Da Lavena alla Forcorella: viaggio nel tempo.


Publiziert von Poncione , 15. März 2022 um 21:33.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 März 2022
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 500 m

Da Ponte Tresa (m.273) si percorre la gradevole passeggiata a lago per Lavena (m.275), prolungando per lo svincolo dei crotti verso Brusimpiano, guadando infine un fiumiciattolo nel canneto. Traversata la strada si sale a monte, a fianco di un parcheggio dei ristoranti, sino a un datato bacino e una casa, ove la strada termina. Si sale nel bosco superando un altro rivolo e in breve si giunge alle trincee sottostanti la strada militare Lavena-Ardena, nel complesso malmesse e abbandonate, ma in parte percorribili. Alcuni sentierini collegano i vari "livelli" delle trincee, e scoprirle oggi è davvero intrigante ed avventuroso, in quanto standoci dentro si approfitta anche un pò per ripulirle passo dopo passo, gradino dopo gradino. Qualche passaggio è franato ed ostruito, pertanto capita spesso di camminare ai loro bordi per poi rientrarvi appena possibile: solo talvolta servono le mani, ma nel complesso si passa sempre, fino a sbucare sulla militare appena sotto il Santuario di Ardena (m.450).
Dal Santuario si va a sinistra, verso il cimitero e un enorme condominio, finchè tra essi si apre una radura con vista lago, ripulita di recente, ma osservando la presenza di tracce di sentiero basta sporgersi e si nota un'ulteriore linea di trincee, proseguimento ideale di quella appena percorsa... cerco di seguirne il corso un pò sopra e un pò dentro finchè termina nei pressi del condominio. Torno sulla strada e raggiungo quest'ultimo, dal quale si capisce che in passato questo era il proseguimento della strada militare proveniente da Lavena. Trovo subito una galleria, ormai adibita a discarica, e proseguo sulla ex-militare scorgendo un'altra trincea sempre lato lago, che sembra proseguire ulteriormente verso Brusimpiano. Qui s'incontra la piccola altura del Monte Castelletto (m.492), purtroppo recintata: stando a sinistra della rete si riesce a seguire ancora il corso della trincea dall'alto, penetrando nella proprietà, la quale peraltro ha il cancello aperto, e capirò poi perchè. S'incontra un piazzale con cannoniera chiusa da cancello e a destra una scalinata con accesso in galleria/trincea. Questa è davvero bella e mantenuta bene, con alcune mura interne addirittura rinfrescate, e percorre un mirabile semicerchio della cimetta, all'aperto o in galleria, con le immancabili feritoie nei punti d'osservazione rivolte perlopiù a NE. La cima presenta vecchie antenne, e spostandosi verso Brusimpiano offre una magnifica vista lago su Lavena Ponte Tresa e verso Nord, con versanti scoscesi e verticali sulla sottostante strada lacuale. La baita, ove credo di essere stato da bambino perchè mi è parsa di riconoscerla da una miriade di dettagli che mi han fatto riemergere flash mnemonici da brivido, è ancora in ottimo stato ma abbandonata. Un luogo idilliacom appartato e molto affascinante.
Fuori dal mirabile complesso fortificato, addolcito dalla piacevole sensazione di "parco giochi", proseguo sulla ex-militare trovando un altro complesso sistema di gallerie presso un'altura secondaria, cui dò un'occhiata veloce perchè già visto durante un'altra escursione, ed entro pertanto nell'elegante e ben tenuto borgo di Ardena (m.473), forse tra i più bei villaggi del varesotto, ove un gentile signore del posto mi racconta tante cose sui sentieri e i "Signori" del luogo, oltrechè di una "grotta nascosta", che mi spiega anche come raggiungere. Mi rivela  che il complesso del Monte Castelletto andrà all'asta, e c'è solo da augurarsi che i nuovi proprietari ne sappiano fare buon uso, mantenendolo nello stato in cui tuttora si trova...
Seguendo le sue indicazioni raggiungo il panoramico "Belvedere" di Ardena (cartelli) ove, manco a dirlo, si trova un altro mini complesso fortificato con trincea e galleria. Curiosando ancora in cerca di rovine e trincee mi avvedo che altre proprietà han purtroppo assorbito vecchi percorsi su prati e terrazzamenti, imbattendomi in un altra postazione di guardia, utilizzata in seguito come capanno di caccia. Sotto essa un'altra trincea con galleria e torretta, pure molto bella, ed una fascia rocciosa che non mi stupirei possa nascondere qualche cavità. Dopo quest'ennesima digressione seguo il sentiero per Brusimpiano sino alla chiesetta degli Alpini, ove mi ricordo che ogni tanto si può anche mangiare. ;) Da qui un'ulteriore ramo di sentiero scende in paese, ma risalgo un tratto d'asfalto della SP "Ghirla-Brusimpiano dei Crotti" sino al primo tornante, ove una strada cementata chiusa da una sbarra scende con ulteriore brusco tornante alla strada militare Brusimpiano-Ardena nei pressi dell'acquedotto, posto in una suggestiva gola calcarea: la "misteriosa" grotta dovrebbe trovarsi da queste parti, ma scendo sino alla parte alta di Brusimpiano su percorso fortificato raggiungendo il lato orografico sinistro del torrente Trallo, in fondo al quale si trova l'omonima e magnifica cascata. Mi permetto una digressione su questo lato passando su sentierino tra due proprietà e guadando sul lato percorso dal sentiero per la cascata, tornando poi alla militare appena percorsa, rendendomi conto che non è per niente ben segnalata, o meglio, il cartello c'è ma nascosto e distante dagli altri, invece ben visibili.
Risalgo, dovendo scavalcare la Forcorella per riguadagnare la Valganna, ma vengo irresistibilmente attratto da un naturale camminamento carsico che penetra e risale la parete in un boschetto rado, inoltrandosi di fatto sopra il versante orografico sinistro del Trallo. Il percorso non è marcato ma ho idea che la grotta possa trovarsi nelle vicinanze, senza ripromettermi di cercarla, e comunque è assai intuitivo, risalendo terrazzamenti e muri a secco, ove il bellissimo itinerario "carsico" si svolge con impressionante continuità. Si sbuca in cima alla costola, in verticale sull'acquedotto, e si prosegue su magra dorsale con vista su Ardena e il Monte Marzio, ove si trova un ennesimo roccolo abbandonato: non faccio in tempo a chiedermi come mai in tale ambiente manchino le trincee che me ne trovo un'altra rivolta sul precipite lato Trallo, il cui versante orografico opposto è invece tutto porfirico. La costola divisoria tra le due gole, con rari bolli blu (sulla sponda Trallo, tratti sicuri ma esposti) e rossi (nel bosco) va gradualmente ad ampliarsi e trovare il punto di raccordo in una fascia boscosa più anonima nei pressi di Roncate (m.595) e della sua miniera abbandonata, ove un ponte scavalca le acque del Trallo che più a valle formano la cascata.
Evitando d'allargarmi inutilmente verso il Monte Derta, seguo una traccia di animali nel bosco di canne che risale con passaggi divertenti una sempre più stretta e ripida dorsale su arenaria, segno che il calcare sta per essere assorbito dal porfido. Il bosco s'infittisce e un sentiero discretamente evidente lo percorre, talora perdendosi, ma seguendo una linea logica a mezzacosta del Rio Vallone, forse il più importante tra i rami che originano il Trallo, il che mi fa intuire dove andrò grossomodo a parare, sapendo che presto o tardi incrocerò qualche pista forestale rivolta a Marzio. Incontro nel nulla, sopra uno sperone in cui il Vallone pare dividersi ulteriormente - segno ulteriore della spesso inestricabile complessità geologica delle prealpi varesine - resti di un roccolo, e poco lontana una baita isolata in ottimo stato, che preludono alla prevista strada forestale, la quale seguo volutamente a sinistra rimanendo nel solco, sapendo che a destra virerei su Marzio. In breve ne incontro un'altra amplissima, su fondo duro, che scende decisa in una valletta. E' un posto familiare, anche se manco da un pò e la discendo trovandomi davanti ciò che mi aspettavo, ovvero il delizioso ed isolato Crotto San Filippo (m.712), unico vero crotto rimasto in tutta la zona delle prealpi varesine, la cui fonte d'acqua è notoriamente buonissima, come ben sanno i frequentatori di questo gioiellino nascosto tra i boschi di Marzio. Dal Crotto si trova la segnaletica per il Monte Derta, ma risalendo un sentiero a destra del prato sovrastante si segue il corso del rio all'interno di un valloncello che va a inerpicarsi e restrigersi, pertanto si sale a destra il pendio boscoso sbucando sotto l'isolata stalla di Margaritora (m.762) lungo la forestale Marzio-Cuasso al Monte, da cui risalendo l'ampio pratone si guadagna la strada militare per la Bocchetta dei Frati, che si segue a destra pervenendo in pochi minuti alla Forcorella (m.767).
La discesa a Ghirla (m.458), che si svolge lungo quattro/cinque tronchi di sentiero che incrociano la SP Ghirla-Brusimpiano, è rapida, poco faticosa e corona in tranquillo relax un magnifico ed inaspettato giro di ricerca, andato ben oltre ogni più rosea aspettativa.

Giro davvero magico, all'insegna del tempo, quello narrato dalla storia recente, consistente nell'incredibile e complicato sistema fortificato che partendo dalle rive di Lavena sale e traversa la montagna sino a Brusimpiano e Porto Ceresio, inoltrandosi nei dirupi e le gole formate dai corsi d'acqua; e dall'altrettanto sbalorditivo sistema morfologico di queste valli, in cui calcare e porfido si alternano e fondono creando paesaggi mozzafiato e cangianti, grande forza attrattiva di questo bellissimo angolo prealpino.

Quantomai... Avanti così! ;)

NB. Percorsi variabili da T1 a T3+ tenendo conto dei fuori sentiero, qualche acrobazia in trincea e nell'orientamento.

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (4)


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danicomo hat gesagt:
Gesendet am 16. März 2022 um 09:27
Riesci sempre a cavar sangue dalle rape..... bravo.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. März 2022 um 22:40
Grazie Doc, si fa il possibile. ;)
Ciao

veget hat gesagt:
Gesendet am 18. März 2022 um 13:27
Sei stato davvero bravissimo Emy. districarti "nei bandoli delle matasse" trovate in un percorso da vero e paziente esploratore!
Sono tracciati che avrebbero diritto di essere percorsi in sicurezza,
ma ahimè...Chissà mai un giorno?
Complimenti!
buona continuazioe!
ciao
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. März 2022 um 13:49
Ciao Eugenio, grazie mille. Peccato davvero che sia finito tutto nel dimenticatoio... fortunatamente molto si può ancora vederlo ed è integro, ripagando comunque la curiosità e voglia di esplorare.
A presto


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