Dosso della Croce, M. Singla e Passo delle 7 Crocette.
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Questo pressapoco è lo stesso giro percorso il 1° Gennaio del 2016, stesso giro di allora e stesse problematiche che si ripropongono...
Dopo un primo tentativo di ravanage andato a male decido di far partire la mia escursione lungo il sentiero 343 che risale abbastanza ripidamente sin verso la Malga Canali, che lascio alla mia destra per seguire una flebile traccia animale che segue la larga linea di cresta, da subito però l'odore, ben noto, attira il mio fiuto, ma è il rumore di un Canadair che attira la mia attenzione, un Canadair e ben 3 elicotteri che volteggiano nel tentativo di spegnere un incendio che si estende dal Giogo del Maniva sino ad abbassarsi verso l'abitato di Collio. Un vero disastro.
Superato il Dosso Canali mi porto sulla comoda cresta che porta al Dosso della Croce, dove mi fermo quesl tanto che basta per rifocillarmi e coprirmi ulteriormente visto il vento teso che giunge da N.O.; e intanto gli operatori anti-incendio continuano a fare il loro prezioso lavoro. Ripreso il cammino raggiungo la vicina Cima Q 2023 per poi portarmi sul M. Singla, dove mi fermo per pranzare, roba di una mezz'oretta purtroppo, il freddo poca invoglia per far soste prolungate, anche se il Sole...
E intanto i mezzi anti-incendio sorvolano senza tregua la zona.
Finita la breve pausa scendo verso il bel P.so delle 7 Crocette, dove si snodano diversi sentieri; lì per lì penso di salire al Crestoso, ma un po il vento freddo e un po l'infido ghiaccio che si nasconde tra l'erba isiga mi fanno optare per altre decisioni. Dal Passo delle 7 Crocette seguo il sentiero che in traverso (lato est) passa sotto la cima del M. Singla, un sentiero oggi infido per il ghiaccio nascosto dall'erba secca e polverosa, una situazione ben strana. Per un centinaio di metri decido di calzare i ramponcini, lo scosceso posto alla mia sinistra ispira poca fiducia. Il sentiero però subito dopo ridiventa polveroso e più sicuro e con facilità raggiungo La Crocetta, una piccola croce di ferro posta su uno spuntone di roccia, qua mi fermo per qualche foto e ad osservare il panorama, soprattutto il pianoro sottostante, poi riparto sino a sbucare sulla larga cresta che sulla destra sale al Dosso della Croce.
Ora scendo di nuovo per la via fatta all'andata, devio per la vicina e ghiacciata Pozza delle Canali con l'omonima malga, una zona dove il Canadair mi passa letteralmente sopra la testa, tanto da vedere in faccia il pilota e il co-pilota, un passaggio che il Canadair è obbligato a fare per poter sversare l'acqua lungo i canali boschivi più nascosti. Guardo per qualche minuto le evoluzioni dei mezzi, elicotteri compresi, e penso a quanto ci sia costato in termini di Natura, pecunia e rischio per i piloti questo infame incendio. Poi bestemmiando come un muratore brembano me ne vò... sino a ritrovarmi al punto di partenza.
Intanto l'incendio è quasi domato... grazie ai mezzi anti incendio e ai volontari.
Nota 1): Eric, oggi come allora!
BRUCIATO.
E' passato S. Silvestro e sono un poco usato,
ma il puzzo che io sento è roba d’acetato,
chiudiamo le narici... putànis son sballato.
Bruciato,
il fumo mi coinvolge e l’occhio è un po’ accecato,
ma vedo in lontananza qualcosa di brasato,
fortuna non è un Cervo ma un pane affumicato.
Bruciato,
il pascolo era secco e qualcuno l’ha incendiato,
il senso del rispetto il pirla l’ha aggirato,
il fuoco scende a valle e brucia l’abitato.
Se vedo quel merdoso gli faccio il culo ambrato, e in fondo mi domando: chi cazzo l’ha BRUCIATO?
A' la prochaine! Menek Bluff
Dopo un primo tentativo di ravanage andato a male decido di far partire la mia escursione lungo il sentiero 343 che risale abbastanza ripidamente sin verso la Malga Canali, che lascio alla mia destra per seguire una flebile traccia animale che segue la larga linea di cresta, da subito però l'odore, ben noto, attira il mio fiuto, ma è il rumore di un Canadair che attira la mia attenzione, un Canadair e ben 3 elicotteri che volteggiano nel tentativo di spegnere un incendio che si estende dal Giogo del Maniva sino ad abbassarsi verso l'abitato di Collio. Un vero disastro.
Superato il Dosso Canali mi porto sulla comoda cresta che porta al Dosso della Croce, dove mi fermo quesl tanto che basta per rifocillarmi e coprirmi ulteriormente visto il vento teso che giunge da N.O.; e intanto gli operatori anti-incendio continuano a fare il loro prezioso lavoro. Ripreso il cammino raggiungo la vicina Cima Q 2023 per poi portarmi sul M. Singla, dove mi fermo per pranzare, roba di una mezz'oretta purtroppo, il freddo poca invoglia per far soste prolungate, anche se il Sole...
E intanto i mezzi anti-incendio sorvolano senza tregua la zona.
Finita la breve pausa scendo verso il bel P.so delle 7 Crocette, dove si snodano diversi sentieri; lì per lì penso di salire al Crestoso, ma un po il vento freddo e un po l'infido ghiaccio che si nasconde tra l'erba isiga mi fanno optare per altre decisioni. Dal Passo delle 7 Crocette seguo il sentiero che in traverso (lato est) passa sotto la cima del M. Singla, un sentiero oggi infido per il ghiaccio nascosto dall'erba secca e polverosa, una situazione ben strana. Per un centinaio di metri decido di calzare i ramponcini, lo scosceso posto alla mia sinistra ispira poca fiducia. Il sentiero però subito dopo ridiventa polveroso e più sicuro e con facilità raggiungo La Crocetta, una piccola croce di ferro posta su uno spuntone di roccia, qua mi fermo per qualche foto e ad osservare il panorama, soprattutto il pianoro sottostante, poi riparto sino a sbucare sulla larga cresta che sulla destra sale al Dosso della Croce.
Ora scendo di nuovo per la via fatta all'andata, devio per la vicina e ghiacciata Pozza delle Canali con l'omonima malga, una zona dove il Canadair mi passa letteralmente sopra la testa, tanto da vedere in faccia il pilota e il co-pilota, un passaggio che il Canadair è obbligato a fare per poter sversare l'acqua lungo i canali boschivi più nascosti. Guardo per qualche minuto le evoluzioni dei mezzi, elicotteri compresi, e penso a quanto ci sia costato in termini di Natura, pecunia e rischio per i piloti questo infame incendio. Poi bestemmiando come un muratore brembano me ne vò... sino a ritrovarmi al punto di partenza.
Intanto l'incendio è quasi domato... grazie ai mezzi anti incendio e ai volontari.
Nota 1): Eric, oggi come allora!
BRUCIATO.
E' passato S. Silvestro e sono un poco usato,
ma il puzzo che io sento è roba d’acetato,
chiudiamo le narici... putànis son sballato.
Bruciato,
il fumo mi coinvolge e l’occhio è un po’ accecato,
ma vedo in lontananza qualcosa di brasato,
fortuna non è un Cervo ma un pane affumicato.
Bruciato,
il pascolo era secco e qualcuno l’ha incendiato,
il senso del rispetto il pirla l’ha aggirato,
il fuoco scende a valle e brucia l’abitato.
Se vedo quel merdoso gli faccio il culo ambrato, e in fondo mi domando: chi cazzo l’ha BRUCIATO?
A' la prochaine! Menek Bluff
Tourengänger:
Menek

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