Tremalzo: a spasso intorno al Corno della Marogna
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Ritorno volentieri a percorrere i sentieri di Tremalzo approfittando di un giorno “buco” tra una perturbazione e l’altra. In questa stagione intermedia tra la fine dell'estate e la stagione invernale non ancora avviata ci ha permesso di effettuare questa escursione in perfetta solitudine: sei ore senza incontrare nessuno, sulla linea di confine tra Lombardia e Trentino, saltando più volte da una regione all'altra e apprezzando da un lato le bellezze quasi incontaminate dei boschi, dall’altro un po’ di tristezza per questi posti ricchi di fascino e di testimonianze della presenza militare del primo conflitto e troppo spesso dimenticati. Lasciata la macchina al grande parcheggio dell'albergo Garda al Passo Tremalzo (in questa occasione pure chiuso per ferie) si prosegue per un tratto sulla strada sterrata verso il Corno della Marogna (sent. 184) fino alla Bocca di Val Marza. Qui lo si abbandona e senza indicazioni o segnavia si discende la valletta per circa 1,5 km e 250m di dislivello, su tracce di sentiero con un po' di attenzione e tanta fiducia fino alla Malga Tremalzo ad incrociare il sentiero 457 che da qua risulta ottimamente segnato, pulito e tracciato. Lo si segue lungamente a percorrere il versante a mezza costa tra vari sali scendi fino al Passo Prà della Rosa ad intercettare la strada sterrata (sent. 184) che sale dal Passo Nota fino a Tremalzo a completare l'anello. Strada di epoca militare ben mantenuta e che ci permette di apprezzare tra tornanti, gallerie e muraglie il grande lavoro di ingegneria effettuato dai militari italiani....ma questa é un'altra storia!. Peccato che la nebbia che saliva dal fondo valle ci abbia precluso la vista sul fondo valle, sul Garda e sul monte Baldo.
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