Dal Lago di Varese ( Gavirate ) al Campo dei Fiori
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Mattinata con giretto locale. Con l'idea di mappare qualche sentiero fuori dalle carte.
Parto che fà giorno dal Lido di Gavirate sul Lago di Varese 238 m. E per le strade del paese salgo alla chiesa della Trinità ( Via Cavour e Via Trinità ). Dalla chiesa prendo via lazzaretto che sale decisa in mezzo a belle case, a un bivio prendo il ramo di destra, che ben presto diventa sterrata e passa vicino a una fattoria. Quindi passando a nord della cimetta chiamata "Groppolo", la stradina termina alla chiesetta del Lazzaretto. Qui mi lascio attrarre da un sentiero che prosegue dritto verso ovest, che poi scende deciso ( perde oltre 50metri ) e dopo aver guadato l'alveo in secca del torrente Pozzolo, arriva sul sentiero 313 quasi alla sua partenza da Gavirate. Sono su una via asfaltata che sale ripida a Cà del Monte, dove diventa una strada lastricata, che purtroppo più sopra è stata sconvolta dalla bomba d'acqua. Dopo aver incrociato la sterrata 310, proseguo fino a che confluisce da sinistra il segnavia 311. Quindi si sale più decisi, per arrivare nella zona sommitale devastata dal vento. Il nuovo percorso, stà più a sinistra e si abbassa addirittura , per poi risalire finalmente nel tratto erboso finale. Passando dal bivacco, arrivo al piazzale del Forte di Orino ( o Punta di Orino ) 1139 m. Ora proseguo di cresta verso est, dapprima in discesa, e sempre restando alto sulla sterrata strada militare, seguendo i bolli di vernice, la traccia spesso stà leggermente a nord, e passa dalla Cima 1137 IGM e dopo qualche saliscendi, sale decisa alla Punta Merigetto 1164M ( 1168 Kompass ). La discesa seppure aiutato da qualche gradino di legno, è un pò delicata, e và un pò a nord, per poi andare al Passo Merigetto ( la sella da cui si può anche scendere alla Fontana Rossa ). A sinistra, verso sud c'è il cartello che indica la discesa su Comerio. Non molto chiara a dire il vero, i bolli di vernice sono un pò scoloriti, ma si scende in alta Val Ceppone e le sue numerose vallette sorgentizie. Quasi tutte riportano i segni delle recenti bombe d'acqua che ne hanno devastato il fondo. Si vedono anche le belle bancate di roccia calcarea, che hanno dato il nome alla valle ( s-ceppon stà per bancata rocciosa ). Sugli 850 metri di quota è stato apportata una deviazione al vecchio tracciato, per via dello scavo erosivo. Ma poi finalmente la mulattiera esce dalla valle ( 840 m circa ) nel versante destro, quasi in leggera salita, per poi scendere decisa e spostarsi, fino a terminare quasi in Valle della Tacca, quando arriva sul segnavia 310 a Cavernago. Si prende a destra la sterrata del 310 per 1 km e mezzo, per poi scendere a sinistra per lo Zapelasc, Sv 311. Alla prima costruzione di Chignolo si piega a destra in piano per il laghetto della Motta d'Oro, passando anche da una bella baita. Appena oltre il laghetto scende a sinistra il veloce sentiero che porta al Parco Morselli, e più sotto con la scalinata ( 259 scalini ) giù al parcheggio. Attraversata la strada, per stessa via della salita giù al lago.
Parto che fà giorno dal Lido di Gavirate sul Lago di Varese 238 m. E per le strade del paese salgo alla chiesa della Trinità ( Via Cavour e Via Trinità ). Dalla chiesa prendo via lazzaretto che sale decisa in mezzo a belle case, a un bivio prendo il ramo di destra, che ben presto diventa sterrata e passa vicino a una fattoria. Quindi passando a nord della cimetta chiamata "Groppolo", la stradina termina alla chiesetta del Lazzaretto. Qui mi lascio attrarre da un sentiero che prosegue dritto verso ovest, che poi scende deciso ( perde oltre 50metri ) e dopo aver guadato l'alveo in secca del torrente Pozzolo, arriva sul sentiero 313 quasi alla sua partenza da Gavirate. Sono su una via asfaltata che sale ripida a Cà del Monte, dove diventa una strada lastricata, che purtroppo più sopra è stata sconvolta dalla bomba d'acqua. Dopo aver incrociato la sterrata 310, proseguo fino a che confluisce da sinistra il segnavia 311. Quindi si sale più decisi, per arrivare nella zona sommitale devastata dal vento. Il nuovo percorso, stà più a sinistra e si abbassa addirittura , per poi risalire finalmente nel tratto erboso finale. Passando dal bivacco, arrivo al piazzale del Forte di Orino ( o Punta di Orino ) 1139 m. Ora proseguo di cresta verso est, dapprima in discesa, e sempre restando alto sulla sterrata strada militare, seguendo i bolli di vernice, la traccia spesso stà leggermente a nord, e passa dalla Cima 1137 IGM e dopo qualche saliscendi, sale decisa alla Punta Merigetto 1164M ( 1168 Kompass ). La discesa seppure aiutato da qualche gradino di legno, è un pò delicata, e và un pò a nord, per poi andare al Passo Merigetto ( la sella da cui si può anche scendere alla Fontana Rossa ). A sinistra, verso sud c'è il cartello che indica la discesa su Comerio. Non molto chiara a dire il vero, i bolli di vernice sono un pò scoloriti, ma si scende in alta Val Ceppone e le sue numerose vallette sorgentizie. Quasi tutte riportano i segni delle recenti bombe d'acqua che ne hanno devastato il fondo. Si vedono anche le belle bancate di roccia calcarea, che hanno dato il nome alla valle ( s-ceppon stà per bancata rocciosa ). Sugli 850 metri di quota è stato apportata una deviazione al vecchio tracciato, per via dello scavo erosivo. Ma poi finalmente la mulattiera esce dalla valle ( 840 m circa ) nel versante destro, quasi in leggera salita, per poi scendere decisa e spostarsi, fino a terminare quasi in Valle della Tacca, quando arriva sul segnavia 310 a Cavernago. Si prende a destra la sterrata del 310 per 1 km e mezzo, per poi scendere a sinistra per lo Zapelasc, Sv 311. Alla prima costruzione di Chignolo si piega a destra in piano per il laghetto della Motta d'Oro, passando anche da una bella baita. Appena oltre il laghetto scende a sinistra il veloce sentiero che porta al Parco Morselli, e più sotto con la scalinata ( 259 scalini ) giù al parcheggio. Attraversata la strada, per stessa via della salita giù al lago.
Tourengänger:
Antonio59 !

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Kommentare (3)