Generoso e Pizzo della Croce
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Giro di “ripiego” quello di oggi, con l’impegno di ritornare a casa nel primo pomeriggio, senza però perdere l’occasione per fare un po’ di dislivello e di ore di cammino.
E allora la scelta non poteva che ricadere su una meta vicina, individuata nella ticinese Val di Muggio, dove sono stato tante altre volte, ma dove mi piace sempre tornare in ogni stagione (forse la stagione estiva è quella meno favorevole), per la varietà degli ambienti che si attraversano.
Partendo con l’amico Gigi da Scudellate (CH), abbiamo raggiunto Roncopiano salendo poi al Generoso passando dalle baite di Nadigh e dell’Alpe Piana; questo tratto è stato quello più ripido dell’escursione, perché si salgono circa 800 m di dislivello in maniera abbastanza diretta e su zone scoperte.
Dal Generoso abbiamo poi scelto di scendere dal versante italiano raggiungendo la Bocca di Orimento per poi salire sul Pizzo della Croce e quindi traversare nei boschi verso Erbonne, facendo infine ritorno a Scudellate.
E’ stato un bel giro ad anello dal discreto dislivello (1200 m) e sviluppo planimetrico (16,7 km), fatto con i giusti ritmi in sei ore di cammino effettivo.
Abbiamo anche effettuato delle belle soste, la più significativa delle quali presso le baite di Nadigh, dove abbiamo raccolto la “testimonianza” della signore Rita che, con il fratello, resiste ancora (ma fino a quando?) in questo sparuto gruppo di baite, testimoniando anche qui, come in tante altre zone, l’ultima resistenza prima dell’inarrestabile abbandono della montagna.
Sentieri belli in ordine sui versanti elvetici, che qui vengono puliti con periodici bandi di concorso cantonali, un po’ più “trascurati” quelli sui versanti italiani, dove la manutenzione è effettuata da gruppi di volontari.
Animali selvatici pochi, ovvero niente camosci (che qui sono numerosi ma che stanno diminuendo per malattie derivanti dalla consanguineità), ma solo una schiva cerva che abbiano visto per pochi secondi ai margini di un bosco nella zona di Nadigh e un capriolo in fuga nel bosco che abbiamo disturbato prima di arrivare alla Bocca di Orimento.
Giornata soleggiata e calda, con un bel tasso di umidità, che si è fatto sentire anche al mattino e nei tratti in salita allo scoperto.
E allora la scelta non poteva che ricadere su una meta vicina, individuata nella ticinese Val di Muggio, dove sono stato tante altre volte, ma dove mi piace sempre tornare in ogni stagione (forse la stagione estiva è quella meno favorevole), per la varietà degli ambienti che si attraversano.
Partendo con l’amico Gigi da Scudellate (CH), abbiamo raggiunto Roncopiano salendo poi al Generoso passando dalle baite di Nadigh e dell’Alpe Piana; questo tratto è stato quello più ripido dell’escursione, perché si salgono circa 800 m di dislivello in maniera abbastanza diretta e su zone scoperte.
Dal Generoso abbiamo poi scelto di scendere dal versante italiano raggiungendo la Bocca di Orimento per poi salire sul Pizzo della Croce e quindi traversare nei boschi verso Erbonne, facendo infine ritorno a Scudellate.
E’ stato un bel giro ad anello dal discreto dislivello (1200 m) e sviluppo planimetrico (16,7 km), fatto con i giusti ritmi in sei ore di cammino effettivo.
Abbiamo anche effettuato delle belle soste, la più significativa delle quali presso le baite di Nadigh, dove abbiamo raccolto la “testimonianza” della signore Rita che, con il fratello, resiste ancora (ma fino a quando?) in questo sparuto gruppo di baite, testimoniando anche qui, come in tante altre zone, l’ultima resistenza prima dell’inarrestabile abbandono della montagna.
Sentieri belli in ordine sui versanti elvetici, che qui vengono puliti con periodici bandi di concorso cantonali, un po’ più “trascurati” quelli sui versanti italiani, dove la manutenzione è effettuata da gruppi di volontari.
Animali selvatici pochi, ovvero niente camosci (che qui sono numerosi ma che stanno diminuendo per malattie derivanti dalla consanguineità), ma solo una schiva cerva che abbiano visto per pochi secondi ai margini di un bosco nella zona di Nadigh e un capriolo in fuga nel bosco che abbiamo disturbato prima di arrivare alla Bocca di Orimento.
Giornata soleggiata e calda, con un bel tasso di umidità, che si è fatto sentire anche al mattino e nei tratti in salita allo scoperto.
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
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