settembreLunghezza percorso: 80 Km. circa
Punti appoggio : bivacco non gestito
Aperture e contatti Pro Loco Bagolino: via S. Giorgio, 5 – Bagolinotel. (+39) 036599904 – (+39) 3341324766.www.bagolinoinfo.it;bagolinoinfo@tiscali.itSoccorso Alpino Bagolino: tel. (+39) 036599782-118Rifugio Tita Secchi tel. (+39) 0365903001 – Aperto da giugno a ottobre
(1) L’alta via del Caffaro è un percorso che racchiude nei suoi 80 km di lunghezza le caratteristiche salienti dell’arco alpino. L’itinerario si snoda lungo lo spartiacque che divide la Valle del Caffaro dalle vallate trentine, dalla Valle Camonica e Val Trompia passando da freschi faggeti a prati d’alta montagna fino a sfasciumi di granito, tipici del gruppo dell’ Adamello. La particolare posizione permette di esplorare con lo sguardo un panorama unico che va dalle miti sponde del Lago di Garda fino alle nevi perenni dell’Adamello e alle Dolomiti di Brenta. Per gli amanti della storia l’alta via del Caffaro ripercorre un tratto di quello che fu il confine tra Italia e Austria: le casermette, i forti e le trincee che si incontrano sul percorso rimangono gli ultimi testimoni della Grande Guerra. La natura e’ protagonista ovunque con i camosci, gli stambecchi, i cervi, i caprioli e le marmotte che si possono scorgere lungo gran parte dell’ itinerario. Grazie ai diversi punti di appoggio e alle molte vie di discesa si dà la possibilità di spezzare il percorso in tappe più brevi e/o di trovare un appoggio favorevole a fondo valle. Modalità di percorrenza: a piediDifficoltà: EE (Escursionisti Esperti)Tempo di percorrenza: 4 GIORNIDislivello: oltre 5000 mt. di dislivelloPeriodo consigliato: da giugno a settembreLunghezza percorso: 80 Km. circa
Punti appoggio : bivacco non gestito
Aperture e contatti Pro Loco Bagolino: via S. Giorgio, 5 – Bagolinotel. (+39) 036599904 – (+39) 3341324766.www.bagolinoinfo.it;bagolinoinfo@tiscali.itSoccorso Alpino Bagolino: tel. (+39) 036599782-118Rifugio Tita Secchi tel. (+39) 0365903001 – Aperto da giugno a ottobre
Tourengänger:
FrenkSF

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