Refuge des Ecrins 3175 m
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Primo approccio alle montagne di questa area francese. Entrati in Francia ci sembrava addirittura un ambiente mediterraneo il fondovalle, infatti questo dipartimento fà parte delle Provenza.
Arrivati al parcheggio di Prè di Madame Carle (2 euro per 2 giorni).
L'ambiente è subito magnifico, montagne spettacolari fanno da cornice alla conca.
Con un pesante zaino ci avviamo su un largo sentiero che va ad attraversare il Torrent du Glacier Noir che proviene dall'omonimo ghiacciaio già ben visibile. Cominciamo a fare tagli più diretti, fino a che l'ennesima scorciatoia ci porta a picco sulla forra, per non ridiscendere troppo, individuo delle roccette che ci porterebbero sulla soprastante retta via, fra le maledizione di Sam che le scala con le stampelle in mano. Ripreso la mulattiera omologata si prosegue incrociando una gran quantità di persone ( è domenica ). Tutti salutano, e una bella ragazza ci dice Bonne Montè, gli occhi di Sam si illuminano ( cosa avrà capito?). Dopo una corta discesa si passa il ponticello sul Torrent du Glacier Blanc, si sale ripidi sull'opposto versante passando nei pressi del vecchio rifugio Tuckett per salire infine al Refuge du Glacier Blanc 2542 m. Da qui la vista incomincia a essere sempre più bella con la Barre des Ecrins là in fondo. Un cartello indica che qui finisce il percorso escursionistico e di affidarsi agli esperti per proseguire. Dopo altri notevoli saliscendi su rocce montonate e sfasciumi morenici, aiutati da bolli bianchi e ometti, nei pressi di una bastionata di rocce rosse, il sentiero scende da un pendio franoso sul ghiacciaio, che qui è facile ma presenta comunque crepacci, lo costeggiamo per un chilometro per poi prendere a destra la larga traccia che sale per circa 130 metri di dislivello fino al Refuge des Ecrins 3175 m.
Ambiente cordiale e prezzi modesti se rapportati al salasso di Saas Fee.
Bravo Sam che non molla mai, ma bravo anche chi ha portato la corda.
Arrivati al parcheggio di Prè di Madame Carle (2 euro per 2 giorni).
L'ambiente è subito magnifico, montagne spettacolari fanno da cornice alla conca.
Con un pesante zaino ci avviamo su un largo sentiero che va ad attraversare il Torrent du Glacier Noir che proviene dall'omonimo ghiacciaio già ben visibile. Cominciamo a fare tagli più diretti, fino a che l'ennesima scorciatoia ci porta a picco sulla forra, per non ridiscendere troppo, individuo delle roccette che ci porterebbero sulla soprastante retta via, fra le maledizione di Sam che le scala con le stampelle in mano. Ripreso la mulattiera omologata si prosegue incrociando una gran quantità di persone ( è domenica ). Tutti salutano, e una bella ragazza ci dice Bonne Montè, gli occhi di Sam si illuminano ( cosa avrà capito?). Dopo una corta discesa si passa il ponticello sul Torrent du Glacier Blanc, si sale ripidi sull'opposto versante passando nei pressi del vecchio rifugio Tuckett per salire infine al Refuge du Glacier Blanc 2542 m. Da qui la vista incomincia a essere sempre più bella con la Barre des Ecrins là in fondo. Un cartello indica che qui finisce il percorso escursionistico e di affidarsi agli esperti per proseguire. Dopo altri notevoli saliscendi su rocce montonate e sfasciumi morenici, aiutati da bolli bianchi e ometti, nei pressi di una bastionata di rocce rosse, il sentiero scende da un pendio franoso sul ghiacciaio, che qui è facile ma presenta comunque crepacci, lo costeggiamo per un chilometro per poi prendere a destra la larga traccia che sale per circa 130 metri di dislivello fino al Refuge des Ecrins 3175 m.
Ambiente cordiale e prezzi modesti se rapportati al salasso di Saas Fee.
Bravo Sam che non molla mai, ma bravo anche chi ha portato la corda.
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Antonio59 !
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