Lago di Valvestino 2: Valle di Droanello-Cadria-Cima Rest-Molino di Bollone


Publiziert von FrenkSF , 23. April 2022 um 11:16. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 7 April 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 7:15
Aufstieg: 1190 m
Abstieg: 1190 m
Strecke:25 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrere la gardesana della sponda bresciana fino a Gargnano, prendere a sinistra la deviazione per il Lago d'Idro e la Valvestino. Dopo numerosi tornanti si perviene alla frazione Navazzo e si prosegue verso Valvestino passando a lato dello sbarramento del lago. Si prosegue lungo la strada superando due alti ponti che attraversano due rami laterali del lago. Parcheggiare a lato della strada in uno dei numerosi spiazzi, in prossimità del 3° ponte da dove si stacca a destra una strada sterrata.

Il Lago di Valvestino, ma in generale la zona di Valvestino ha un fascino particolare per la natura selvaggia e  inospitale, per i versanti che sembrano impossibili da percorrere, per i borghi dalle strade tortuose che sembrano sperduti nelle vallate,....ma quando comici a frequentare questi luoghi, questi ti prendono e ti invitano. E così dopo l'area di Vesta, é nata la curiosità di visitare la lunga Valle di Droanello ed il piccolo paesino di Cadria, abbarbicato su un colle, di vedere l’uscita delle acque del torrente S. Michele imbrigliate a 9 km di distanza in un tunnel completamente in roccia ad alimentare il torrente Droanello per convogliare  le acque nel lago di Valvestino. Ci siamo inventati questa escursione alquanto impegnativa  per la lunghezza ed il dislivello e con il timore che fosse troppo impegnativa; per cui un po' di preparazione preventiva, cartina alla mano per avere la possibilità di controllare il percorso ed eventualmente trovare soluzioni alternative. Ma in realtà abbiamo potuto verificare che in questo ambiente selvaggio e severo e dalle numerose tracce laterali che avrebbero potuto confondere l'obiettivo, la pulizia ed il tracciamento dei percorsi ad opera del Cai di Salò è stata notevole e precisa; la palinatura e le indicazioni ai crocevia è completa e per cui il percorso da noi ipotizzato è stato completato con successo. L’unica nota di attenzione è relativa alla nuova numerazione dei sentieri che non coincide con la numerazione riportata sulle mappe non aggiornate e per cui è necessario un minimo di preparazione ed in un paio di occasioni il gps è stato utile.
La partenza di questo percorso è all'inizio del terzo ponte, all’imbocco della Valle di Droanello, una lunga sterrata di circa 6 km ben tenuta e percorsa fino alla Valle di Piere dove la abbandoniamo per seguire le indicazioni per Cadria. Il tracciato guada più volte il torrente Droanello qui ridotto a poco più di un rigagnolo; sul sentiero é in bella mostra un cippo di confine datato 1753(1) ma ben presto lo si abbandona ed inizia la ripida salita verso il paesino di Cadria, un piccolo gioiello di poche case, ma ben tenuto e pulito. Il percorso prosegue in lieve pendenza verso Cima Rest e dove ci soffermiamo per una pausa nei pressi dell’osservatorio(2), il percorso prosegue verso la Malga Corva attraversando un bosco di faggi secolari che precede un lungo crinale panoramico fino alla Cima Monga, più simile ad un dosso terminale prima della ripida discesa fino alla Bocca alla Croce di Cadmiolo dove inizia la lunga discesa verso Molino di Bollone. Per arrivare al 3° ponte si è percorso la strada asfaltata per un paio di km.
Il lago di Valvestino è un lago artificiale formato dalla diga realizzata in località Ponte Cola e ultimata nel 1962. Le acque colmano le valle del fiume Toscolano e lateralmente la valle  del fiume Vesta creando i caratteristici fiordi.
(1) Nel 1752 il governo dell’imperatrice Maria Teresa e la Serenissima decisero di porre fine ad annosi contrasti e stipularono un trattato con l’obiettivo di tracciare il confine preciso tra il Tirolo asburgico e la Repubblica di Venezia.
Chi frequenta i sentieri meno battuti dell’Alto Garda, ma anche di Bagolino, potrà imbattersi in strani cippi di pietra dal sapore arcaico, con incise quattro cifre: 1753. È una data: l’anno 1753, l’anno del trattato di Rovereto, sottoscritto dal doge veneziano Francesco Loredan e l’imperatrice Maria Teresa d’Austria,
A quel tempo sui monti  bagossi e altogardesani passava il confine tra l’impero austriaco e la Serenissima Repubblica di Venezia. Era un confine incerto, che correva su monti selvaggi, spesso causa di liti per il possesso dei pascoli tra i pastori dell’uno e dell’altro stato.
A questa situazione pose rimedio l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, che fece segnare il più esattamente possibile il confine stabilito dal trattato con questi cippi che vennero posizionati lungo tutta la frontiera, dal Passo del Gavia sino al Mare Adriatico.
I cippi come questo si trovano nella Valle di Vesta, in Valvestino, poco distante a Vesta di Cima, dove si trova anche una vecchia caserma della Guardia di Finanza, costruita verso la fine dell’Ottocento dal Regno d’Italia per controllare i traffici commerciali di confine.
(2) Gestito dall'Associazione Astrofili di Salò, questo piccolo osservatorio, a 1.300 metri di quota, è il plusvalore della Valvestino. Un`opportunità in più per scegliere questo ambiente naturale, privo di inquinamento luminoso, anche per godersi lo spettacolo offerto da stelle e pianeti. Situato a Cima Rest, nel comune di Magasa, poco oltre il caratteristico gruppo di fienili, è facilmente raggiungibile e aperto al pubblico con un calendario annuale. Ha una capienza massima di 20/30 persone.

Ferropic: In questa escursione mi ha colpito 
soprattutto l'atmosfera selvaggia che si respira ancora dalla partenza per poi arrivare ad ammirare il paesino di Cadria incastonato in una aperta conca la quale mostra le più alte cime  tra cui il Caplone e la vicina Tombea, per finire poi con le cresta verso Passo Puria nella zona di Tignale.
Il proseguo molto piacevole nelle zone di Cima Rest e zona Rifugio malga Corva dove il sentiero 275 attraversando tutto il crinale ti riporta a Molino di Bollone con vista sempre sul versante opposto dei caratteristici paesini della Valvestino: Moerna, Armo, Turano, Persone.
 

Tourengänger: FrenkSF, Ferropic


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