Monte Magnodeno: sentieri 29 e 28


Publiziert von cai56 , 19. Juni 2021 um 19:52. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:16 Juni 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 1009 m
Abstieg: 1011 m
Strecke:Circolare 7,62 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano all'uscita Lecco Bione della statale 36; si seguono quindi il Corso Carlo Alberto ed il Corso Emanuele Filiberto per poi svoltare a sinistra in Via dell'Armonia. A destra in Via Zelioli ed arrivo in Via alla Fonte. Numerosi parcheggi a bordo strada in queste ultime due vie e nell'adiacente Via Mascagni.

Meta ben nota e sentieri ben noti per compiere un veloce giro in mattinata verso uno dei punti panoramici più classici nei dintorni di Lecco. Estensione limitata e pendenze sempre di rilievo, sia in salita che in discesa, con sentieri sempre molto evidenti per l'alta frequentazione, purtroppo assai mal segnalati a terra, con bolli di vernice di vari colori ed ormai obsoleti: fortunatamente gli incroci principali sono dotati di paline con frecce segnaletiche; da notare che molti apparenti bivii sono solo un moltiplicarsi di tracce confluenti.
L'idea ispirante per effettuare l'anello in questo senso più faticoso (la discesa avviene lungo il percorso del "Magnodeno Vertical") è stata quella di individuare, per dare un'occhiata, poco sopra Camposecco, quanto rimane dell'ormai dimenticata "Ferrata Geremia Ghislanzoni", che venne privatamente attrezzata nel 1983 per raggiungere con diverse varianti la croce di vetta ("Maestro Colombo" facile, "Claudio" e "Fabrizio" molto difficili, "Maggi Giuseppe" e "Corti Alberto" impegnative); dismessa ufficialmente dopo pochi anni per instabilità degli infissi, è ormai riconoscibile per poche tracce di vernice che conducono al canalone d'attacco, qualche segmento di catena arrugginita e per la presenza - guardando bene - di pochi fittoni segati nelle rocce sommitali: si trovano comunque notizie di passaggio  fino al 2013 (e forse tentativi di recupero abortiti). [/klettersteig.de/klettersteig/via_attrezzata_ghislanzoni/815...].


La partenza da Maggianico avviene nei pressi di un'antica fonte solforosa ("Fonte della Salute"), di cui da decenni rimane solo il ricordo tradizionale essendo inglobata nell'area privata un complesso religioso (ormai chiuso e privo di manutenzione); si inizia salendo una strada acciottolata che, a fianco del torrente Cif, si trasforma in largo sentiero entrando fra gli alberi. La salita sul dosso a monte di Maggianico è continua, con alcune rocce gradinate, molto pietrame ed alcuni lastroni calcarei, secondo una sequenza di svolte nel fitto bosco che incontra una serie di deviazioni secondarie (perlopiù bollate univocamente di rosso) fino a confluire nel Sentiero Rotary nei pressi del nucleo di Piazzo. Trascurate a destra le abitazioni, si sale ad un prato verso sinistra per rientrare subito nel bosco con brevi tornanti che accompagnano fino alla radura dell'Osteria della Società Cooperativa di Camposecco; alle spalle del fabbricato una freccia su palina indica la prosecuzione di nuovo nel bosco. Dopo poche curve si può notare, quasi fagocitato dalla crescita del tronco, quanto resta della cornice del cartello indicatore della Ferrata Geremia ed alcuni residui di vernice rossa indicano la direzione - senza alcuna traccia di passaggio - verso la parete della Corna Marcia che ospitava il percorso attrezzato. Si prosegue in traverso ascendente e, dopo altri tornanti, un canalino incavato porta in piano allo Zapel de la Culmina dove si trova la piccola costruzione verde del Bivacco Mario Corti; dei due sentieri che se ne distaccano scegliamo quello di sinistra che si avvia a percorrere la dorsale sempre più rocciosa del Corno di Grao. Superata fra i cespugli la modesta rilevatezza della cima, si prosegue oltrepassando il Passo Tre Croci e poi la piccola conca prativa della Foppetta, cui giunge da Erve il sentiero della Fonte Pesii; lasciata a sinistra la confluenza del Sentiero 28, ci si avvia a risalire ripidamente il crestone sud-est della montagna. Il sentiero, a tratti fastidiosamente ghiaioso, con tratti di ripida salita e tratti di aggiramento pianeggiante dei roccioni culminanti, in breve raggiunge la croce del Monte Magnodeno. Per il ritorno, scendiamo fino al bivio col Sentiero 28 e lo imbocchiamo trovando subito conferma  della ripidità da vertical; dapprima con spostamento verso nord-ovest - sentiero scosceso e gradinate di roccia - ci si porta ad aggirare dall'alto la parete della Corna Marcia trovando il passaggio proprio nei pressi del ciglio della controversa cava di inerti del Magnodeno. Oltrepassato il bivio con l'accesso ad una sorgente, si scende a picco fra rocce e scavo fino a raggiungere il livello basale della Corna Marcia dove si inverte la direzione (sud-est) passando dal poco distinguibile "Züc de Mazzapioeucc"; il sentiero, a tratti fortemente cosparso di ghiaie e pietrisco provenienti dalla soprastante parete, si dirige poi verso Maggianico e, dopo aver incrociato il Sentiero Rotary, con un'ultima gradinata raggiunge l'abitato in Via Petrella. [Tutto il Sentiero 28 (e poi 29 fino in vetta) è cadenzato ogni 100 metri dai cartelli indicanti la progressione del dislivello positivo.] Seguendo la Via Petrella verso sinistra e poi la breve pedonale Via G.Ferrari, si torna al punto di partenza.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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