Pizzo di Claro 2727 m con Molinera, Morinere e Via Lumino da Lumino


Publiziert von Michea82 , 24. Februar 2022 um 23:45.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:22 Februar 2022
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo di Claro   CH-GR   CH-TI 
Zeitbedarf: 16:00
Aufstieg: 2873 m
Abstieg: 2873 m
Strecke:26 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscire a Bellinzona Nord e nei pressi dello svincolo seguire le indicazioni per Lumino, uno dei primi comuni della Mesolcina. Nel paese si trovano parcheggi liberi.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Brogoldone attualmente chiusa per la stagione

Per la seconda volta in vita mia salgo sul Gigante della Riviera e di nuovo in veste invernale. L'asprezza del Pizzo di Claro in questa stagione lo rende ancora più bello, ma impegnativo e inusuale tanto che potrei quasi dire di aver instaurato con esso un rapporto invernale esclusivo. In effetti non ho mai incontrato anima viva lassù. 

Perché il Pizzo di Claro adesso

È stata una decisione delle 22.00 della sera precedente. Cercavo un bel "montagnone" in Ticino, sufficientemente a sud da non ricevere le nevicate di sconfinamento previste fino al Ticino centrale per la notte su martedì da nord. Avevo studiato una concatenazione di cime tra Vogorno e Cima dell'Uomo. Ma non sentivo lo slancio che serviva. Se manca la motivazione allora va rivista la scelta.
E così mentre sistemavo la cucina ho pensato alla Via Lumino. Ho letto quello che mi serviva, mandato i soliti vocali a chi mi consiglia e deciso per un Claro dal fondo. 
Perché da Lumino? Per poter dire di aver fatto la Via Lumino da Lumino. 


Il Pizzo di Claro visto dal Piz de Molinera alle 10.00




Capanna Brogoldone

Per raggiungere il crinale che collega il Piz de Molinera al Pizzo di Claro sono passato dalla Capanna Brogoldone. Situata a quota 1909 m rimane sul versante occidentale del Molinera. 
In realtà volevo salire dall'Alpe di Stabiello passando dal Piz Martum. Ma la traccia sulla mappa non risulta ufficiale. Per evitare di commettere errori alle 04.00 del mattino e di perdermi in ravanate fuori traccia, vista l'imponente distanza dei miei obiettivi, ho scelto una via sicura. 

Sveglia alle 02.00.
Alle 04.00 mi incammino da Lumino. Parcheggio all'interno delle vie del nucleo. Accedo ai boschi dopo aver percorso un tratto di strade comunali fino in cima al villaggio. 
La mia fortuna è che fino ai Monti di Savorù, a quota 1308 m, il sentiero sale dolcemente, è ampio e ben tenuto. Posso camminare tranquillamente al buio abbattendo già buona parte del dislivello prima dell'alba. 
Giunto a Savorù constato che esiste una funivia che sale da Lumino. Supero l'alpe quando il cielo inizia a rischiararsi. 
A partire da quota 1000 m circa durante la notte, nonostante le mie speculazioni, è nevicato circa 5 o pochi più centimetri. 
Per salire alla Brogoldone prendo la deviazione con indicato "scorciatoia - sentiero ripido". In effetti sale in modo diretto dalla quota 1391 sfruttando la linea spartiacque e passando dall'alpe Pissadello. La prima pausa la faccio prima della Capanna. Alle 08.00, poco prima della stessa, mi fermo nel bosco, così mando un po' di messaggi a casa e faccio uno snack. 
Presto riparto e in poco tempo sono alla Capanna Brogoldone. Ho fatto bene a fermarmi prima perché qui irrompe il vento da nord annunciato. La Capanna sorge su un balcone maggiormente esposto al vento e con accumuli di neve nei quali sprofondo. 

Piz de Molinera (2288 m) e Pizzo di Morinere (2254 m)

Il sentiero estivo raggiunge il Molinera da nord, dal Pass de Ciarin. Tuttavia non voglio salire e scendere dalla medesima via. Quindi seguo una traccia diversa che si inoltra a mezzacosta verso sud e poi risalgo i pendii occidentali puntando alla cresta sud. Ci sono alcuni rododendri coperti di neve nei quali pratico il mio solito ravanage, oggi è immancabile anche questo aspetto. Esso viene reso più acuto dal vento ora tempestoso. La neve mi turbina intorno e mi riempie le tasche della giacca distrattamente lasciate aperte. 
Senza problemi raggiungo la vetta. Non ho tempo di fermarmi, il vento mi travolge. Osservo il crinale e appare la meta finale, il Pizzo di Claro.
Mi lancio lungo la cresta sfidando il vento che talvolta mi spinge di lato obbligandomi ad assicurarmi con la piccozza al terreno e talvolta oscura la mia vista con dense nubi di neve trasportata. 
Il Claro dalla via Lumino sta diventando un'utopia. 
Decido di raggiungere il Passo di Mem e considero di rientrare oppure di tentare di salire dalla via normale.
La cresta di congiunzione Molinera e Morinere è ampia e panoramica. Scendo e risalgo la prossima cima senza sosta e poi ridiscendo al Passo di Mem sempre su una cresta facile. 
Provo ora a scendere verso il Pian del Baitel sopra l'Alpe di Mem: sono convinto che sia riparato dal vento. Inoltre dopo 2300 m di dislivello penso di potermi concedere una salita dalla via normale che non mi impegni mentalmente più di tanto.
Immediatamente sprofondo fino al collo. Sto accedendo ad una vasta conca di neve ventata. Qui 2 settimane prima una ragazza ticinese si è impantanata e l'hanno salvata i soccorsi.
Ebbene non mi resta che tentare di salire dalla Via Lumino: il Claro così vuole e così sarà fatto. 


Piz de Molinera visto dalla Capanna Brogoldone

 

La via Lumino e il Pizzo di Claro

Questa parte di escursione mi ha occupato all'incirca 5 ore in totale tra andata e ritorno pause incluse. Sarò mezzo matto ma dove serve concentrazione io ce la metto tutta. Fino a qui è stata una passeggiata su T3. Ora inizia la parte più difficile. Sono quasi le 11.00. Ho il tempo che mi serve. Non sono convinto di arrivare in vetta ma ci provo. Dove arrivo arrivo. Provo a salire anche soltanto per vedere com'è.
Con i ramponi ai piedi mi avvio lungo la cresta. Essa è più sottile rispetto a quella del Molinera - Morinere. Ma adesso il vento è magicamente svanito e il sole inizia a scaldarmi.
Mi alzo a quota 2300 m e affronto un traverso tenendomi bene (piccozza). Quindi scorgo una grande torre (che culmina a 2570 m) e mi chiedo da dove si debba aggirare. Controllo su Hikr: la traccia di rocko la aggira da sinistra (lato Riviera) e la relazione di gbal se non sbaglio parlava di bolli bianchi. 
Senza difficoltà individuo i bolli che portano ad una cengia. Questa è parzialmente libera dalla neve: fosse più innevato forse sarebbe l'unico punto problematico di tutto il tour. Incontro un passaggio da arrampicare (II) e procedo su facili roccette. L'esposizione tuttavia è importante sulla zona del Lago di Canee. Non si possono commettere errori. Da qui sono 200 m di pendii ripidi, traversi esposti, passaggi da arrampicare (I) e ancora un passaggio di II. Superata la torre 2570 m non trovo più i bolli bianchi, pertanto mi invento la via promettendomi di ripercorrerla uguale in discesa. 
Ad un certo punto raggiungo una convergenza di linee dorsali alla quota 2700 m. Da qui è più facile, c'è il sentiero estivo che sale dal lago. Incredulo raggiungo le 2 croci di vetta e senza fermarmi mi dirigo alla cima nord. Solo qui mi fermo e mi parte un bel grido di esultanza che non è nel mio stile. Nove ore e mezza. Ce l'ho fatta! Il Claro è mio e stavolta sono sereno e tranquillo quassù da solo. L'ultima volta invece avevo pianto. 

La cengia dove inizia la Via Lumino




Un lungo ritorno di 6 ore

Dopo una meritata pausa mi appresto a scendere, d'altronde siamo in inverno e non posso indugiare in vetta. Prima di cantare vittoria voglio raggiungere il Passo del Mem così da lasciarmi le difficoltà alle spalle. 
Escludo una discesa dalla normale per evitare tutta la neve dell'Alpe di Mem e per restare sul conosciuto, viste le distanze dalla macchina.

In discesa mi è sembrata più facile la via, ho disarrampicato tutti i passaggi individuando la mia traccia. Sbagliare implicherebbe trovarsi sopra risalti, punti verticali, ostacoli e dover tornare. 
Ho ripercorso fedelmente la traccia da me creata trovando la neve un po' meno dura nei punti esposti al sole. Forse la percezione è cambiata perché in salita era tutta un' incognita e questo crea maggiore stress. 
Invece in discesa sapevo cosa mi aspettava.

Giunto all'attacco della via, dopo almeno un'ora, mi concedo una pausetta. Decido che percorso intraprendere dopo il Passo del Mem. In teoria per raggiungere la Brogoldone bisognerebbe abbassarsi nel versante della Riviera. Ma con la neve sarebbe un traverso e in ogni caso un saliscendi faticoso. Per questo opto per risalire nuovamente al Pizzo di Morinere seguendo la facile cresta, scendere al Pass de Ciarin e da qui utilizzare il sentiero estivo interamente in discesa. 
È stata un'ottima scelta: questo mi ha permesso anche di godere della cresta che invece al mattino ho percorso bersagliato dalla furia del vento. 
Ogni tanto mi giro a contemplare sua maestà il Pizzo di Claro, con una certa riverenza ma anche con maggiore confidenza. 
La neve della notte è regredita. Molti pendii si sono liberati. 
Dalla Brogoldone intraprendo la ripida scorciatoia e a passo svelto raggiungo i Monti di Savorù che sono ormai le 18.15. 
Ultima pausa e poi giù con il frontale. I primi 900 metri li percorro in un'ora senza fastidi. Alla fine rallento un po' e raggiungo Lumino alle 20.00. 


Passaggio in discesa lungo la Via Lumino




Questo tour per me è il secondo in assoluto a livello di dislivello e sviluppo dopo i mitici Torrent da Osogna. 
Ma é il primo così lungo nella stagione invernale. 
Per questo genere di imprese servono sicuramente forza e impegno, ma più di tutto occorre una sufficiente dose di autismo:).

Tourengänger: Michea82


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Kommentare (20)


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siso hat gesagt:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 09:15
Ciao Michea, complimenti per l'impresa, per la bella descrizione e per la sveglia alle 2:00, che normalmente si fa solo per i quattromila...
Avanti così!
Un caro saluto,
siso.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 10:01
Ciao Siso per il mio unico 4000 avevo messo la sveglia alle 02.15 ma solo perché ero a Zinal in macchina. Se ero a casa dovevo metterla alle 21.30 :))
Grazie
Un caro saluto anche a te

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 13:33
Bravo. Sei inumano.
E poi in questa stagione.
Grande.
Ciao. Antonio.

Gesendet am 25. Februar 2022 um 15:03
Hai ragione Antonio, sei disumano :-)

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 15:58
Giorgio ho avuto dolori alle gambe per 2 giorni quindi sono umano.
Prendo sempre l'ascensore per non fare le scale.
Prendo le multe per soste pur di non fare 2 passi in più quando sono a casa...

Gesendet am 25. Februar 2022 um 16:03
grande Michea , ho riso al solo pensiero

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 15:56
Grazie Antonio! Ogni tanto ci misuriamo con noi stessi. Escursioni di questa dimensione ne faccio 2 o 3 all'anno. Sono sempre una grande soddisfazione

beppe hat gesagt:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 15:09
Sei fortissimo
Ciao
Beppe

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. Februar 2022 um 16:00
Grazie Giuseppe. Anche tu!
La riuscita di questo tour è dovuto ad una serie di scelte fortunatamente giuste, da valle a monte e viceversa. Non capita sempre di avere tutte le variabili a favore (come per es al Piz Strega)

imerio hat gesagt:
Gesendet am 26. Februar 2022 um 07:50
Ti stai allenando per salire il Monte Olimpo su Marte (altezza 25 km) insieme ai tuoi compagni marziani? Dislivelli di questo genere in inverno (ma anche in estate...) sono da considerarsi extraterrestri.... Complimenti per l'uscita e la relazione. Ciao. Imerio.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 26. Februar 2022 um 08:56
Ahahhaah no vorrei fare l'Everest dalla fossa delle Marianne (con bombola sotto il mare) e un rullo trasportatore a quota 0 fino alla stessa quota più vicina possibile alla catena montuosa..quindi poi salire con le ciaspole. Ovviamente il tutto autisticamente da solo...
Grazie Imerio!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 26. Februar 2022 um 15:16
Se pensavo di aver compiuto un'impresa, quasi 10 anni fa ed in estate, mi sbagliavo di grosso. Questa è un'impresa, Pizzo di Claro (mai per signorine), in invernale ed in solitaria.
Bravissimo Michea82, stai crescendo e molto in fretta.
Gambe dolenti per 2 gg? Ma è il minimo dopo 16 ore e quasi 2900 m di dislivello in ambiente più che ostile.
Spero tu sia ormai riposato ma per aiutarti, goditi questo viaggio comodamente seduto: /youtu.be/qaN5of6NFtU?list=FLhpULUkjdXWGdxg1f95wXQw
Grazie per la menzione e avanti così....con prudenza....

P.S.: Credo che rocko sia in realtà il mio compagno di merende rochi..

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2022 um 23:03
Ogni escursione è un'impresa! Ci sono tantissimi fattori che devono coincidere per la sua realizzazione. Da soli si può fare tanto perché si è concentrati e non ci si preoccupa gli uni degli altri. Per questo solo da solo concludo quelle di questo tipo.
Grazie per riconoscerne il valore. In effetti mi ha chiesto di più del solito. Ma mi ha anche reso e dato altrettanto.
Bellissimo il video. Un altra mega impresa seppure di natura diversa ma con un denominatore comune: le nostre amate montagne.
Sì rocky intendevo lui. Ha descritto la via Lumino con te.
Roko è un altro che confondo e che ha scritto moltissimo sulle Alpi svizzere in inverno.
Ciao Gbal è sempre un piacere condividere con te..

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2022 um 23:11
Te lo meriti!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 26. Februar 2022 um 22:02
Impresona da ricordare per una delle massime vette del Ticino... Chapeau!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2022 um 23:05
Grazie!
Quello che ho notato che piace di questa impresa alla gente è la meta soprattutto: il Pizzo di Claro, un piccolo Cervino, simbolo della Riviera e una montagna amata dai Ticinesi e non solo da loro

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 27. Februar 2022 um 09:06
Verrebbe da dire "umanamente disumano", in realtà, forse,
sei fatto di metallo e rivestito di pelle umana (come Terminator).

La salita da Lumino, via Vatisc-Alp Stabiello-Martum, é molto più bella e non monotona come quella che sale ai monti Savorú!

Da Vatisc all'Alpe Stabiello il sentiero é poco visibile e va cercato (soprattutto in estate) ma merita di essere fatto!
Ho scritto una relazione "quasi seria" al riguardo (che al momento é nascosta...la mia mente malata non smette mai di stupirmi!!!).

Se un giorno ti viene voglia, ti consiglio di farla!!!
Magari con me come guida, se ti accontenti di andare lentamente e salire solo al Molinera..!!!

Ciao!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Februar 2022 um 23:08
Sarebbe un onore farmi accompagnare su quel sentiero in estate e di giorno da te.
Martedì scorso alle 04 di mattina sarebbe stato un po' sprecato: è stato meglio andare da Savorù.
Grazie Gabrio. E sono umano visto che faccio la stessa fatica anche solo a fare un escursione con 400 m di dislivello.
È tutta una questione mentale di motivazione. Quella conferisce un'energia altrimenti impossibile da trovare..

Riccardo_R hat gesagt:
Gesendet am 28. Februar 2022 um 08:40
Assurdo, bravissimo.
Erano settimane che guardavo quella cresta e mi chiedevo se fosse possibile (nella mia testa non lo era), ma hai dimostrato che si può fare e anche dal fondovalle. Grande!

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. Februar 2022 um 23:51
Ciao Riccardo grazie!
Oggi ho visto che un po di altre persone sono andate su. La via è agibile. Da lontano i pizzi sembrano impossibili ma poi quando ci sei dentro passo per passo si lasciano conquistare


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