Zucco dell'Angelone - Via Condorpass
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Giornata rubata alla pioggia.
Attraversare il grande parcheggio della funivia (q. 810 m), che da Barzio sale ai Piani di Bobbio, portandosi alle pendici del Zucco dell'Angelone.
Seguire il sentiero sempre ben marcato e, ad un bivio, salire verso destra. Inizia ora un sentiero attrezzato che, dopo essere passato sotto al Primo Sperone, in leggera discesa prima e in piano poi, conduce alla base del Terzo Sperone.
Proseguire in leggera discesa fino a raggiungere un ripido canalone boschivo: qui svoltare decisamente a destra e, seguendo qualche traccia e sbiadito bollo rosso, risalire il canale fin quasi la sua fine. L'attacco della via è posto sulla sinistra, in corrispondenza di un bellissimo diedro (resinati) e di una grossa edera.
L1: rimontare le prime facili roccette, quindi entrare nel diedro, verticale ma ottimamente appigliato. Raggiunta la pianta, è possibile raggiungere la sosta o per placca a sinistra (delicato), oppure con passaggio fisico ma ricco di appigli appena sopra la pianta - 5b 20m
L2: traversare in leggera discesa verso sinistra (primo resinato nascosto), quindi proseguire dritti nel facile canale disturbato dalla vegetazione fino a raggiungere la sosta alla base di una bella fessura - 4a 20m
L3: sfruttando la divertente fessura, vincere il muretto sopra la sosta. Si raggiunge quindi una compatta placca incisa da alcune tasche. Con bella arrampicata vincerla e portarsi alla base del successivo risalto leggermente aggettante, oltre il quale si trova la sosta - 5b 30m
L4: dalla sosta, spaccare a sinistra e raggiungere una pianta secca. Qui salire verticali per rocce rotte fino a portarsi ai piedi di una fessura verticale. Sfruttando la fessurina, salire pochi metri per poi spostarsi verso sinistra. Con passo delicato rimontare sul terrazzino dove si trova una sosta intermedia. Proseguire a traversare verso sinistra fino a raggiungere una bellissima lama che si supera con divertentissima arrampicata in dulfer. Rimontare la lama ed entrare in un canaletto verticale. Raggiunta una facile placca appoggiata, seguirla verso destra fino a raggiungere la sosta - 5a 40m
L5: dritti sopra la sosta vincendo il diedro che si strasforma poi una bella fessura. La sosta si trova su comodo terrazzino dopo un breve muretto verticale e alla base di un camino - 5b 25m
L6: con arrampicata fisica, entrare nel camino. Raggiunto il secondo fittone, uscire a destra sfruttando belle lame. Usciti dal camino, proseguire facilmente fino alla base di un muretto e risalirlo sfruttando una piccola fessura - 5b 25m
L7: dalla sosta, traversare leggermente verso sinistra e rimontare la caratteristica spaccatura (passo non banale). Proseguire dritti fino al termine della spaccatura, quindi per rocce semplici traversare verso destra (ignorare i fittoni che salgono dritti). Raggiunta una sosta intermedia, rimontare il muretto sulla sinistra e ragigungere la comoda sosta su ampio terrazzo - 5a 40m
L8: seguire la facile cresta che conduce in cima al Quarto Sperone - 3c 30m
Dalla sommità del Quarto Sperone, senza raggiungere la vetta dello Zucco dell'Angelone (antenne), abbassarsi verso destra seguendo un sentiero ben marcato e i segnavia bianco-rossi. Raggiunta la mulattiera, seguirla verso destra fino a tornare al parcheggio della funivia.
con Teo
Attraversare il grande parcheggio della funivia (q. 810 m), che da Barzio sale ai Piani di Bobbio, portandosi alle pendici del Zucco dell'Angelone.
Seguire il sentiero sempre ben marcato e, ad un bivio, salire verso destra. Inizia ora un sentiero attrezzato che, dopo essere passato sotto al Primo Sperone, in leggera discesa prima e in piano poi, conduce alla base del Terzo Sperone.
Proseguire in leggera discesa fino a raggiungere un ripido canalone boschivo: qui svoltare decisamente a destra e, seguendo qualche traccia e sbiadito bollo rosso, risalire il canale fin quasi la sua fine. L'attacco della via è posto sulla sinistra, in corrispondenza di un bellissimo diedro (resinati) e di una grossa edera.
L1: rimontare le prime facili roccette, quindi entrare nel diedro, verticale ma ottimamente appigliato. Raggiunta la pianta, è possibile raggiungere la sosta o per placca a sinistra (delicato), oppure con passaggio fisico ma ricco di appigli appena sopra la pianta - 5b 20m
L2: traversare in leggera discesa verso sinistra (primo resinato nascosto), quindi proseguire dritti nel facile canale disturbato dalla vegetazione fino a raggiungere la sosta alla base di una bella fessura - 4a 20m
L3: sfruttando la divertente fessura, vincere il muretto sopra la sosta. Si raggiunge quindi una compatta placca incisa da alcune tasche. Con bella arrampicata vincerla e portarsi alla base del successivo risalto leggermente aggettante, oltre il quale si trova la sosta - 5b 30m
L4: dalla sosta, spaccare a sinistra e raggiungere una pianta secca. Qui salire verticali per rocce rotte fino a portarsi ai piedi di una fessura verticale. Sfruttando la fessurina, salire pochi metri per poi spostarsi verso sinistra. Con passo delicato rimontare sul terrazzino dove si trova una sosta intermedia. Proseguire a traversare verso sinistra fino a raggiungere una bellissima lama che si supera con divertentissima arrampicata in dulfer. Rimontare la lama ed entrare in un canaletto verticale. Raggiunta una facile placca appoggiata, seguirla verso destra fino a raggiungere la sosta - 5a 40m
L5: dritti sopra la sosta vincendo il diedro che si strasforma poi una bella fessura. La sosta si trova su comodo terrazzino dopo un breve muretto verticale e alla base di un camino - 5b 25m
L6: con arrampicata fisica, entrare nel camino. Raggiunto il secondo fittone, uscire a destra sfruttando belle lame. Usciti dal camino, proseguire facilmente fino alla base di un muretto e risalirlo sfruttando una piccola fessura - 5b 25m
L7: dalla sosta, traversare leggermente verso sinistra e rimontare la caratteristica spaccatura (passo non banale). Proseguire dritti fino al termine della spaccatura, quindi per rocce semplici traversare verso destra (ignorare i fittoni che salgono dritti). Raggiunta una sosta intermedia, rimontare il muretto sulla sinistra e ragigungere la comoda sosta su ampio terrazzo - 5a 40m
L8: seguire la facile cresta che conduce in cima al Quarto Sperone - 3c 30m
Dalla sommità del Quarto Sperone, senza raggiungere la vetta dello Zucco dell'Angelone (antenne), abbassarsi verso destra seguendo un sentiero ben marcato e i segnavia bianco-rossi. Raggiunta la mulattiera, seguirla verso destra fino a tornare al parcheggio della funivia.
con Teo
Tourengänger:
irgi99

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