Rifugio Cazzaniga mt 1885 anello da Moggio
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Impegni multipli mi hanno impedito di pubblicare i reports precedenti....ora ricomincio.
Oggi con Pinuccia ritorniamo per l'ennesima volta ai Piani di Artavaggio con meta il rifugio Cazzaniga.
La giornata si presenta ottimale ed abbastanza caldina, al mattino senza vento e nel pomeriggio solito venticello freschino.
Alla pasticceria bar di Moggio incontro un simpatico escursionista che mi riconosce.....è di Monza ed amico di Alberto(Gebre) di hikr.
Lui ed altri 2 vanno al rifugio Lecco via sentiero degli stradini. Noi invece saliamo dritti al rifugio Cazzaniga, quindi dopo alcune parole ci salutiamo.
Noi seguiamo il normale sentiero 24 ben pulito ed abbastanza asciutto tranne le due roccettine nel vallone.
Arrivati all'ex rifugio Casari di comune accordo saliamo dalla valletta che io chiamo Campelli per la baita posta nel mezzo della piana superiore.
Bellissima salita su sentierino tranquillo, arriviamo alla stradina proveniente dai piani e poi siamo nei prati della conca Campelli con una bella fioritura di crochi ed attraente vista panoramica sul rifugio Cazzaniga con sopra i monti Zuccone Campelli e Cima Piazzi.
Dopo piacevole sosta proseguiamo verso il soprastante rifugio chiuso; nel frattempo purtroppo il cielo si è coperto e pure si è alzato il venticello che Pinuccia non sostiene.....
Al rifugio ci ripariamo nell'antro appena sotto, mangiamo e lasciamo perdere la facilissima salita della Cima Piazzi (si vede pochissima neve in scioglimento...) e scendiamo al vicino rifugio Nicola.
Perdurando sempre una leggera copertura nuvolosa scendiamo per scorciatoie delle ex piste da sci sino al nuovo rifugio Casari dove entriamo per un caffè e parliamo un poco con uno dei 2 fratelli proprietari. Così Pinuccia almeno sta un pochettino più al caldo.
Poi scendiamo per il normale sentiero di accesso ai Piani sino al bivio con il sentiero 23. Poche volte eravamo discesi da qui e quindi oggi vediamo di fare finalmente una digressione in discesa.
Per me è comunque sempre meglio il 24, poichè il 23 è forse un poco più lungo ed anche monotono su sentiero sassoso e quasi sempre nel bosco nella valle....
Comunque alla fine arriviamo all'auto. Sono contento per Pinuccia che finalmente ha superato i 1000 metri di dislivello senza alcuna apparente fatica ed ovviamente con sua soddisfazione.
Alla prossima proseguendo il lento e graduale allenamento......
Oggi con Pinuccia ritorniamo per l'ennesima volta ai Piani di Artavaggio con meta il rifugio Cazzaniga.
La giornata si presenta ottimale ed abbastanza caldina, al mattino senza vento e nel pomeriggio solito venticello freschino.
Alla pasticceria bar di Moggio incontro un simpatico escursionista che mi riconosce.....è di Monza ed amico di Alberto(Gebre) di hikr.
Lui ed altri 2 vanno al rifugio Lecco via sentiero degli stradini. Noi invece saliamo dritti al rifugio Cazzaniga, quindi dopo alcune parole ci salutiamo.
Noi seguiamo il normale sentiero 24 ben pulito ed abbastanza asciutto tranne le due roccettine nel vallone.
Arrivati all'ex rifugio Casari di comune accordo saliamo dalla valletta che io chiamo Campelli per la baita posta nel mezzo della piana superiore.
Bellissima salita su sentierino tranquillo, arriviamo alla stradina proveniente dai piani e poi siamo nei prati della conca Campelli con una bella fioritura di crochi ed attraente vista panoramica sul rifugio Cazzaniga con sopra i monti Zuccone Campelli e Cima Piazzi.
Dopo piacevole sosta proseguiamo verso il soprastante rifugio chiuso; nel frattempo purtroppo il cielo si è coperto e pure si è alzato il venticello che Pinuccia non sostiene.....
Al rifugio ci ripariamo nell'antro appena sotto, mangiamo e lasciamo perdere la facilissima salita della Cima Piazzi (si vede pochissima neve in scioglimento...) e scendiamo al vicino rifugio Nicola.
Perdurando sempre una leggera copertura nuvolosa scendiamo per scorciatoie delle ex piste da sci sino al nuovo rifugio Casari dove entriamo per un caffè e parliamo un poco con uno dei 2 fratelli proprietari. Così Pinuccia almeno sta un pochettino più al caldo.
Poi scendiamo per il normale sentiero di accesso ai Piani sino al bivio con il sentiero 23. Poche volte eravamo discesi da qui e quindi oggi vediamo di fare finalmente una digressione in discesa.
Per me è comunque sempre meglio il 24, poichè il 23 è forse un poco più lungo ed anche monotono su sentiero sassoso e quasi sempre nel bosco nella valle....
Comunque alla fine arriviamo all'auto. Sono contento per Pinuccia che finalmente ha superato i 1000 metri di dislivello senza alcuna apparente fatica ed ovviamente con sua soddisfazione.
Alla prossima proseguendo il lento e graduale allenamento......
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