Anello da Moggio per i Piani di Artavaggio
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I Piani di Artavaggio sono una località della Valsassina al confine fra le province di Lecco e Bergamo posta nel territorio di Moggio in provincia di Lecco, poco distante da Taleggio in provincia di Bergamo. Si trovano tra i 1600 e i 1900 m s.l.m. e sono raggiungibili in funivia da Moggio. In passato è stata una stazione sciistica, oggi ci sono solo alcuni tapis-roulant, ma è una frequentata meta invernale per ciaspolatori e scialpinisti.
Frequento la Valsassina da sempre, fin da bambino; ai Piani di Artavaggio ci sono stato innumerevoli volte, ma sempre come punto di partenza raggiungendoli utilizzando la funivia. In questo anomalo inverno, senza neve, con la funivia chiusa, ho posto i Piani come meta dell’escursione.
LOCALITA' DI PARTENZA. Moggio, parcheggio della funivia (m 881).
ATTREZZATURA. Nella parte alta, tratti del sentiero sono ghiacciati: indispensabili i ramponi (o ramponcini).
DIFFICOLTÀ. Si tratta di un normale percorso escursionistico che si svolge per lo più su ampi sentieri ben tracciati. Presenza di ghiaccio vivo nella parte alta del percorso di discesa.
QUOTA MASSIMA: m 1653, ai Piani di Artavaggio.
QUOTA MINIMA: m 867, all’area parcheggio, prima del ponte, lungo la strada che porta alla Culmine San Pietro.
SVILUPPO: km 11,4.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 5 ore 25’.
TEMPO DI SALITA: 2 ore 40’.
TEMPO DI DISCESA:2 ore 45’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Dal parcheggio della funivia ci si incammina lungo la strada che porta alla Culmine San Pietro/Vedeseta fino al primo tornate, dove, prima del ponte sul torrente, si entra nell’area a parcheggio, sul fondo della quale parte una stradina che iniziamo a percorrere inoltrandoci nel bosco. Al termine della stradina, mantenendoci sempre sulla sponda destra (orografica) del torrente, si prosegue lungo il sentiero in direzione est, che si segue, trascurando un paio di deviazioni che si staccano sulla sinistra, fino a raggiungere quota m 1400 (circa 1,5 ore dalla partenza). A questo punto si abbandona il sentiero svoltando a sinistra per una traccia (bolli di vernice) che prosegue verso nord. Aiutandosi con i bolli di vernice tracciati sugli alberi, si raggiunge il pilone della funivia e, deviando verso est sud-est, si risale il pendio chiazzato di neve gelata. La traccia del sentiero si fa più marcata e ci conduce ai Piani di Artavaggio.
Dopo una sosta presso uno dei tapi-roulant, attraversando alcuni campi di neve pressata e ghiacciata, raggiungiamo il Rifugio Casari e imbocchiamo il sentiero che fiancheggia un secondo tapi-roulant e si immette in un valloncello. Seguiamo il sentiero che, poco oltre, si presenta completamente ghiacciato e costringe all’uso dei ramponi, fino a raggiungere una serie di alpeggi. Si prosegue per l’ampio sentiero che poi si trasforma in una stradina che ci riporta a Moggio.
NEVE. Assente. Solo qualche chiazza di neve gelata.
METEO. Cielo sereno. Vento: inizialmente calma, nel pomeriggio leggero rinforzo. Temperatura alla partenza 7°, ai Piani di Artavaggio 12°, a Moggio 13°.
FREQUENTAZIONE. Nonostante la mancanza di neve, incontrati numerosi escursionisti.
COMPAGNI: Andrea e Paolo.
Frequento la Valsassina da sempre, fin da bambino; ai Piani di Artavaggio ci sono stato innumerevoli volte, ma sempre come punto di partenza raggiungendoli utilizzando la funivia. In questo anomalo inverno, senza neve, con la funivia chiusa, ho posto i Piani come meta dell’escursione.
LOCALITA' DI PARTENZA. Moggio, parcheggio della funivia (m 881).
ATTREZZATURA. Nella parte alta, tratti del sentiero sono ghiacciati: indispensabili i ramponi (o ramponcini).
DIFFICOLTÀ. Si tratta di un normale percorso escursionistico che si svolge per lo più su ampi sentieri ben tracciati. Presenza di ghiaccio vivo nella parte alta del percorso di discesa.
QUOTA MASSIMA: m 1653, ai Piani di Artavaggio.
QUOTA MINIMA: m 867, all’area parcheggio, prima del ponte, lungo la strada che porta alla Culmine San Pietro.
SVILUPPO: km 11,4.
TEMPO DI CAMMINO EFFETTIVO: 5 ore 25’.
TEMPO DI SALITA: 2 ore 40’.
TEMPO DI DISCESA:2 ore 45’.
DESCRIZIONE PERCORSO. Dal parcheggio della funivia ci si incammina lungo la strada che porta alla Culmine San Pietro/Vedeseta fino al primo tornate, dove, prima del ponte sul torrente, si entra nell’area a parcheggio, sul fondo della quale parte una stradina che iniziamo a percorrere inoltrandoci nel bosco. Al termine della stradina, mantenendoci sempre sulla sponda destra (orografica) del torrente, si prosegue lungo il sentiero in direzione est, che si segue, trascurando un paio di deviazioni che si staccano sulla sinistra, fino a raggiungere quota m 1400 (circa 1,5 ore dalla partenza). A questo punto si abbandona il sentiero svoltando a sinistra per una traccia (bolli di vernice) che prosegue verso nord. Aiutandosi con i bolli di vernice tracciati sugli alberi, si raggiunge il pilone della funivia e, deviando verso est sud-est, si risale il pendio chiazzato di neve gelata. La traccia del sentiero si fa più marcata e ci conduce ai Piani di Artavaggio.
Dopo una sosta presso uno dei tapi-roulant, attraversando alcuni campi di neve pressata e ghiacciata, raggiungiamo il Rifugio Casari e imbocchiamo il sentiero che fiancheggia un secondo tapi-roulant e si immette in un valloncello. Seguiamo il sentiero che, poco oltre, si presenta completamente ghiacciato e costringe all’uso dei ramponi, fino a raggiungere una serie di alpeggi. Si prosegue per l’ampio sentiero che poi si trasforma in una stradina che ci riporta a Moggio.
NEVE. Assente. Solo qualche chiazza di neve gelata.
METEO. Cielo sereno. Vento: inizialmente calma, nel pomeriggio leggero rinforzo. Temperatura alla partenza 7°, ai Piani di Artavaggio 12°, a Moggio 13°.
FREQUENTAZIONE. Nonostante la mancanza di neve, incontrati numerosi escursionisti.
COMPAGNI: Andrea e Paolo.
Tourengänger:
Alberto C.

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