Rilassante giretto in media Valcamonica: Breno e la sua passerella

Inizio ferie in Valle, intanto che andiamo a rifornirci di vettovaglie in fondovalle, facciamo anche questo giretto a visitare l'ennesima Panchina, crescono come funghi. 
Per arrivare all'imbocco del sentiero, finisco per sbaglio in un vicolo, la strada portava anche nel posto giusto, ma non me la sono sentita di procurare nuove striature alla macchina, quindi inverto la marcia, nel mentre un arzillo ometto ultracentenario seduto su una sedia fuori da una porta nei paraggi si scuote dal suo torpore e muovendosi a fatica col suo bastone viene letteralmente a insultarmi per non aver osato l'angusta traversata, felice di avere provocato una botta di vita all'apatica cariatide ritorno scornato per trovare poi una via meno pericolosa per la mia 4 ruote. 
Si parcheggia in via Carducci, da dove scende una stradina alla bella passerella pedonale sul fiume Oglio. Oltre il ponticello inizia in salita il sentiero 121 che sale ripido nella boscaglia e sbucare quindi nella radura con la Panchina Gigante 409 m che domina Breno e il suo castello. Proguito in salita per arrivare su una sterrata. A sinistra andiamo alle baite di Montepiano. In realtà in cima alle baite su OSMap è segnato una cimetta con croce, ma la calura e la mancanza di una traccia ci fà desistere. Noi andiamo ora verso nord sulla sterrata che a saliscendi passa dalla Santella del Pilastres (  cappelletta panoramica ) e scende al villaggio di Tezze. Qui prendiamo la comoda stradina-pista ciclabile che percorre l'agricola pianura fino ad arrivare ancora alla passerella sul fiume e al parcheggio. Quasi quasi torno nella strettoia con la macchina, giusto per rianimare Matusalemme.