Pizzo Troggi m. 2312
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oggi andiamo nel Grande Est e la meta è il Pizzo Troggi m. 2309. Partiamo di buon ora per prendere il traghetto delle 6.55 ed essere al posteggio dell'Alpe Devero per le 8,30. Posteggiata l'auto, calzati gli scarponi, partiamo immediatamente per raggiungere la nostra meta. Una volta giunti in località ai Ponti m. 1634 un cartello ci avvisa che i sentieri sono ghiacciati e bisogna fare attenzione, all'Alpe Devero la neve è pochissima e gli impianti sono chiusi, attraversato il ponte sul torrente Devero prendiamo la via invernale, calziamo i ramponcini, e continuiamo fin quando incontriamo i cartelli che ci segnalano Corte D'Ardui m. 1760. Qui, proseguiamo seguendo il sentiero che, attraversando un bosco di larici, sale all'Alpe Sangiatto a m. 2010 già inondata dal sole, per proseguire dobbiamo calzare le ciaspole perchè si comincia a sprofondare. Ci sono poche tracce in giro, lasciate nei giorni scorsi da altri escursionisti, oggi non c'è anima viva, quindi riprendiamo il cammino seguendo una di queste tracce che in poco tempo ci farà attraversare il pianoro per immetterci sulla via di salita alla Corona Troggi che ormai è evidente. Risaliamo un pendio molto ripido, ci allevia la fatica un panorama eccezionale, da una parte il Cistella- Diei e dall'altra prorompono inondati dal sole il Cervandone, il Rothorn ed il Pizzo Fizzo . Continuiamo la salita fino ad arrivare sotto all'ultimo tratto ripido, la neve è scarsa e gelata, gli ultimi 60 metri sono scoperti e si devono percorrere con i ramponcini. Ancora un'attimo e siamo in vetta al Pizzo Troggi m. 2309, la cima è una cornice molto stretta, non ci sono ometti e non c'è croce di vetta, si identifica molto bene con il toponimo che porta "Corona dei Troggi", il panorama è eccezionale, si è immersi nelle montagne della Val d'Ossola ed il sole è lì a riscaldarci durante la breve pausa.
Visto il poco spazio a disposizione e per fortuna che eravamo solo in due, facendo attenzione, riprendiamo la via del ritorno scendendo a valle, tenedoci distanti dalle cornici laterali del pendio, così raggiungiamo l'Alpe Sangiatto dove facciamo la pausa spuntino.
A questo punto, seguendo il percorso dell'andata, in un attimo siamo scesi all'Alpe Devero e successivamente al posteggio.
Escursione che ci ha completamente soddisfatto e che può appagare anche i palati più fini!!!
Ciao alla prossima...................
Visto il poco spazio a disposizione e per fortuna che eravamo solo in due, facendo attenzione, riprendiamo la via del ritorno scendendo a valle, tenedoci distanti dalle cornici laterali del pendio, così raggiungiamo l'Alpe Sangiatto dove facciamo la pausa spuntino.
A questo punto, seguendo il percorso dell'andata, in un attimo siamo scesi all'Alpe Devero e successivamente al posteggio.
Escursione che ci ha completamente soddisfatto e che può appagare anche i palati più fini!!!
Ciao alla prossima...................
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