Anello del Monserrato – Bike & Hike
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Escursione nei pressi del Santuario della Madonna di Monserrato, sui sentieri 205, 218 e 225, fino alla cima senza nome quotata 339 m.
Il tracciato è consigliato solamente ad escursionisti esperti essendo caratterizzato da un pendio molto ripido e da un piano di calpestio piuttosto accidentato.
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 10.57
Temperatura al rientro: 25,5°C
Sorgere del sole: 6.59
Tramonto del sole: 19.26
Questa mattina il cielo è leggermente nuvoloso, tuttavia non minaccia pioggia, per cui decido di compiere un’escursione bike & hike nella Val di Capanne, nel territorio comunale di Porto Azzurro.
Partito da Naregno alle 8:30, in mezz’ora di pedalata raggiungo la base della collina sulla quale si erge il Santuario della Madonna di Monserrato.
La chiesetta venne edificata nel periodo in cui il territorio di Porto Azzurro era sotto il dominio della Spagna. Correva l’anno 1606 quando il governatore spagnolo José Pons Y Leon, detto dal popolino “Longone” (da cui l’antico nome di Porto Azzurro, Porto Longone, si salvò da un’improvvisa burrasca che lo colse mentre navigava verso l’Elba. In segno di riconoscenza per lo scampato pericolo fece costruire un Santuario dedicato alla Madonna di Monserrato, in ricordo di quello omonimo esistente in Catalogna. La scelta del luogo cadde su questa valle poiché la zona del Monte Castello ricordava la montagna spagnola di Montserrat.
Alle 9:00, dopo aver assicurato la bici ad una quercia, imbocco il sentiero 205, che si inerpica sul fianco sud-orientale dell’aspro Monte Castello, caratterizzato da rocce friabili, attraversando prima una lecceta e salendo poi sulla nuda roccia.
La temperatura elevata e la forte umidità mi fanno sudare parecchio. Il paesaggio, ricco di rilievi rocciosi simili alle guglie dolomitiche, è molto suggestivo.
Alla quota di 291 m giungo ad un pianoro dove si trova l’incrocio con il sentiero 218.
Il rilievo roccioso che mi si presenta di fronte è molto seducente. Decido di risalirlo anche se non ha un nome. Pur non avendo un nome sulla carta topografica, ritengo che abbia una sua dignità, forse maggiore di quella delle cime blasonate, “usate”, sfruttate per scopi turistici. Seguo una traccia di sentiero di capre, marcato dalle loro fatte, che si dipana sulle cenge giallo-rossicce, ricoperte di licheni e circondate da radi cespugli della macchia.
Cima 339 m
Alle 9:35 arrivo in vetta, a 339 m di quota. Non ci sono segni antropici: né croci, né ometti di pietra, né cippi confinali, né targhe. La cima è selvaggia: mi piace così!
Tornato alla base del rilievo imbocco il sentiero 218 in direzione del Monte della Croce, quindi scendo a valle, al Pino Monumentale lungo il noto sentiero 225 che ho percorso due giorni fa con la mtb.
Alle 10:30 recupero la bicicletta per l’ultima pedalata di 22 minuti fino a Naregno.
Escursione bike & hike nella Val di Capanne, presso Porto Azzurro, lungo un sentiero selvaggio, il 205, riservato agli escursionisti esperti, caratterizzato dal diaspro rosso.
Tempo totale: 2 h 27 min
Tempi parziali
Naregno (4 m) – Madonna del Monserrato (84 m): 30 min (e-mtb)
Madonna del Monserrato (84 m) – Cima (339 m): 35 min
Cima (339 m) – Sentiero 218 – Sentiero 225 – Madonna del Monserrato (84 m): 1 h
Madonna del Monserrato (84 m) – Naregno (4 m): 22 min
Dislivello in salita: 496 m
Quota massima: 339 m
Quota minima: 3 m
Sviluppo complessivo: 18,3 km
Consumo batteria: 18%
Difficoltà mtb: F
Diddicoltà escursionistica: T3
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona
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