M.te Cengledino-Creper di Stracciola-Laghi di Valbona
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Questa escursione è nel cassetto da 32 anni. Era maggio del 1990 quando ci siamo arenati per neve sul Dos delle Galline, poco distanti dai laghi di Valbona completamente ricoperti. (vedete un po’ che differenza climatica in così pochi anni!!). Ora finalmente in una stagione più consona ritento l’obiettivo allargando un po’ il percorso passando per l’andata dal Monte Cengledino raggiunto attraversando distese di rododendri, a percorrere la lunga dorsale fino ai laghi alti di Valbona. Il tratto in cresta proseguiva ancora un poco, ma visto che il tratto era poco tracciato si è deciso di scendere verso i laghi su un percorso più comodo e sicuro, passando poi dalla bocchetta Laghisol fino alla Bocchetta di Valsorda raggiunta attraversando alcuni brevi ed un poco esposti tratti attrezzati di cordino e staffe. Per la verità questo tratto aggiunge qualche difficoltà al percorso: i cordini in acciaio sono lassi con il pericolo di schiacciarsi le dita e le staffe piegate fanno un appoggio poco sicuro. Comunque da qua si nota la piccola croce di vetta del Creper di Stracciola (attenzione sulle carte è indicato il Craper di Stracciola, una cima vicina ma qui non descritta) ed a prima vista sembrerebbe non raggiungibile. Dalla Bocchetta si scende una decina di metri fino a trovare su una pietra l’unica spartana indicazione della direzione e di dove cominciare a salire. Senza percorso obbligato su detriti e ripido pendio d´erba puntando a sentimento la vecchia croce di vetta, seguendo ognuno un proprio razionale sviluppo fino alla cima posta su uno stretto crinale che ci ha permesso però di sostare con tranquillità. Giornata limpida, dove in bella esposizione si è potuto ammirare il Carè Alto con l’agonia delle sue vedrette, la Presanella ed il gruppo del Brenta. Dall’alto si è notato un sentierino sul fondo valle e che risaliva il versante opposto innestandosi con quello fatto all’andata ma che raggirava dal basso il tratto attrezzato; sul posto non si potevano notare queste tracce, evidentemente quei tratti attrezzati non sono piaciuti anche ad altri escursionisti. Il ritorno abbiamo percorso la conca dei Laghi di Valbona e passando dalla bella baita fontana delle Laste, sempre aperta; punto di sosta e di riparo in caso di necessità. Bella escursione, completa, sempre panoramica, che contempla in poche ore il bosco, i prati, alcuni tratti detrici, brevi tratti attrezzati, l’arrivo in vetta con un po’ di fatica quanto basta per apprezzarne la meta ed infine attraversando zone dai caratteristici laghi alpini. Da non sottovalutare il pendio sotto la croce da evitare in caso di nebbia, ghiaccio o con il bagnato.
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