Da Tremosine: Monte Zenone.....e a sorpresa anche la Molvina
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Proseguo con questa escursione a percorrere i vecchi tracciati della linea del fronte della grande guerra. A Tremosine una catena di alture si innalzano fino alle pendici del Corno della Marogna separando la valle di S.Michele daIla Valle di Bondo: Monte Cocca, Cima Mughera, Cima delle Volte, Punta Molvina e Cima delle Sclape le più elevate usate dai militari come posti di osservazione delle due vallate: la Valle di S.Michele - Tremalzo e la Valle di Bondo - Passo Nota. Il percorso parte da Polsone nel comune di Tremosine all’imbocco della valle di San Michele seguendo la strada militare che sale gradatamente ed a tornanti nel bosco fino alle pareti del Mughera dove diventa sentiero superando qualche breve galleria. Il percorso di evidente tracciato militare sale fino alla cresta dove una biforcazione indica la direzione per il monte Zenone o per la Bocchetta di Nansesa. Da questo punto il panorama si completa sulla valle di San Michele e sulla valle di Bondo. Ovviamente saliamo dalla deviazione per lo Zenone. Il percorso si fa un po’ più ripido fino alla cima, segnalato da un cippo in cemento e dove il panorama abbraccia in basso il lago di Garda la sponda veronese e Malcesine, il monte Baldo, il Monte Altissimo, mentre al di sotto si possono vedere le frazioni di Vesio, Prabione, Voltino, Pieve. Tutto attorno, invece, le cime dei Monti del Garda, dal Monte Spino e dal Pizzoccolo sino al Monte Caplone ed alla Cima Tombea.
L'idea é di salire dal versante di S.Michele e rientrare dal versante della valle di Bondo e con l’occasione arrivare alla Bocca di Nansesa per cercare di individuare la salita migliore alla Punta Molvina che tanto ci aveva fatto tribolare la volta scorsa. Abbiamo una traccia Gps da utilizzare e con la stagione invernale senza fogliame forse riusciamo a capire la direzione giusta di salita. Dallo Zenone si prosegue su un crinale verso la piramidale Cima delle Volte, raggirata su un esile tracciato un pò esposto sul versante ma la segnaletica bianco/rosso non fa perdere la direzione fino ad intersecare e riprendere il percorso che prosegue verso la Malga Molvina e la Bocca di Fobia. Si prosegue su un bellissimo tracciato militare molto panoramico e percorribile. A tratti macchie di neve ghiacciata portante non ci preoccupa: arriviamo ai ruderi della Malga Molvina e saliamo su neve fino alla Bocca di Nansesa…........con grande sorpresa troviamo il tracciato pulito dai Mughi e dai boschetti, picconato nei punti esposti, e pulito con decespugliatore; sale a tornanti seguendo i tracciati originali, si sale senza fatica tra piccole cenge recuperate…che facciamo? Non era previsto salire fino alla Molvina e non siamo attrezzati a camminare su ghiaccio o neve ghiacciata, però la curiosità é tanta, e decidiamo di proseguire; la quota si fa sentire e la neve ed il terreno sono ghiacciati, ma il percorso è ben fatto, con prudenza arriviamo sul crinale della Molvina, si nota che il recupero del percorso prosegue lungo il versante verso Bocca di Fobia,ma noi decidiamo di fermarsi qua a poche decine di metri della vetta che evitiamo per prudenza per qualche passaggio delicato tra ghiaccio, neve e terreno ghiacciato. Siamo arrivati fino a qua allungando il percorso con grande soddisfazione. Sosta doverosa e la discesa non ci preoccupa, il tracciato è stato fatto molto bene seguendo fedelmente i tornanti militari originali. Rientriamo percorrendo un lungo tratto del percorso di andata fino a trovare la deviazione sul versante della Valle di Bondo, inizialmente il percorso è un po’ impegnativo ripido e ghiaioso, ma poi si assesta e passa in mezzo a boschi, direzione Monte Cocca per discendere lungo un crinale non segnato e poco tracciato fino al parcheggio a Polsone.
FerroPic!:
In aggiunta a quanto descritto sopra dal compagno di escursione FrenkSF, vorrei ringraziare in particolare tutti coloro che si dedicano alla pulizia e mantenimento dei sentieri di montagna, qui in particolare dalla Bocchetta di Nansesa e' stato ripulito e in certi punti anche ritracciato fin su Punta Molvina, un lavoro non indifferente complimenti ancora. Questo apprezzamento deriva anche dal fatto che precedentemente avevamo già' ripercorso questo tratto con non poche difficolta', il tracciato era praticamente inesistente costringendoci a risalire molto ad intuito e raggiungere la cima dal versante frontale verso la Bocchetta di Nansesa e non dal tracciato ripulito come abbiamo scoperto ora.
FerroPic!:
In aggiunta a quanto descritto sopra dal compagno di escursione FrenkSF, vorrei ringraziare in particolare tutti coloro che si dedicano alla pulizia e mantenimento dei sentieri di montagna, qui in particolare dalla Bocchetta di Nansesa e' stato ripulito e in certi punti anche ritracciato fin su Punta Molvina, un lavoro non indifferente complimenti ancora. Questo apprezzamento deriva anche dal fatto che precedentemente avevamo già' ripercorso questo tratto con non poche difficolta', il tracciato era praticamente inesistente costringendoci a risalire molto ad intuito e raggiungere la cima dal versante frontale verso la Bocchetta di Nansesa e non dal tracciato ripulito come abbiamo scoperto ora.
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Kommentare (3)