Col Serena da Crevacol
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È nevicato 2 giorni fa, il pericolo è sceso a 2, questa è una escursione in cui dei samaritani
hanno già fatto le tracce per cui la scegliamo, su proposta di
Nevermind. Troviamo una
neve soffice ma in cui con le racchette non affondiamo.
È caduta neve mista a sabbia e il manto bianco è ricoperto da una patina giallastra, non
evidente nelle foto.
hanno già fatto le tracce per cui la scegliamo, su proposta di

neve soffice ma in cui con le racchette non affondiamo.
È caduta neve mista a sabbia e il manto bianco è ricoperto da una patina giallastra, non
evidente nelle foto.
Dalla partenza degli impianti di Crevacol si passa sotto il viadotto della superstrada e si va
avanti in piano superando il torrente su un ponte. Si prosegue in piano, si lascia a destra
un ponticello vicino a una baita e ci si immette sulla stradina sterrata.
avanti in piano superando il torrente su un ponte. Si prosegue in piano, si lascia a destra
un ponticello vicino a una baita e ci si immette sulla stradina sterrata.
Quando la valle principale piega a destra, verso le combe di Merdeux e di Thoules, si sale
a sinistra lungo la stradina, eventualmente tagliando i tornanti. Si sale così a un ampio spazio
aperto con un gruppo di baite, diroccate tranne una, penso l'Alpe Bois.
Le lasciamo sulla destra e risaliamo un pendio nel lariceto, troviamo molte tracce più o meno
dirette oppure a curve più o meno ampie. Ho l'impressione che scegliamo di salire lungo un
sentiero.
a sinistra lungo la stradina, eventualmente tagliando i tornanti. Si sale così a un ampio spazio
aperto con un gruppo di baite, diroccate tranne una, penso l'Alpe Bois.
Le lasciamo sulla destra e risaliamo un pendio nel lariceto, troviamo molte tracce più o meno
dirette oppure a curve più o meno ampie. Ho l'impressione che scegliamo di salire lungo un
sentiero.
Usciti dal bosco compare la parte alta della valle. Sui pendii laterali si vedono decine di piccole
valanghe ma nessuna di esse ha raggiunto il fondo della valle.
valanghe ma nessuna di esse ha raggiunto il fondo della valle.
Si prosegue con un'alternanza di pendii da risalire, mai veramente ripidi, e di brevi tratti in
falsopiano, fino ad arrivare in un ampio pianoro, dove il mio altimetro segna 2245 ma secondo
me siamo 100 metri più in alto.
falsopiano, fino ad arrivare in un ampio pianoro, dove il mio altimetro segna 2245 ma secondo
me siamo 100 metri più in alto.
Dalla fine del pianoro,
Nevermind e il terzo socio salgono a destra, per un pendio abbastanza
ripido, sul cocuzzolo segnato sulla carta come quota 2710, immediatamente a destra del Col
Serena e su cui troveranno anche una croce di vetta.

ripido, sul cocuzzolo segnato sulla carta come quota 2710, immediatamente a destra del Col
Serena e su cui troveranno anche una croce di vetta.
Io risalgo l'ultimo pendio che porta al colle, non troppo ripido, salendo in parte direttamente e in
parte in traverso sulla sinistra. Nella valletta appena prima del colle le piccole valanghe sono arrivate
vicine al fondo, senza raggiungerlo.
parte in traverso sulla sinistra. Nella valletta appena prima del colle le piccole valanghe sono arrivate
vicine al fondo, senza raggiungerlo.
Arrivo così sull'ampia sella del Col Serena, affacciandomi sulla Comba di Planaval e sulla valle
principale.
La giornata è nuvolosa ma per alcuni il giorno infrasettimanale libero era oggi. Siamo comunque
tutti soddisfatti delle mete raggiunte.
principale.
La giornata è nuvolosa ma per alcuni il giorno infrasettimanale libero era oggi. Siamo comunque
tutti soddisfatti delle mete raggiunte.
In discesa trovo piacevole scendere con le racchette su questa neve abbastanza soffice ma in
cui non affondo.
cui non affondo.
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