Piz Kesch (3417.7 m)
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Bellissimo Tremila non lontano dal Ticino, già solo il nome lo rende accattivante, il Piz Kesch è la massima elevazione delle Alpi dell'Albula. Era in lista da un anno e ieri ho concretizzato il suo raggiungimento assieme a Carlo Donati, amico unitosi a me in mattinata da San Bernardino, dove stava dormendo.
Il Piz Kesch visto dal suo ghiacciaio
Tempi di percorrenza
- Dal Parcheggio alla Capanna: 1 ora
- Dalla Capanna alla Porta d'Es-cha: 1 ora
- Dalla Porta d'Es-cha al Piz Kesch: 1h 25 min
- Dal Piz Kesch al parcheggio: 4 ore ( incluso più di un'ora di pause tra vetta e capanna)
Avvicinamento alla regione
Per quel giorno Carlo propone una traversata selvaggia in cresta tra Mucia e I Rodond. Ritrovo fissato alle 06.00 a San Bernardino. Meteoswiss prevede cime oltre i 2500 m avvolte nelle nubi. Un po' meglio a nord delle Alpi. Il Piz Kesch è una mia idea proposta come alternativa.
Alle 06.00 faccio irruzione nell'appartamento di Carlo che non risponde al telefono.
Non si è svegliato. Ci facciamo un paio di caffè e ci prendiamo un po' di tempo: fuori c'è una cappa di nubi e sta piovigginando. Sinceramente andrei a dormire.
Usciamo di casa e il prato è bagnato. La nebbia oltre i 2000 m è fitta. Decidiamo di migrare a nord. Da San Bernardino sono circa 1h 20 minuti. Seguiamo la A13 per Coira, usciamo a Thusis e deviamo per Tiefencastel. Da qui evitiamo le indicazioni per lo Julierpass, ma proseguiamo a sinistra per Bergün e il Passo dell'Albula. Dal Passo quotato oltre i 2300 m scendiamo un poco verso la Punt e ci fermiamo a quota 2251m. Ampio parcheggio gratuito di fronte all'imbocco del sentiero.
Sono le 08.30. Di qua il cielo è dinamico e ha molti più scorci.
Decrizione salita al Piz Kesch
Dal parcheggio il sentiero, un facile T2, sale dolcemente verso la forcola quotata 2491 m ad ovest del Muntischè. In questa fase Carlo va svelto e faccio fatica a stargli dietro. Molto allenato con la corsa e la bici ha anche le gambe più lunghe. Superata la forcola siamo nella Valle d' Es-cha, la traccia descrive una mezzacosta quasi pianeggiante per poi guadagnare 100 m fino alla capanna, circondata ancora da pendii erbosi.
Trascorsa un'ora e siamo a quota 2600 quasi. 10 minuti di pausa.
Riprendiamo rapidi la salita ora su terreno pietroso. La traccia è bollata bianco-blu, un T4 che ha come unica difficoltà l'accesso alla Porta d'Es-cha. Prima bisogna soltanto prestare attenzione a dove mettere i piedi siccome è tutto roccette. Giunti alla base della Porta si arrampica un passaggio di grado 1 o 2 attrezzato con le catene. Non difficile.
Da questa porta si accede ad un'altra valle, al ghiacciaio e si supera il crinale roccioso che dal Kesch si sviluppa verso oriente.
La Porta d'Es-cha (bocchetta più a sinistra)
Ora perdiamo forse 20 metri di quota per scendere al ghiacciaio.
Lo scenario di fronte a noi è di rara bellezza. Il ghiacciaio e il Piz Kesch che lo sovrasta.
Percorriamo il ghiacciaio sulla preesistente traccia senza problemi. Ci spostiamo decisamente verso ovest portandoci alla base della cresta NE a quota 3200 m circa. Da qui iniziamo l'ascesa alla vetta: dapprima su sfasciumi e ghiaia scivolosa poi, raggiunto il filo della cresta, su roccia solida. L'esposizione è discreta a NW, meno importante dalla parte da cui siamo saliti noi. Gli appigli non mancano mai, ci sono alcuni spit e una corda fissa abbandonata per facilitare un singolo passaggio. Non si supera mai il grado due. A meno che si facciano fotografie storte.
Siamo in vetta per le 12.00 o poco prima.
Bella conquista! Siamo contenti e ci fermiamo in cima per mangiare.
La cresta NE vista da quasi in vetta
Il ritorno
C'è poco da dire sul ritorno: abbiamo utilizzato la medesima via. Sarebbe interessante percorrere il crinale fino alla Porta d'Es-cha. Ma per oggi ci accontentiamo della via normale e della nostra singola cima.
Velocemente ritorniamo alla macchina non senza una meritata tappa per una birra e un tagliere in capanna.
Il Piz Kesch visto dal suo ghiacciaio
Tempi di percorrenza
- Dal Parcheggio alla Capanna: 1 ora
- Dalla Capanna alla Porta d'Es-cha: 1 ora
- Dalla Porta d'Es-cha al Piz Kesch: 1h 25 min
- Dal Piz Kesch al parcheggio: 4 ore ( incluso più di un'ora di pause tra vetta e capanna)
Avvicinamento alla regione
Per quel giorno Carlo propone una traversata selvaggia in cresta tra Mucia e I Rodond. Ritrovo fissato alle 06.00 a San Bernardino. Meteoswiss prevede cime oltre i 2500 m avvolte nelle nubi. Un po' meglio a nord delle Alpi. Il Piz Kesch è una mia idea proposta come alternativa.
Alle 06.00 faccio irruzione nell'appartamento di Carlo che non risponde al telefono.
Non si è svegliato. Ci facciamo un paio di caffè e ci prendiamo un po' di tempo: fuori c'è una cappa di nubi e sta piovigginando. Sinceramente andrei a dormire.
Usciamo di casa e il prato è bagnato. La nebbia oltre i 2000 m è fitta. Decidiamo di migrare a nord. Da San Bernardino sono circa 1h 20 minuti. Seguiamo la A13 per Coira, usciamo a Thusis e deviamo per Tiefencastel. Da qui evitiamo le indicazioni per lo Julierpass, ma proseguiamo a sinistra per Bergün e il Passo dell'Albula. Dal Passo quotato oltre i 2300 m scendiamo un poco verso la Punt e ci fermiamo a quota 2251m. Ampio parcheggio gratuito di fronte all'imbocco del sentiero.
Sono le 08.30. Di qua il cielo è dinamico e ha molti più scorci.
Decrizione salita al Piz Kesch
Dal parcheggio il sentiero, un facile T2, sale dolcemente verso la forcola quotata 2491 m ad ovest del Muntischè. In questa fase Carlo va svelto e faccio fatica a stargli dietro. Molto allenato con la corsa e la bici ha anche le gambe più lunghe. Superata la forcola siamo nella Valle d' Es-cha, la traccia descrive una mezzacosta quasi pianeggiante per poi guadagnare 100 m fino alla capanna, circondata ancora da pendii erbosi.
Trascorsa un'ora e siamo a quota 2600 quasi. 10 minuti di pausa.
Riprendiamo rapidi la salita ora su terreno pietroso. La traccia è bollata bianco-blu, un T4 che ha come unica difficoltà l'accesso alla Porta d'Es-cha. Prima bisogna soltanto prestare attenzione a dove mettere i piedi siccome è tutto roccette. Giunti alla base della Porta si arrampica un passaggio di grado 1 o 2 attrezzato con le catene. Non difficile.
Da questa porta si accede ad un'altra valle, al ghiacciaio e si supera il crinale roccioso che dal Kesch si sviluppa verso oriente.
La Porta d'Es-cha (bocchetta più a sinistra)
Ora perdiamo forse 20 metri di quota per scendere al ghiacciaio.
Lo scenario di fronte a noi è di rara bellezza. Il ghiacciaio e il Piz Kesch che lo sovrasta.
Percorriamo il ghiacciaio sulla preesistente traccia senza problemi. Ci spostiamo decisamente verso ovest portandoci alla base della cresta NE a quota 3200 m circa. Da qui iniziamo l'ascesa alla vetta: dapprima su sfasciumi e ghiaia scivolosa poi, raggiunto il filo della cresta, su roccia solida. L'esposizione è discreta a NW, meno importante dalla parte da cui siamo saliti noi. Gli appigli non mancano mai, ci sono alcuni spit e una corda fissa abbandonata per facilitare un singolo passaggio. Non si supera mai il grado due. A meno che si facciano fotografie storte.
Siamo in vetta per le 12.00 o poco prima.
Bella conquista! Siamo contenti e ci fermiamo in cima per mangiare.
La cresta NE vista da quasi in vetta
Il ritorno
C'è poco da dire sul ritorno: abbiamo utilizzato la medesima via. Sarebbe interessante percorrere il crinale fino alla Porta d'Es-cha. Ma per oggi ci accontentiamo della via normale e della nostra singola cima.
Velocemente ritorniamo alla macchina non senza una meritata tappa per una birra e un tagliere in capanna.
Tourengänger:
Michea82
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