Magehorn Mt 2621
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....ed ecco che la neve la siamo andati a cercare….. siamo in auto mancano 500 metri al bivio e non abbiamo ancora deciso… Riale o Sempione… andare a Riale significa fare una ciaspolata sicura alla Rupe del Gesso… andare al Sempione vuol dire tentare la salita al Magehorn… di cui abbiamo letto qualche relazione e proveremo di persona che non è affatto una cima per ciaspolatori…… la scelta alla fine ricade sul Magehorn… lasciamo Riale e la Rupe del Gesso per una prossima ciaspolata e continuiamo la strada fino al passo del Sempione…
Raggiungiamo Engiloch, si supera un alberghetto fino a raggiungere un ampio parcheggio sulla sinistra (posto a pochi km dal Passo del Sempione) .
Scendiamo brevemente una stradina, attraversiamo un ponte raggiungendo un ampio pianoro, dove si trovano le baite di Chlusmatte.
Si volge a destra, attraversando il torrente su un secondo ponticello, e poi volgendo a sinistra si punta all’inizio di un rado bosco.
Si devono quindi risalire il bosco, su terreno a tratti abbastanza ripido e un canalino, fino ad uscire su un ampio spallone.
Usciti dal bosco è facile perdersi, ma con la traccia del gps ritroviamo subito la via giusta, io sbagliando sarei andata a destra, mentre bisogna proseguire dritti e puntare per ripidi pendii all’evidente bastionata rocciosa di Hotosse.
Si passa poi al di sotto di essa con un lungo traverso molto panoramico ma non troppo esposto.
Arriviamo così al colle del Magelicke, separa il Galehorn (a sinistra) dal Magehorn (a destra).
E da qui … inizia la parte difficile, ci ritroviamo al colle del Magelicke noi soli e unici ciaspolo muniti in mezzo a tutte le altre persone che hanno gli sci ai piedi….cosa facciamo.????. tentiamo ugualmente…?????? direi che qui il fattore K è stato fondamentale… ben presto ci accorgiamo che numerosi scialpinisti fanno parte di un gruppo organizzato, che verremo poi a sapere essere la scuola di scialpinismo Massimo Lagostina di Gozzano.
Così togliamo le ciaspole e mettiamo ai piedi i ramponi, nel frattempo qualcuno della scuola, lasciati gli sci al colle, si rampona e comincia piano piano a salire… ma la maggior parte di essi rimane al colle.. ……
Intanto cerchiamo di individuare una via dove salire….. vediamo che il lato dove affiorano le rocce sembra essere più fattibile… però se non si mettono i ramponi e si prosegue solo tra le rocce può essere pericoloso quando si incontrano tratti ghiacciati, mentre mettere i ramponi vuol dire risalire la ripidissima pala innevata….. ecco che entra in gioco il fattore K, nel punto più critico troviamo una discreta traccia fatta da chi ci ha preceduto, che ci permette di arrivare alla panoramica spalla.
Il panorama è superbo con il Bietschorn in primo piano....
Il freddo comincia a farsi sentire, così il tempo di scattare alcune foto e cominciamo la discesa cercando di tenere la stesa via di salita.
Mangiamo qualcosa al colle del Magelicke e poi riprendiamo il cammino, visto il freddo che incalza … gli scialpinisti sono ormai scesi tutti....
Adesso come ciliegina sulla torta di una così bella e inaspettata giornata manca qualcosa….un giretto alla latteria Antigoriana di Piedimulera, ahimé, è da qualche anno che non ci passavamo più e posso confermare l’ottima qualità di formaggi ….e anche di yogurt… peccato non avere trovato il bettelmatt… che viene prodotto sempre in edizione piuttosto limitata…..
Raggiungiamo Engiloch, si supera un alberghetto fino a raggiungere un ampio parcheggio sulla sinistra (posto a pochi km dal Passo del Sempione) .
Scendiamo brevemente una stradina, attraversiamo un ponte raggiungendo un ampio pianoro, dove si trovano le baite di Chlusmatte.
Si volge a destra, attraversando il torrente su un secondo ponticello, e poi volgendo a sinistra si punta all’inizio di un rado bosco.
Si devono quindi risalire il bosco, su terreno a tratti abbastanza ripido e un canalino, fino ad uscire su un ampio spallone.
Usciti dal bosco è facile perdersi, ma con la traccia del gps ritroviamo subito la via giusta, io sbagliando sarei andata a destra, mentre bisogna proseguire dritti e puntare per ripidi pendii all’evidente bastionata rocciosa di Hotosse.
Si passa poi al di sotto di essa con un lungo traverso molto panoramico ma non troppo esposto.
Arriviamo così al colle del Magelicke, separa il Galehorn (a sinistra) dal Magehorn (a destra).
E da qui … inizia la parte difficile, ci ritroviamo al colle del Magelicke noi soli e unici ciaspolo muniti in mezzo a tutte le altre persone che hanno gli sci ai piedi….cosa facciamo.????. tentiamo ugualmente…?????? direi che qui il fattore K è stato fondamentale… ben presto ci accorgiamo che numerosi scialpinisti fanno parte di un gruppo organizzato, che verremo poi a sapere essere la scuola di scialpinismo Massimo Lagostina di Gozzano.
Così togliamo le ciaspole e mettiamo ai piedi i ramponi, nel frattempo qualcuno della scuola, lasciati gli sci al colle, si rampona e comincia piano piano a salire… ma la maggior parte di essi rimane al colle.. ……
Intanto cerchiamo di individuare una via dove salire….. vediamo che il lato dove affiorano le rocce sembra essere più fattibile… però se non si mettono i ramponi e si prosegue solo tra le rocce può essere pericoloso quando si incontrano tratti ghiacciati, mentre mettere i ramponi vuol dire risalire la ripidissima pala innevata….. ecco che entra in gioco il fattore K, nel punto più critico troviamo una discreta traccia fatta da chi ci ha preceduto, che ci permette di arrivare alla panoramica spalla.
Il panorama è superbo con il Bietschorn in primo piano....
Il freddo comincia a farsi sentire, così il tempo di scattare alcune foto e cominciamo la discesa cercando di tenere la stesa via di salita.
Mangiamo qualcosa al colle del Magelicke e poi riprendiamo il cammino, visto il freddo che incalza … gli scialpinisti sono ormai scesi tutti....
Adesso come ciliegina sulla torta di una così bella e inaspettata giornata manca qualcosa….un giretto alla latteria Antigoriana di Piedimulera, ahimé, è da qualche anno che non ci passavamo più e posso confermare l’ottima qualità di formaggi ….e anche di yogurt… peccato non avere trovato il bettelmatt… che viene prodotto sempre in edizione piuttosto limitata…..
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