Punta Valletta Mt. 3090
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....tutto nasce da un whatsapp inviato al nostro amico della Valle d’Aosta, Renato, dove scrivo che avremmo una mezza idea di salire alla Tète Noire, approfittando di un giorno di ferie e del bel tempo che hanno previsto.
Naturalmente accetta, ma abbiamo già capito che non si accontenterà di salire solo alla Tète Noire……, ma vorrà andare sicuramente anche alla Punta Valletta!!!!
Arriviamo a Pila e lasciamo l'auto nel parcheggio dopo il tunnel, da qui partono tutti i numerosi itinerari, come visibile dai vari cartelli.
Da Pila alta si potrebbe seguire il sentiero 19A, che faremo al ritorno e che porta al lago e colle Chamolè, ma noi seguiamo il 19B, percorrendo prima le ripide piste di sci, che portano all’attacco del sentiero.
Raggiungiamo alla fine della ripida salita del 19B la spalla erbosa dalla quale è già visibile la Croce della Tète Noire, ma noi proseguiamo a sinistra prima sul crestone erboso, poi quando la cresta si restringe il sentiero si mantiene sul versante di Pila, e si superano tratti detritici alternati ad altri con grossi blocchi un po’ instabili.
Troviamo un po’ di nevischio, ma si riesce ugualmente a procedere bene.
Il tratto finale è sempre nella pietraia, dove un sentiero porta al colletto posto a breve distanza dalla grossa Croce di vetta.
I 4000 valdostani sono un po’ coperti dalle nuvolaglie, ma la visione sulla Grivola, sulla Punta Rossa, Nera e Bianca e sul Gran Paradiso è grandiosa.
A sorpresa mi appaiono anche i prati di Sant’Orso di Cogne… una meraviglia!!!
Il clima è mite e possiamo goderci una meritata pausa in cima alla Punta Valletta.
Al ritorno, percorrendo la cresta saliamo anche sulla cima Bellaface e naturalmente sulla Tete Noire, in quanto tutte concatenate e a portata di mano.
Arrivati alla Tete Noire scendiamo su sentiero piuttosto ripido fino a raggiungere il colle e il lago Chamolè, dopo di che seguiamo il sentiero 19A e concludiamo l’anello.
Adesso il dilemma… i tempi sono stretti…. bisogna ritornare a casa…….. ma un giro per formaggi a Saint Vincent ce lo siamo meritati!!!!
Grazie Renato per la bella gita…. Grazie per avere sopportato il mio passo più lento del tuo e le mie irrinunciabili pause merenda!!!
Anche se abbiamo allargato i nostri orizzonti oltre le montagne della Valle D’Aosta, è con te che abbiamo mosso i primi passi sulle cime a 3000 metri e come ben sai……………. ne abbiamo ancora di cime da salire … quindi ogni tanto ci dovrai sopportare…………..!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Naturalmente accetta, ma abbiamo già capito che non si accontenterà di salire solo alla Tète Noire……, ma vorrà andare sicuramente anche alla Punta Valletta!!!!
Arriviamo a Pila e lasciamo l'auto nel parcheggio dopo il tunnel, da qui partono tutti i numerosi itinerari, come visibile dai vari cartelli.
Da Pila alta si potrebbe seguire il sentiero 19A, che faremo al ritorno e che porta al lago e colle Chamolè, ma noi seguiamo il 19B, percorrendo prima le ripide piste di sci, che portano all’attacco del sentiero.
Raggiungiamo alla fine della ripida salita del 19B la spalla erbosa dalla quale è già visibile la Croce della Tète Noire, ma noi proseguiamo a sinistra prima sul crestone erboso, poi quando la cresta si restringe il sentiero si mantiene sul versante di Pila, e si superano tratti detritici alternati ad altri con grossi blocchi un po’ instabili.
Troviamo un po’ di nevischio, ma si riesce ugualmente a procedere bene.
Il tratto finale è sempre nella pietraia, dove un sentiero porta al colletto posto a breve distanza dalla grossa Croce di vetta.
I 4000 valdostani sono un po’ coperti dalle nuvolaglie, ma la visione sulla Grivola, sulla Punta Rossa, Nera e Bianca e sul Gran Paradiso è grandiosa.
A sorpresa mi appaiono anche i prati di Sant’Orso di Cogne… una meraviglia!!!
Il clima è mite e possiamo goderci una meritata pausa in cima alla Punta Valletta.
Al ritorno, percorrendo la cresta saliamo anche sulla cima Bellaface e naturalmente sulla Tete Noire, in quanto tutte concatenate e a portata di mano.
Arrivati alla Tete Noire scendiamo su sentiero piuttosto ripido fino a raggiungere il colle e il lago Chamolè, dopo di che seguiamo il sentiero 19A e concludiamo l’anello.
Adesso il dilemma… i tempi sono stretti…. bisogna ritornare a casa…….. ma un giro per formaggi a Saint Vincent ce lo siamo meritati!!!!
Grazie Renato per la bella gita…. Grazie per avere sopportato il mio passo più lento del tuo e le mie irrinunciabili pause merenda!!!
Anche se abbiamo allargato i nostri orizzonti oltre le montagne della Valle D’Aosta, è con te che abbiamo mosso i primi passi sulle cime a 3000 metri e come ben sai……………. ne abbiamo ancora di cime da salire … quindi ogni tanto ci dovrai sopportare…………..!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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ralphmalph

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