Sasso Cavallasca 614 e Scala del Paradiso da Parè
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Un giro alla Spina Verde per puro caso. Per colpa di un sassofono da riparare.........
Già pomeriggio, cielo che non promette niente di buono, Parè, già che ci sono facciamo 4 passi.
Alle spalle del cimitero una strada asfaltata sale e poi diventa sentiero ed entra nel bosco, qui primo cartello del Parco Spina Verde., subito si capisce che la bassa quota favorisce la formazione di un vero labirinto di sentieri e sterrate. Il mio istinto mi spinge a salire la dorsale a destra, più facile orientarsi, penso. passo da un cippo commemorativo di forma quadrata e scolpito in un blocco di granito e più sopra dalla località Roccolo, con tavolo e rudere. Restando sulla dorsale passo dal culmine del Dosso di quota 536 m, qui scendo verso est e arrivo nella valletta in cui passa il Torrente Seveso ( appena a valle delle sue sorgenti ). Risalgo la strada pochi metri e nei pressi di un ponticello salgo ad aggirare il Monte Sasso, per lo più su pista di Down Hill, per poi arrivare in cima al Sasso Cavallasca 614 ( nessun panorama sulla vetta boscosa ) , ma poco a sinistra ( W ) c'è il balcone panoramico di Pin Umbrela. Da qui scendo per il fortino e le trincee di Monte Sasso. E nel labirinto di tracce, vado anche a sconfinare in Svizzera al Cippo di confine 68 B. Ma appena possibile rientro in terra comasca, per arrivare all'imbocco alto della Scala del Paradiso. Discendo il tratto superiore, ma poi evito il tratto basso e scendo per il sentiero, che sentiero davvero non è. E' in realtà una serie di curve paraboliche che a scenderle a piede necessita una grande agilità.
Infine arrivo su un budello di strada a Ponte Chiasso, a fianco di 2 enormi palazzoni che vedrò poi in carta sono già svizzeri. Qui sono alla base della Scala del Paradiso. Ma chi l'avrà inventato stò termine. Penso che per i finanzieri costretti a pattugliare, fosse più la Scala del Purgatorio piuttosto. D'altronde sulle Alpi abbiamo già visto molti Laghi delle Streghe evolversi in Laghi delle Fate per non spaventare più i bambini forse :)).
Ora risalgo tutta la scalinata per intero e già che ci sono ne faccio il censimento, risultato 471 scalini la parte bassa, poi dopo un tratto di sentiero 467 la parte alta per un totale di 938 scalini. Quindi dopo una variante nel bosco, incalzato dal temporale, passo dalla località Maiocca, ridiscendo la strada di accesso ( piove non c'è da fare altre divagazioni ) e riprendo la via nel bosco che sale a passare dalla Località Colombirolino e la Chiesa dei Pittori 468, sul tornante sottostante prendo sentiero che riporta sulla dorsale dell'andata e passando dal Roccolo scendo a Parè e al suo cimitero.
Già pomeriggio, cielo che non promette niente di buono, Parè, già che ci sono facciamo 4 passi.
Alle spalle del cimitero una strada asfaltata sale e poi diventa sentiero ed entra nel bosco, qui primo cartello del Parco Spina Verde., subito si capisce che la bassa quota favorisce la formazione di un vero labirinto di sentieri e sterrate. Il mio istinto mi spinge a salire la dorsale a destra, più facile orientarsi, penso. passo da un cippo commemorativo di forma quadrata e scolpito in un blocco di granito e più sopra dalla località Roccolo, con tavolo e rudere. Restando sulla dorsale passo dal culmine del Dosso di quota 536 m, qui scendo verso est e arrivo nella valletta in cui passa il Torrente Seveso ( appena a valle delle sue sorgenti ). Risalgo la strada pochi metri e nei pressi di un ponticello salgo ad aggirare il Monte Sasso, per lo più su pista di Down Hill, per poi arrivare in cima al Sasso Cavallasca 614 ( nessun panorama sulla vetta boscosa ) , ma poco a sinistra ( W ) c'è il balcone panoramico di Pin Umbrela. Da qui scendo per il fortino e le trincee di Monte Sasso. E nel labirinto di tracce, vado anche a sconfinare in Svizzera al Cippo di confine 68 B. Ma appena possibile rientro in terra comasca, per arrivare all'imbocco alto della Scala del Paradiso. Discendo il tratto superiore, ma poi evito il tratto basso e scendo per il sentiero, che sentiero davvero non è. E' in realtà una serie di curve paraboliche che a scenderle a piede necessita una grande agilità.
Infine arrivo su un budello di strada a Ponte Chiasso, a fianco di 2 enormi palazzoni che vedrò poi in carta sono già svizzeri. Qui sono alla base della Scala del Paradiso. Ma chi l'avrà inventato stò termine. Penso che per i finanzieri costretti a pattugliare, fosse più la Scala del Purgatorio piuttosto. D'altronde sulle Alpi abbiamo già visto molti Laghi delle Streghe evolversi in Laghi delle Fate per non spaventare più i bambini forse :)).
Ora risalgo tutta la scalinata per intero e già che ci sono ne faccio il censimento, risultato 471 scalini la parte bassa, poi dopo un tratto di sentiero 467 la parte alta per un totale di 938 scalini. Quindi dopo una variante nel bosco, incalzato dal temporale, passo dalla località Maiocca, ridiscendo la strada di accesso ( piove non c'è da fare altre divagazioni ) e riprendo la via nel bosco che sale a passare dalla Località Colombirolino e la Chiesa dei Pittori 468, sul tornante sottostante prendo sentiero che riporta sulla dorsale dell'andata e passando dal Roccolo scendo a Parè e al suo cimitero.
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Antonio59 !

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