Corno Vitello -3057 mt- (da Estoul, Val d'Ayas).
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Dal comodo parcheggio di Estoul 1870 mt prende il via l'escursione seguendo il segnavia numero 5 per il Rifugio Arp: struttura ricettiva che si raggiungerà tramite strada agro-silvo-pastorale. Alcune scorciatoie tagliano con frequenza la strada sterrata, mantenendosi sempre in campo aperto tra ampi pascoli a ridosso delle piste da sci invernali e l'impianto di risalita. Al bivio quota 2231 mt la strada sterrata offre due possibilità: in questo caso proseguiremo a destra per la via più rapida raggiungendo comodamente il Rifugio Arp 2446 mt.
Dal retro della struttura si prosegue seguendo ora il segnavia numero 5B che ci accompagnerà fino in vetta. Si susseguono una serie di dossi erbosi, avvicinandosi progressivamente ai due laghi di Valfredda: lago Inferiore 2540 mt e lago Superiore 2586 mt, entrambi custoditi dalla loro sovrastante montagna omonima, ovvero la Punta Valfredda 2964 mt. Il sentiero si inerpica gradualmente, traversando il pendio prativo e guadagna un ampia insellatura sul panoramico crinale che si affaccia sul vallone di Mascognaz. Volgendo a destra lo sguardo, finalmente, la meta odierna si mostra in tutta la sua asprezza. Il sentiero, sempre ben marcato, assume ora forme detritiche, si mantiene sotto il 'Dente del Vitello': notevole sperone di roccia che annuncia l'ingresso all'interno di un ambiente nuovo, fatto di rocce e grossi massi accatastati in maggior misura stabili. Il tracciato traversa in orizzontale, alternando saliscendi e si colloca alla base del ripido tratto terminale. Gli ultimi 100 mt di dislivello, in verticale, sono caratterizzati da terreno a fondo umido, sabbioso, a tratti cedevole su fine pietrisco, ed essendo in forte pendenza, rimane il punto da percorrere con più attenzione. Bisogna sottolineare e ammettere comunque, che segni, frecce gialle e ometti in pietra non mancano e, di conseguenza, la salita viene notevolmente agevolata. Giunti in cresta, brevissimi passi ancora, ed ecco toccare la spartana croce di vetta in cima al Corno Vitello 3057 mt affacciata sui candidi e maestosi ghiacciai del Monte Rosa. La giornata a dir poco strepitosa offre una vista eccezionale su tutti i giganti della regione. Montagna di soddisfazione! Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero segnalato. Escursione che merita un attenzione particolare solo nella parte conclusiva della gita, essendo per sua natura il terreno parecchio ripido e soprattutto friabile.
Dal retro della struttura si prosegue seguendo ora il segnavia numero 5B che ci accompagnerà fino in vetta. Si susseguono una serie di dossi erbosi, avvicinandosi progressivamente ai due laghi di Valfredda: lago Inferiore 2540 mt e lago Superiore 2586 mt, entrambi custoditi dalla loro sovrastante montagna omonima, ovvero la Punta Valfredda 2964 mt. Il sentiero si inerpica gradualmente, traversando il pendio prativo e guadagna un ampia insellatura sul panoramico crinale che si affaccia sul vallone di Mascognaz. Volgendo a destra lo sguardo, finalmente, la meta odierna si mostra in tutta la sua asprezza. Il sentiero, sempre ben marcato, assume ora forme detritiche, si mantiene sotto il 'Dente del Vitello': notevole sperone di roccia che annuncia l'ingresso all'interno di un ambiente nuovo, fatto di rocce e grossi massi accatastati in maggior misura stabili. Il tracciato traversa in orizzontale, alternando saliscendi e si colloca alla base del ripido tratto terminale. Gli ultimi 100 mt di dislivello, in verticale, sono caratterizzati da terreno a fondo umido, sabbioso, a tratti cedevole su fine pietrisco, ed essendo in forte pendenza, rimane il punto da percorrere con più attenzione. Bisogna sottolineare e ammettere comunque, che segni, frecce gialle e ometti in pietra non mancano e, di conseguenza, la salita viene notevolmente agevolata. Giunti in cresta, brevissimi passi ancora, ed ecco toccare la spartana croce di vetta in cima al Corno Vitello 3057 mt affacciata sui candidi e maestosi ghiacciai del Monte Rosa. La giornata a dir poco strepitosa offre una vista eccezionale su tutti i giganti della regione. Montagna di soddisfazione! Discesa medesimo itinerario di salita.
NOTE: Sentiero segnalato. Escursione che merita un attenzione particolare solo nella parte conclusiva della gita, essendo per sua natura il terreno parecchio ripido e soprattutto friabile.
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