Passo della Novena (2480 m) - Skitour
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Nella Giornata mondiale della neve, ricorrenza patrocinata dalla Federazione Internazionale dello Sci, mi organizzo per una gita in Val Bedretto.
Con sorpresa costato che l'innevamento, a partire da All'Acqua, è superiore alle più rosee aspettative.
Inizio dell’escursione: ore 8:40
Fine dell’escursione: ore 13:55
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1029 hPa
Velocità media del vento: 15 km/h
Temperatura alla partenza da All’Acqua: 0°C
Isoterma di 0° C alle 9.00: 2200 m
Temperatura al rientro ad All’Acqua: 5,5°C
Sorgere del sole: 8.05
Tramonto del sole: 17.06
Sveglia alle 5:40; partenza da casa alle 6:55, arrivo ad All’Acqua alle 8:30, dopo 115 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.
Alle 8:40 mi incammino con gli sci ai piedi sulla strada del Passo della Novena. La prima piacevole sorpresa è costituita dal fatto che la neve, di buona qualità, ricopre completamente il campo stradale. Non ci sono lastre di ghiaccio né rami caduti o altri resti vegetali. La maggior parte dei numerosi sciatori presenti è diretta alla Val Cavagnolo, alla Val d’Olgia o alla Capanna Piansecco; tuttavia un buon numero di escursionisti percorre anche la strada del passo. In 55 minuti arrivo a Paltano (1875 m) e dopo un’ora e mezza di cammino a Ciuréi di Mezzo (2028 m), il corte principale dell’Alpe Cruina. Da questo alpeggio continuo lungo il sentiero estivo, che sale in direzione nord-ovest. La traccia è ancora piuttosto dura, comunque dopo ulteriori dieci minuti di salita arrivo finalmente al sole. È una giornata serena e mite; il leggero vento non disturba. I gruppetti di sciatori che mi precedono mi indicano la via fino all’ultimo tornante della strada, quello a quota 2410 m, dal quale iniziano le gite a fine stagione, dopo l’apertura del valico. Alcuni adesso svoltano a nord, verso la conca glaciale posta fra il Pizzo Gallina e la Gönerlilücke. Io continuo sulla strada per gli ultimi 1200 m lineari, poco più che pianeggianti, prima di arrivare al ristorante situato in territorio vallesano. Una bella traccia fresca arriva fino al confine cantonale; da lì via ho il piacere di tracciare nella neve vergine, polverosa, fino al grande piazzale che in estate è invaso dalle auto dei turisti. Superato l’ultimo cornicione di neve, mi affaccio dallo spettacolare belvedere. È una parata di montagne prestigiose, oggi più nitide che mai. Per la seconda volta mi trovo solo soletto su questo valico alpino, il secondo più alto della Svizzera. La sottostante Valle di Egina (Ägenetal) era percorsa in estate già a partire dal XII secolo per il commercio del bestiame e dei formaggi, nonché per l’importazione del sale.
Raggiungo pure la croce posta sul poggio di fronte al ristorante per scattare altre foto panoramiche, molto suggestive.

Passo della Novena (2480 m)
A mezzogiorno e quaranta mi avvio per la discesa a valle, tenendo montate ancora le pelli per il primo tratto pianeggiante.
La discesa fino ad All’Acqua dura circa 1 h e 15 min, un’ora in meno rispetto a quando la percorsi con le racchette da neve dieci e sei anni fa.
Le ottime condizioni meteo ed il buon innevamento hanno favorito la mia terza salita invernale al Passo della Novena. Per l’ennesima volta la Valle Bedretto ha concesso ai numerosi escursionisti una bellissima domenica di svago in un paesaggio incantevole da vedere più volte nella vita.
Tempo totale: 5 h 15 min
Salita: 3 h 30 min
Tempi parziali
All’Acqua (1616 m) – Ciuréi di Mezzo (2028 m): 1 h 30 min
Ciuréi di Mezzo (2028 m) – Passo della Novena (2480): 2 h
Dislivello in salita: 891 m
Sviluppo complessivo: 18,06 km
Difficoltà: F
SLF: 2 (moderato)
Soccorso alpino CAS: 117
REGA: 1414
Coordinate Passo della Novena: 673'023 / 147'811
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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