La via dei torchi e dei mulini.
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La via dei torchi e dei mulini è una piacevole escursione, prevalentemente nel bosco, che ricalca gli antichi sentieri e mulattiere che collegano i borghi rurali sulle alture fra Domodossola e Villadossola. Lungo il percorso si incontrano antichi torchi, mulini e forni di comunità, alcuni recentemente restaurati, che ci portano a scoprire la tradizione contadina ossolana.
L’itinerario ad anello descritto parte dal Sacro Monte Calvario e raggiunge Tappia (antico forno comunitario datato 1871) transitando per il caratteristico borgo di Anzuno, con edifici tutti in pietra, posto su un soleggiato terrazzo, che ospita un antico torchio per pigiare l’uva e l’oratorio di Sant’Antonio (in questo periodo dell’anno entrambi chiusi).
LOCALITA' DI PARTENZA. Domodossola, parcheggio di Via al Calvario (nei pressi della I Cappella della via crucis) (m 297).
ATTREZZATURA. Un paio di scarpe comode.
DIFFICOLTÀ. T1/T2. L’itinerario si svolge su mulattiere e sentieri ben evidenti privi di difficoltà. Il percorso è segnalato.
SALITA: m 730.
DISCESA: m 730.
QUOTA MASSIMA: m 631, alla Chiesa dei Santi Zenone e Rocco a Tappia.
QUOTA MINIMA: m 275, alla partenza.
SVILUPPO: km 11,6.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3:40’, compresa la visita al Sacro Monte Calvario.
TEMPO DI SALITA: da Domodossola a Tappia, 2 ore 15’, compresa la visita al Sacro Monte Calvario.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 25’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Da dove si parcheggia l’auto ci si riporta alla seconda cappella dove si inizia a risalire l’ampia strada acciottolata che sale al Sacro Monte Calvario (m 406, 15 minuti dal parcheggio). Il luogo merita una visita.
Il Sacro Monte Calvario sorge su un colle che domina Domodossola da sud e, oltre agli edifici dedicati al culto, che risalgono al XVII secolo, offre altre testimonianze storiche: all’interno del parco sorgono i resti del castello Mattarella, le cui origini risalgono al X secolo, che fu distrutto nel 1415 dagli svizzeri, in lotta con il Ducato di Milano per il controllo dell’Ossolla (la spuntarono gli svizzeri).
Nel1656 due frati cappuccini del convento di Domodossola, padre Gioacchino da Cassano e padre Andrea da Rho, concepirono la "Via Processionale" oggi esistente, costituita da una serie di cappelle rappresentanti le stazioni della Via Crucis e, in cima, dal santuario dedicato alla Santa Croce.
Ultimata la visita, si riprende la marcia. Attraversato il piccolo parcheggio si imbocca la mulattiera che, risalendo il bosco con direzione ovest, porta all’Oratorio di San Defendente (m 527, 20 minuti dal Sacro Monte Calvario). Seguendo i segnavia, lambendo il borgo di Cruppi, si continua in direzione sud fino e si giunge, in una dozzina di minuti, a Quana (m 606). Qualche decina di metri di asfalto, poi si devia a sinistra per il sentiero che ci porterà ad Anzuno (m 563, 20 minuti da Quana). Si perde leggermente quota attraverso il borgo fino a giungere all’Oratorio di Sant’Antonio da Padova (oggi chiuso). Fatto dietro front si attraversa il borgo, con il suo antico torchio (1712, oggi non visitabile), la vecchia scuola, il forno, il lavatoio; proseguendo poi fino a raggiungere la valle del rio Anzuno (m 598, 15 minuti dall’Oratorio di Sant’Antonio), dove si possono osservare i vecchi mulini. Si continua e, superata la Cappella dell’oro (antichi cippi - 1859), si transita per il piccolo cimitero di Tappia per poi arrivare alla Chiesa di San Zeno e San Rocco (m 631, punto più elevato dell’itinerario) e al vicino borgo di Tappia (30 minuti dai mulini, comprese brevi soste al cimitero e alla chiesa). Vale la pena fare un giro nel borgo, che presenta tipiche architetture, un vecchio forno e un torchio.
Da Tappia si imbocca la ripida mulattiera che scende a Valpiana (m 421, 20 minuti da Tappia), poi, proseguendo su mulattiera, in breve si arriva agli edifici più alti di Gabi Valle (m 290); un tratto di asfalto e si riprende la mulattiera che sale a Rogoledo (m 356). Si prosegue su asfalto per Campoccio Fuori e quindi si giunge a Quartero (m 357) e in breve a Crossiggia (m 405). Da qui bastono pochi minuti per raggiungere il Sacro Monte Calvario e il punto di partenza.
METEO. Cielo: quasi completamente sereno. Vento: teso, ma non ha disturbato più di tanto: quasi sempre sottovento. Temperatura alla partenza 9°, a Tappia 16°, al termine 15°.
FREQUENTAZIONE. Il giorno feriale e il forte vento non hanno favorito incontri: solo un poia di escursioniste.
COMPAGNI: Paolo.
L’itinerario ad anello descritto parte dal Sacro Monte Calvario e raggiunge Tappia (antico forno comunitario datato 1871) transitando per il caratteristico borgo di Anzuno, con edifici tutti in pietra, posto su un soleggiato terrazzo, che ospita un antico torchio per pigiare l’uva e l’oratorio di Sant’Antonio (in questo periodo dell’anno entrambi chiusi).
LOCALITA' DI PARTENZA. Domodossola, parcheggio di Via al Calvario (nei pressi della I Cappella della via crucis) (m 297).
ATTREZZATURA. Un paio di scarpe comode.
DIFFICOLTÀ. T1/T2. L’itinerario si svolge su mulattiere e sentieri ben evidenti privi di difficoltà. Il percorso è segnalato.
SALITA: m 730.
DISCESA: m 730.
QUOTA MASSIMA: m 631, alla Chiesa dei Santi Zenone e Rocco a Tappia.
QUOTA MINIMA: m 275, alla partenza.
SVILUPPO: km 11,6.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 3:40’, compresa la visita al Sacro Monte Calvario.
TEMPO DI SALITA: da Domodossola a Tappia, 2 ore 15’, compresa la visita al Sacro Monte Calvario.
TEMPO DI DISCESA: 1 ora 25’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Da dove si parcheggia l’auto ci si riporta alla seconda cappella dove si inizia a risalire l’ampia strada acciottolata che sale al Sacro Monte Calvario (m 406, 15 minuti dal parcheggio). Il luogo merita una visita.
Il Sacro Monte Calvario sorge su un colle che domina Domodossola da sud e, oltre agli edifici dedicati al culto, che risalgono al XVII secolo, offre altre testimonianze storiche: all’interno del parco sorgono i resti del castello Mattarella, le cui origini risalgono al X secolo, che fu distrutto nel 1415 dagli svizzeri, in lotta con il Ducato di Milano per il controllo dell’Ossolla (la spuntarono gli svizzeri).
Nel1656 due frati cappuccini del convento di Domodossola, padre Gioacchino da Cassano e padre Andrea da Rho, concepirono la "Via Processionale" oggi esistente, costituita da una serie di cappelle rappresentanti le stazioni della Via Crucis e, in cima, dal santuario dedicato alla Santa Croce.
Ultimata la visita, si riprende la marcia. Attraversato il piccolo parcheggio si imbocca la mulattiera che, risalendo il bosco con direzione ovest, porta all’Oratorio di San Defendente (m 527, 20 minuti dal Sacro Monte Calvario). Seguendo i segnavia, lambendo il borgo di Cruppi, si continua in direzione sud fino e si giunge, in una dozzina di minuti, a Quana (m 606). Qualche decina di metri di asfalto, poi si devia a sinistra per il sentiero che ci porterà ad Anzuno (m 563, 20 minuti da Quana). Si perde leggermente quota attraverso il borgo fino a giungere all’Oratorio di Sant’Antonio da Padova (oggi chiuso). Fatto dietro front si attraversa il borgo, con il suo antico torchio (1712, oggi non visitabile), la vecchia scuola, il forno, il lavatoio; proseguendo poi fino a raggiungere la valle del rio Anzuno (m 598, 15 minuti dall’Oratorio di Sant’Antonio), dove si possono osservare i vecchi mulini. Si continua e, superata la Cappella dell’oro (antichi cippi - 1859), si transita per il piccolo cimitero di Tappia per poi arrivare alla Chiesa di San Zeno e San Rocco (m 631, punto più elevato dell’itinerario) e al vicino borgo di Tappia (30 minuti dai mulini, comprese brevi soste al cimitero e alla chiesa). Vale la pena fare un giro nel borgo, che presenta tipiche architetture, un vecchio forno e un torchio.
Da Tappia si imbocca la ripida mulattiera che scende a Valpiana (m 421, 20 minuti da Tappia), poi, proseguendo su mulattiera, in breve si arriva agli edifici più alti di Gabi Valle (m 290); un tratto di asfalto e si riprende la mulattiera che sale a Rogoledo (m 356). Si prosegue su asfalto per Campoccio Fuori e quindi si giunge a Quartero (m 357) e in breve a Crossiggia (m 405). Da qui bastono pochi minuti per raggiungere il Sacro Monte Calvario e il punto di partenza.
METEO. Cielo: quasi completamente sereno. Vento: teso, ma non ha disturbato più di tanto: quasi sempre sottovento. Temperatura alla partenza 9°, a Tappia 16°, al termine 15°.
FREQUENTAZIONE. Il giorno feriale e il forte vento non hanno favorito incontri: solo un poia di escursioniste.
COMPAGNI: Paolo.
Tourengänger:
Alberto C.

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