Casa di Caccia Gran Chaux
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Tranquilla escursione nel vallone di Saint-Marcel lungo una stradina sterrata chiusa al traffico motorizzato, comprese le e-bike. L'ambiente pertanto è poco antropizzato, i casolari sono quasi tutti abbandonati tranne pochi in uso o in ristrutturazione.
Raggiungere in auto l'area pic-nic Les Druges permette di partire già alti sul fondovalle. All'inizio il panorama spazia dal Monte Bianco al Monte Rosa, poi le montagne alla testata del vallone sono modeste ma voltandosi verso nord man mano che si sale se la giornata è limpida si vedono il Grand Combin, le montagne di Saint-Barthelemy, la Dent d'Hérens, la Dent Blanche, il Cervino e il gruppo svizzero La Ruinette-Le Pleureur.
Lungo la sterrata arrivo in mezz'ora al punto di ritrovo della visita organizzata delle miniere, subito dopo la strada perde circa 50 metri di dislivello tornando circa alla quota di partenza, poi sale gradualmente, supera l'ingresso della riserva di caccia con i cartelli dei divieti e incontra il fondovalle in una zona a pascolo.
La stradina supera il torrente, percorre per un tratto i prati di fondovalle avvicinandosi a un gradino con cascata, oltre il quale si trova il pianoro sottostante la casa di caccia. Passa accanto alla cappella di San Luigi Re, supera nuovamente il torrente e sale decisa fin quasi all'altezza del gradino. Con un traverso e due tornanti raggiunge la conca del lago Layet.
Con un'ultima rampa la stradina sbuca in un pianoro, che a me sembra una torbiera, e circa 50 metri più in alto si trova l'ormai visibile casa di caccia Gran Chaux.
Per salire ho impiegato 2h45, ritorno per lo stesso itinerario in 2h15.
Raggiungere in auto l'area pic-nic Les Druges permette di partire già alti sul fondovalle. All'inizio il panorama spazia dal Monte Bianco al Monte Rosa, poi le montagne alla testata del vallone sono modeste ma voltandosi verso nord man mano che si sale se la giornata è limpida si vedono il Grand Combin, le montagne di Saint-Barthelemy, la Dent d'Hérens, la Dent Blanche, il Cervino e il gruppo svizzero La Ruinette-Le Pleureur.
Lungo la sterrata arrivo in mezz'ora al punto di ritrovo della visita organizzata delle miniere, subito dopo la strada perde circa 50 metri di dislivello tornando circa alla quota di partenza, poi sale gradualmente, supera l'ingresso della riserva di caccia con i cartelli dei divieti e incontra il fondovalle in una zona a pascolo.
La stradina supera il torrente, percorre per un tratto i prati di fondovalle avvicinandosi a un gradino con cascata, oltre il quale si trova il pianoro sottostante la casa di caccia. Passa accanto alla cappella di San Luigi Re, supera nuovamente il torrente e sale decisa fin quasi all'altezza del gradino. Con un traverso e due tornanti raggiunge la conca del lago Layet.
Con un'ultima rampa la stradina sbuca in un pianoro, che a me sembra una torbiera, e circa 50 metri più in alto si trova l'ormai visibile casa di caccia Gran Chaux.
Per salire ho impiegato 2h45, ritorno per lo stesso itinerario in 2h15.
Tourengänger:
andrea62

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