Bivacco Merlini
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Il Bivacco Merlini è quel riparo (attualmente chiuso e ridotto a discarica di immondizia attraverso i vetri rotti) che si trova lungo la via di salita normale al Grignone all'incrocio con la Traversata Alta, in corrispondenza della Bocchetta della Bassa. Lo scopo dell'escursione è quello di andare a vistare il tratto più tecnico della Traversata Alta col percorso più breve, che in questo caso coincide col poco frequentato sentiero della Valle di Campione nella variante iniziale (dimenticata) delle Sorgenti del Pioverna. Diciamo però subito che la variante non vale assolutamente la pena, svolgendosi su traccia appena visibile ed a tratti scoscesa e franosa, e che le sorgenti sono attualmente un troppopieno di una presa dell'acquedotto... Per il resto è un itinerario stupendo, la cui consigliabilità in caso di condizioni non ideali (di meteo o di terreno) è però un poco vacillante, vista la quasi totale scomparsa della bollatura a vernice e - ormai perdurante da qualche anno - il danneggiamento degli infissi in un traverso esposto a pochi passi dalla cima dello Scudo Tremare.
Personalmente non sono favorevole alla proliferazione dei percorsi attrezzati (se sono presenti posso decidere a mia scelta di usarli o non usarli), ma quando la frequentazione è molto elevata e la presenza degli infissi è storica, forse non sarebbe male che un poco di manutenzione venisse effettuata.
Dal parcheggio nei pressi dello sbocco del Canalone Porta si prosegue sulla sterrata per l'Alpe Cassino e la Selletta di Mus'cera seguendo la parte iniziale della Traversata Bassa; in corrispondenza della costruzione isolata della Cascina Chignoeu (precisamente Via C.Mauri 56, Ballabio) si prosegue scendendo a contornare dal basso la costruzione ed entrando subito nel bosco. In discesa si entra nella valle occupata dal mare di ghiaie del Gerone e poi, prevalentemente ancora in discesa si percorre una faggeta con ripiani e vallette fino a raggiungere il Sasso dell'Acqua, modesta sorgente, cui seguono le due cascine di Q1205; dopo un prato ed un nuovo tratto di bosco si raggiunge Cascina Vecchia, che precede di poco il guado del Pioverna. Normalmente la deviazione per l'Alpe Campione si cerca alcune decine di metri oltre il torrente (freccetta di legno su di un tronco), ma volendo seguire il percorso originale per curiosità o, come indicato sulla guida CAI "Le Grigne", essendovi obbligati per impossibilità al guado, occorre prestare attenzione presso il primo rudere, nei pressi di un'indicazione per un agriturismo. Si sale diritti per alcuni metri sul pendio fino ad individuare, con difficoltà, una lieve traccia che tende a traversare verso destra, portandosi poi parallela in alto rispetto al corso del Pioverna; si attraversano un paio di ruscelli dal letto di roccia liscia con rive scoscese e franose, per poi raggiungere le Baite della Pelada, nelle cui immediate vicinanze un casello dell'acquedotto capta l'intera sorgente del Pioverna: l'eventuale eccedenza, attraverso due tubi, scorre a valle nel suo alveo "sovradimensionato". Si attraversa un prato e ci si immette nel sentiero normale: da qui una spettacolare mulattiera sale con tornanti regolari un ripido bosco di faggi fino ad arrivare ai pascoli abbandonati dell'Alpe Campione; una singola baita isolata precede una bolla (laghetto artificiale creato impermeabilizzando una conca preesistente) circondata da cespugli di mughi. Si procede con un traverso ascendente verso destra, tra avvallamenti e piccole dorsali, fino ad immettersi nella Traversata Alta a poca distanza dalla Bocchetta di Val Mala; si segue il bel sentiero verso destra su terreno vario lungo una cresta che va restringendosi; da un piazzaletto ghiaioso, lasciata a sinistra la traccia per il Rifugio Elisa, si scende in un avvallamento su rocce in disgregazione fino a raggiungere la Bocchetta di Campione (o Buco di Grigna), il punto di minor quota del tratto compreso fra le due Grigne. Ci si avvicina quindi alle rosse rocce stratificate dello Scudo Tremare, dapprima aggirando lo sperone (El Sett, mappa TCI) a sinistra dal basso lungo un traverso friabile, poi risalendo un facile canale di rocce molto sporche di detrito, dove le attrezzature presenti sono inizialmente molto danneggiate: le catene, ormai stese a terra, se usate, tendono a scaricare molti sassi nell'impluvio. Si prosegue alternando lungamente crestine erbose a tratti di facili roccette, talora attrezzate, finchè, oltrepassati un canalino con mughi ed altre brevi arrampicate, il sentiero si spiana aggirando sulla destra lo Zucco dei Chignoli e arrivando alla Bocchetta della Bassa, con l'adiacente Bivacco Merlini. Da qui si imbocca la larghissima traccia ghiaiosa serpeggiante (via normale al Grignone da Pasturo) che scende veloce verso la valle erbosa della Foppa del Ger, bordata sulla sinistra dalla bancata di colorati calcari conglomerati che ospitano le Grotte di Pareoul. Dopo un'isolata cascina il sentiero diventa pista sterrata e raggiunge le baite ed il Rifugio Antonietta del Pialeral, dove, dopo essere scesi all'Alpe Cova, si imbocca la Traversata Bassa: seguendola si rientra ai Resinelli.
Personalmente non sono favorevole alla proliferazione dei percorsi attrezzati (se sono presenti posso decidere a mia scelta di usarli o non usarli), ma quando la frequentazione è molto elevata e la presenza degli infissi è storica, forse non sarebbe male che un poco di manutenzione venisse effettuata.
Dal parcheggio nei pressi dello sbocco del Canalone Porta si prosegue sulla sterrata per l'Alpe Cassino e la Selletta di Mus'cera seguendo la parte iniziale della Traversata Bassa; in corrispondenza della costruzione isolata della Cascina Chignoeu (precisamente Via C.Mauri 56, Ballabio) si prosegue scendendo a contornare dal basso la costruzione ed entrando subito nel bosco. In discesa si entra nella valle occupata dal mare di ghiaie del Gerone e poi, prevalentemente ancora in discesa si percorre una faggeta con ripiani e vallette fino a raggiungere il Sasso dell'Acqua, modesta sorgente, cui seguono le due cascine di Q1205; dopo un prato ed un nuovo tratto di bosco si raggiunge Cascina Vecchia, che precede di poco il guado del Pioverna. Normalmente la deviazione per l'Alpe Campione si cerca alcune decine di metri oltre il torrente (freccetta di legno su di un tronco), ma volendo seguire il percorso originale per curiosità o, come indicato sulla guida CAI "Le Grigne", essendovi obbligati per impossibilità al guado, occorre prestare attenzione presso il primo rudere, nei pressi di un'indicazione per un agriturismo. Si sale diritti per alcuni metri sul pendio fino ad individuare, con difficoltà, una lieve traccia che tende a traversare verso destra, portandosi poi parallela in alto rispetto al corso del Pioverna; si attraversano un paio di ruscelli dal letto di roccia liscia con rive scoscese e franose, per poi raggiungere le Baite della Pelada, nelle cui immediate vicinanze un casello dell'acquedotto capta l'intera sorgente del Pioverna: l'eventuale eccedenza, attraverso due tubi, scorre a valle nel suo alveo "sovradimensionato". Si attraversa un prato e ci si immette nel sentiero normale: da qui una spettacolare mulattiera sale con tornanti regolari un ripido bosco di faggi fino ad arrivare ai pascoli abbandonati dell'Alpe Campione; una singola baita isolata precede una bolla (laghetto artificiale creato impermeabilizzando una conca preesistente) circondata da cespugli di mughi. Si procede con un traverso ascendente verso destra, tra avvallamenti e piccole dorsali, fino ad immettersi nella Traversata Alta a poca distanza dalla Bocchetta di Val Mala; si segue il bel sentiero verso destra su terreno vario lungo una cresta che va restringendosi; da un piazzaletto ghiaioso, lasciata a sinistra la traccia per il Rifugio Elisa, si scende in un avvallamento su rocce in disgregazione fino a raggiungere la Bocchetta di Campione (o Buco di Grigna), il punto di minor quota del tratto compreso fra le due Grigne. Ci si avvicina quindi alle rosse rocce stratificate dello Scudo Tremare, dapprima aggirando lo sperone (El Sett, mappa TCI) a sinistra dal basso lungo un traverso friabile, poi risalendo un facile canale di rocce molto sporche di detrito, dove le attrezzature presenti sono inizialmente molto danneggiate: le catene, ormai stese a terra, se usate, tendono a scaricare molti sassi nell'impluvio. Si prosegue alternando lungamente crestine erbose a tratti di facili roccette, talora attrezzate, finchè, oltrepassati un canalino con mughi ed altre brevi arrampicate, il sentiero si spiana aggirando sulla destra lo Zucco dei Chignoli e arrivando alla Bocchetta della Bassa, con l'adiacente Bivacco Merlini. Da qui si imbocca la larghissima traccia ghiaiosa serpeggiante (via normale al Grignone da Pasturo) che scende veloce verso la valle erbosa della Foppa del Ger, bordata sulla sinistra dalla bancata di colorati calcari conglomerati che ospitano le Grotte di Pareoul. Dopo un'isolata cascina il sentiero diventa pista sterrata e raggiunge le baite ed il Rifugio Antonietta del Pialeral, dove, dopo essere scesi all'Alpe Cova, si imbocca la Traversata Bassa: seguendola si rientra ai Resinelli.
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