Pizzo Meda 2271mt e Pizzetto 2277mt - anello da Giof


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 27. Oktober 2021 um 11:38. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:24 Oktober 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione di Vespero 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Piotta/Ambri. Seguire le indicazioni per Ambrì, passare oltre il palazzo del ghiaccio, quando la strada scende verso destra per passare sotto l'autostrada, si prosegue invece diritti su stradina stratta. Poco oltre si prende a sinistra, c'e' un cartello a vernice che indica Garzonera da Giof. Salire la stretta strada asfaltata fino al paesino, il parcheggio gratuito si trova alle porte del paese, all'altezza del cartello di divieto di proseguire senza autorizzazione.

   
 

Sole, ghiaccio, wild ed un pizzico di adrenalina

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Gruppo quasi al completo oggi, per una bella escursione sul lato opposto della Leventina, rispetto l'ultima escursione alla Punta Negra.
Saliamo in auto fino a Giof dove parcheggiamo alle porte del paese.
Quindi imbocchiamo la sterrata che porta a Cassin, ignoriamo la prima deviazione a destra per la Garzonera via Pian Taioi (fatta troppe volte), ma proseguiamo fino a Q1450 dove prendiamo un altro sentiero che sale in Garzonera.
Dopo un lungo traverso, il sentiero sale con una lunga serie di tornanti tra i paravalanghe, con alcuni strappi anche molto decisi.
Il sentiero è ben marcato bisogna stare attenti ai cavi di sostegno dei paravalanghe, alcuni sono piuttosto bassi.
Passato il tratto dei paravalanghe ci si ritrova sotto il Mottone di Garzonera, e riconsco il percorso che si fa d'inverno con le ciaspole.
Il sentiero è totalmente in ombra e molto ghiacciato.
In 1:45 siamo in Garzonera, e ci fermiamo per una breve sosta alla baita del custode, perchè si trova in pieno sole.
Riprendiamo il cammino salendo dietro il rifugio e scendendo a fianco dell'Alpe Garzonera prendendo il sentiero marcato bianco-blu-bianco che si inerpica sul Motto della Croce, sopra il Lago della Valletta.
Questo tratto non merita il bianco-blu, sicuramente il percorso verso la valle dei Cani lo richiede. E' un bel sentierone largo che sale con vari risvolti fino a Q2240 dove inizia a traversare.
Nonostante il sole, c'e' parecchio ghiaccio ed i versanti sotto le cime sono innevati e ghiacciati già dai 2200mt.
Arrivati sull'asse del costone Pizzet - Pizzo di Meda scendiamo fino ai piedi del Pizzet.
Visto che torneremo da questa parte lasciamo gli zaini per essere più agili e leggeri, se la salita al Pizzet sembra banale quella al Pizzo Meda presenta un tratto roccioso che ... vediamo come passare.
In meno di 10min siamo sul Pizzetto, bei panorami ma siamo attatti dalla cima successiva, poco più bassa.
Scendiamo nella sella fra le due cime, paglione ghiacciato da fare con parecchia attenzione, quindi seguendo tracce di sentiero iniziamo la cresta del Meda.
Si resta prevalentemente sul fianco O, poco sotto la cresta, il fianco si fa più ripido e con un paio di passaggini "simpatici" che riusciamo a superare.
Riguadagnata la cresta siamo di nuovo su paglione, la via si allarga ed in breve siamo sulla larga cima.
Anche se la quota è modesta, solo 2272mt, la vista sulla Leventina è notevole, grazie anche ad un meteo spettacolare.
Devo dire che le ultime uscite sono state parecchio fortunate dal punto di vista meteo, erano anni che non avevamo questa fortuna.
Foto in tutte le direzioni, e controllo il sentiero che sale verso il lago di Cara e la Valle dei Cani, oltre ad essere in ombra è completamente ghiacciato.
Torniamo alla base del Pizzetto, con qualche acrobazia in cresta e ... non guardando ai lati: baratro sul lato sinistro e paglione ghiacciato e ripido sul lato della Garzonera.
Alle 11:50 siamo tutti seduti al sole e ragioniamo su cosa fare, prevale l'idea di non proseguire verso il Lago di Cara, ghiaccio sul percorso (non tutti hanno i ramponcini) e soprattutto pranzeremo al freddo e ombra, non se ne parla proprio.
Quindi sosta pranzo a Q2250 sotto il Pizzetto, panini frutta ma anche dolci: Moscato che accompagna cantucci e Pistokkedos.
Caffè, grappa e sviluppino per chiudere il pranzo in allegria.
Per la discesa teniamo valida l'idea del giro ad anello, con discesa wild (senza sentiero) nella valle del riale di Cara.
Dopo la foto ricordo iniziamo una discesa MOLTO più wild del previsto, ogni ruscello è ghiacciato, le pietre sono gelate ed il lato sotto il Pizzetto è a salti rocciosi.
Scendiamo quindi al centro della valle, superando cascatelle di ghiaccio e ruscelli altrettanto ghiacciati, cercando a naso la via migliore.
Anche in discesa ci sono passaggi "divertenti", resi simpatici dal gelo e ghiaccio e dal paglione imbiancato.
Il wild finisce poco sotto i 2000mt, dove c'e' del prato ed anche il riale scorre non più ghiacciato. Troviamo residui organici dei bovini al pascolo (leggi buascia o boscia) che seguiamo fino ad attraversare il riale all'Alpe di Cara dove c'e' una baita ad uso rifugio Q1833 (non lo ricordavo quindi non siamo entrati).
Ora c'e' un bel sentiero che scende rapido fino a Cassin Q1594, da qui su strada in parte sterrata ed in parte asfaltata ritorniamo al parcheggio di Giof.
Un bel giro, un  bel anello, quel pò di wild di cui ormai non possiamo farne a meno, la buona compagnia, tutto il necessario per rendere la giornata perfetta.


NOTA: Spunto per l'escursione, come molte altre, dall'amico Marcello


 

 
 
   
 

            Vista da Paolo   -    (brown)


Un'altra giornata di sole. Un altro regalo!
Per noi oggi e' una nuova escursione in una zona conosciuta solo in parte.
Il rifugio Garzonera e' per noi una vecchia conoscenza , un luogo dove abbiamo cercato riparo durante giornate nevose, con climi siberiani e dove abbiamo assaporato il caldo della stupenda stufa al suo interno.
Oggi pero' lo salutiamo dall'esterno e passiamo oltre per mettere i piedi sul Pizzo Meda e sul Pizzetto.
Sentiero bianco e blue fino al passo con un bellissimo paesaggio con spazi aperti e vista su tutta la Leventina che oggi si e' offerta a noi con un bellissimo sole.
Arrivati al passo deviamo verso le due cime senza sentiero.
Si sale molto intuitivamente con qualche flebile segno di passaggio. In diversi punti ci si trova esposti e bisogna fare molta attenzione anche perche' le pendenze si fanno sentire .
Il pizzo di Meda e' molto piu' ampio a forma di panettone erboso e ha una vista migliore mentre il Pizzetto in realta' e' formato da due piccole cime con una altezza simile al vicino compagno.
Ritorno veloce per pranzare in un posto al sole e riparato e ovviamente per festeggiare con moscato e dolci vari alla nostra maniera...
Il ritorno lo inventiamo con un fuoripista per chiudere il giro con un anello.
Il versante di discesa e' molto in ombra e parecchio ghiacciato . Credo che alla prima nevicata sara' ben difficile affrontare tale discesa .
Raggiungiamo cosi' Cassin dove una strada ci riporta al parcheggio di Giof per concludere questa escursione.

A presto
Paolo


 

 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)         


La vita non ha l'obblico di darci quello che ci aspettiamo.
Margaret Mitchell

      

 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (barba43)


Altra bella giornatona di sole,effettivamente nelle ultime due escursioni abbiamo cambiato registro rispetto a quelle antecedenti
Il giro di oggi in buona parte inedito ,ci ha portato a passare in zona Garzonera e udite!!!! udite!!!!! senza neve
Una rarità per noi della girovagando ,visto che questo rifugio è una classica invernale 
Le due cime di oggi come difficoltà sono totalmente all' opposto, il pizzetto è una passeggiata ,mentre il pizzo Meda è complicatino ,in alcuni punti fra paglione ghiacciato sentierino e passaggi fra roccette ridotte all'osso è da fare, sopratutto in questo periodo, con molta attenzione.
Dopo il pranzo,non senza dolci e moscato (auguri  Angelo, anche se il tuo compleanno era ad agosto,) si parte per il ritorno ,subito un wild nella valle del ghiaccio ,(mi sembra doveroso ribattezzarla cosi, in considerazione della quantità industriale di ghiaccio in loco)
Anche qui alla ricerca del posto migliore dove passare , essendoci lastre di ghiaccio un po' dapertutto , e  salti di roccia da evitare,  senza dubbio non ci siamo annoiati ,

  Ciao alla prossima

 
 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :  12,8 Km totali, 8h:00m totali, 5:50m di cammino
Andata :  6,0 Km, 4:10 lorde, 50m soste
Ritorno :  6,8 Km, 2:30 lorde, 10m soste
Dislivello :  900 mt di assoluto , 1100mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona sul percorso  
Partecipanti :

 Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Angelo

 
 
   
   

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Kommentare (1)


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Gesendet am 27. Oktober 2021 um 20:49
Auguri Angelo, una giornata all'insegna del bel tempo, e che le Domeniche si protraggono sempre così.
ciao


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