Un sudato pranzo alla Capanna Legnone (via Bregamin)
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La meta di oggi era stata stabilita: Capanna Legnone con pranzo in loco, ma la via di salita era incerta, con ipotesi di partire dal versante di Piantedo-Delebio o da quello di Colico-Villatico, ma alla fine ha prevalso quest’ultima soluzione.
Arrivati a Colico abbiamo seguito una stradina verso il Legnone, che ci ha condotto prima a Villatico e poi, sempre su stradine cementate e ripide (con poche segnalazioni), alla chiesetta di Santa Croce, dove abbiamo iniziato la nostra escursione.
Oggi eravamo in quattro, due Girovagando (Giorgio e Gimmy) e due Malnat (Gigi e io), e dopo una breve percorrenza sui sentieri dei boschi sopra Villatico, quasi per caso ci siamo trovati di fronte ad un cartello indicante “Sentiero Bregamin”, del quale avevamo letto le caratteristiche (EE), ed è stato quasi naturale iniziare a percorrerlo.
Da subito abbiamo capito che sarebbe stata una prova impegnativa, perché questo sentiero è veramente molto ripido e per circa 800 m rimane sempre nel bosco, concedendo poco spazio ai panorami; e infatti solo dopo due ore di salita bella tosta, dove si sudava solo a stare fermi, siamo finalmente arrivati ad intercettare il sentiero poco sotto l’Alpe Scoggione.
Visitate con calma ed interesse le Alpi Scoggione (dove è presente un nuovo bivacco veramente bello) e la Baita del Lago con relativi dintorni, abbiamo percorso il traverso che in circa mezz’ora di cammino ci ha portati alla meta di giornata: la Capanna Sociale Baitone di Legnone che sorge in splendida posizione tra le baite dell’Alpe Legnone(1690 m) ed è gestita in maniera continuativa dal personale della Pro Loco di Delebio che si alterna nei mesi di luglio e agosto.
Confermato il nostro arrivo alle gentili signore del rifugio, ci siamo messi in libertà, scegliendo un tavolo all’aperto e godendo del panorama veramente unico, dal Legnone alle nostre spalle, al grande anfiteatro della Val Lesina, a tutte le montagne di fronte a noi oltre il solco della Valtellina e della Val Chiavenna, un vero spettacolo!
Come spettacolare e super piacevole è stato il momento del pranzo dove siamo stati veramente bene: la sudata e la fatica fatte per arrivare qui sono state cancellate dal lungo e piacevole momento trascorso con gli amici.
Passate tre ore di sosta senza quasi rendercene conto, abbiamo ripreso la via del ritorno rifacendo il traverso verso l’Alpe Scoggione, da dove abbiamo seguito il comodo sentiero verso Pian Formica e Villatico.
La discesa bella lunga ci ha fatto comprendere il dislivello salito percorrendo il sentiero Bregamin, e solo dopo 2h e 40’ di buon passo siamo finalmente ritornati alla chiesetta di Santa Croce, dove abbiamo fatto prolungate e rinfrescanti abluzioni nella fontanella lasciata al mattino (è stata una rinascita…).
L’escursione ci ha permesso di vedere una montagna ancora bella “viva”, a partire dal nuovo bivacco all’Alpe Scoggione, dai lavori di miglioramento da parte dei volontari dell’Alpe Lago, dal mantenimento della Capanna Legnone e soprattutto dalle attività di pastorizia (mucche e capre) ancora ben radicate nell’alpeggio.
Che dire, è stata un’altra giornata da incorniciare, dall’aspetto “bifronte”, da un lato caratterizzata da una bella prova fisica (alla fine saranno quasi 1300 i m di dislivello saliti) in ambienti sempre piacevoli e dall’altro lato dal lungo e ludico momento passato in compagnia alla Capanna Legnone: avanti così !!!
Altri commenti e considerazioni sulle didascalie delle foto allegate.
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Vista da Giorgio giorgio59m
Tutto ben descritto da Imerio.
Salita bella impegnativa fino alla località Bancol Q1507 dove il ripido Bergamin intercetta il sentiero normale per lo Scoggione.
Fino a qui si è sudato tanto e l'impegno fisico "adeguato".
Poi tutto è stato più facile, la sosta allo Scoggione con visita al nuovo bivacco accanto al rifugio, poi la salita alla Baita di Lago e le chiacchere con alcuni dei soci proprietari della bella struttura (hanno chiuso la veranda utilizzabile come emergenza, ma l'apertura è con una combinazione che viene data solo "se persone di fiducia").
Passaggio alla croce del Monte Scoggione per poi tornare alla baita ed iniziare il bel traverso verso la Val Lesina.
Arrivati all' alpe, con rifugio e alpeggio attivo, la vista sulla Val Lesina mi ha lasciato a bocca aperta, una valle aperta e stupenda, chiusa in una corona di cime tra il Legnone ed il Pizzo Alto.
La valle è molto aperta in alto, ricca di alpeggi e sentieri tutti da esplorare.
Il pranzo al rifugio, la cortesia delle rifugiste e la qualità del cibo merita tutta la fatica che abbiamo fatto, semplicemente tutto perfetto.
Dopo ben tre ore di relax abbiamo intrapreso la lunga via di ritorno, verso la Baita di Lago scendendo allo Scoggione e quindi a Rusico per la via classica.
A Rusico, Imerio si accorge che "stiamo scendendo troppo" e allontanandoci da Fontanedo, quindi veloce retromarcia con ancora un pò di dislivello per poi prendere il sentiero che ci ha portati al parcheggio.
Una bella escursione con un gran pranzo e bei panorami, non si può proprio volere di più.
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Vista da Gimmy Gimmy
Gita infrasettimanale che ci porta in zona rifugio scoggione
Ritorno volentieri da queste parti, dove ho ricordato molti luoghi visitati alcuni anni fa ,per un ritrovo ludico gastronomico con Max,e amici vari di hikr,
La meta di oggi è la capanna Legnone ,dove pranzeremo.
Siamo in quattro io e Giorgio della Girovagando ed Imerio e Gigi,lo zoccolo duro dei Malnat
Si decide di fare un giro quasi ad anello
Salendo abbiamo percorso il sentiero Bregamin, giustamente classificato EE,sul cartello segnavia, sentiero a onor del vero bollato molto bene, però, forse poco frequentato ,è molto selvaggio,parecchio ripido ,con dei saltelli di roccia ,davvero tostarello.
Del resto all'interno del bosco il clima è davvero sub tropicale ,caldo e con un tasso di umidità alto,per cui quando si arriva a quota 1500, dove finisce questo sentiero ed incrocia il bivio della via normale, ci si rilassa ,il resto è tutto tranquillo
Bello e molto panoramico il traverso (linea Cadorna,con varie trincee) che ci porterà dalla Baita del lago, alla capanna Legnone
Qui posto incantevole, con vista sulla valle e anfiteatro delle montagne tutto attorno,
Alla Capanna Legnone abbiamo consumato un pranzo super ed abbondante,(davvero brave le signore ,che quest'oggi hanno cucinato), bella giornatona ludico gastronomica in montagna ,con gli amici
CIAO ALLA PROSSIMA
Vista da Gimmy Gimmy
Gita infrasettimanale che ci porta in zona rifugio scoggione
Ritorno volentieri da queste parti, dove ho ricordato molti luoghi visitati alcuni anni fa ,per un ritrovo ludico gastronomico con Max,e amici vari di hikr,
La meta di oggi è la capanna Legnone ,dove pranzeremo.
Siamo in quattro io e Giorgio della Girovagando ed Imerio e Gigi,lo zoccolo duro dei Malnat
Si decide di fare un giro quasi ad anello
Salendo abbiamo percorso il sentiero Bregamin, giustamente classificato EE,sul cartello segnavia, sentiero a onor del vero bollato molto bene, però, forse poco frequentato ,è molto selvaggio,parecchio ripido ,con dei saltelli di roccia ,davvero tostarello.
Del resto all'interno del bosco il clima è davvero sub tropicale ,caldo e con un tasso di umidità alto,per cui quando si arriva a quota 1500, dove finisce questo sentiero ed incrocia il bivio della via normale, ci si rilassa ,il resto è tutto tranquillo
Bello e molto panoramico il traverso (linea Cadorna,con varie trincee) che ci porterà dalla Baita del lago, alla capanna Legnone
Qui posto incantevole, con vista sulla valle e anfiteatro delle montagne tutto attorno,
Alla Capanna Legnone abbiamo consumato un pranzo super ed abbondante,(davvero brave le signore ,che quest'oggi hanno cucinato), bella giornatona ludico gastronomica in montagna ,con gli amici
CIAO ALLA PROSSIMA
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