Cuolm da Latsch (2296 m) - Skitour
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Escursione con gli sci alla “Cima di Latsch”, nel comune Bergün Filisur, sul versante destro della Valle dell’Albula.
Inizio dell’escursione: ore 8:55
Fine dell’escursione: ore 13:15
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1030 hPa
Temperatura alla partenza: -12°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1800 m
Temperatura al rientro: 14,5°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 7.27
Tramonto del sole: 17.42
Sveglia alle 4:55; partenza da casa alle 6:00, arrivo a Latsch (1615 m) alle 8:40, dopo 171,1 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.
Lasciata l’auto al Parkplatz God (1615 m), alle 8:55 parto, con gli sci in spalla, in discesa, verso il centro del paesino per 160 m lineari, quindi svolto a sinistra seguendo la Veja Cuelm da Latsch. La neve battuta mi permette di camminare senza problemi fino alla quota 1645 m, dove decido di calzare gli sci. Grazie al sole, in pochi minuti la temperatura dell’aria si è alzata dai meno 12 gradi a valori primaverili.
È una domenica radiosa, priva di vento, che invita ad un’escursione sulla neve. La prima parte di salita è molto tranquilla: seguo la strada alpestre, che guadagna quota con moderata pendenza in un bosco di resinose. La via offre delle spettacolari vedute sul massiccio del Piz Ela (3339 m), la montagna che ha dato il nome al Parc Ela, il più grande parco naturale della Svizzera, tre volte più grande del Parco nazionale.
Un pannello informativo illustra l’importanza di questo bosco di protezione e del problema causato dal numero sempre più elevato di cervi, ungulati che si nutrono di germogli, impedendo il ringiovanimento del bosco.
Seguendo una traccia, non più vecchia di un giorno, taglio per la prima volta un tornante in località Pro d’Men, una radura che ospita uno chalet idilliaco. Ripresa la strada la seguo fino al Punto 1965, quindi l’abbandono definitivamente. Fino a questo punto l’escursione non pone nessuna difficoltà. Da qui via la traccia sale sul ripido versante, con una pendenza al limite della tenuta. In un tratto di bosco fitto, devo inanellare alcune inversioni piuttosto faticose, fino al raggiungimento del pascolo aperto. Adesso posso scegliere liberamente il percorso: la salita è puro piacere ed il paesaggio è un inno alla natura.
A 2200 m di quota pervengo all’Hirtenhütte, la baita dell’alpeggio; la cima dista solo 550 m.
Alle 11:35 raggiungo la meta, caratterizzata da una palina con segnavia, issata su alcuni massi rocciosi: Cuolm da Latsch (2296 m) geschafft!
Escursione nel Parc Ela
Non spira un alito di vento e sul vasto altopiano non c’è anima viva. Il panorama è grandioso. Comprende molte montagne a me sconosciute, ma anche sagome note, come il Piz Beverin e la cima conquistata cinque giorni fa: il Parpeinahorn (2602 m).
Dopo oltre quaranta minuti di permanenza in vetta, lascio l’eccellente balcone panoramico e inizio la discesa, seguendo lo stesso itinerario di salita. Malgrado le numerose soste, in meno di un’ora rientro nell’assolata Latsch, località che non visitavo più da quarantaquattro anni…
Per la prima volta con gli sci sul panoramicissimo cupolone del Cuolm da Latsch, nel cuore del Parc Ela.
Tempo totale: 4 h 20 min
Salita: 2 h 40 min
Tempi parziali
Parcheggio God (1615 m) – Punto 1965: 1 h 35 min
Punto 1965 – Cuolm da Latsch (2296 m): 1 h 05 min
Dislivello in salita: 695 m
Quota massima: 2296 m
Quota minima: 1578 m
Sviluppo complessivo: 10,36 km
Difficoltà: PD-
SLF: 3 (marcato)
Coordinate Cuolm da Latsch: 777'287 / 169'181
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Soccorso alpino CAS: 117
REGA: 1414
Numero di emergenza europeo: 112
Libro di vetta: no.
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