Monte Coltignone -1479 mt- Monte San Martino -1046 mt- Medale -1028 mt- (ad anello da Rancio, Lecco)
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Lasciamo due auto nei pressi di Via Santo Stefano a Lecco, compattiamo il gruppo e, con un'altra vettura risaliamo alla frazione Rancio di Lecco trovando parcheggio nei pressi di Via Quarto (zona cimitero). Una strada asfaltata che sicuramente tocca i 20% di pendenza condurrà all'inizio del sentiero, indicato con una scritta rossa a vernice su muro (Monte San Martino). Dopo qualche tornante su mulattiera gradinata, individuiamo subito il bivio segnalato per il "Sentiero attrezzato Vergella": in cui è necessario prestare le dovute attenzioni in un punto particolarmente verticale e delicato (25-30 mt circa) munito di catene utili per la progressione. Giunti alla Cappella Madonna del Carmine 740 mt, saliamo in vetta al Monte San Martino 1046 mt tramite "Sentiero Silvia": ripido, ma non esposto e nient'affatto complicato (salita comunque munita con un paio di catene). Lasciato il Monte San Martino, raggiungiamo anche il Corno Medale 1028 mt, percorrendo un sentiero che giunge dapprima ad una selletta (punto d'intersezione con l'inizio del "Sentiero G.E.R") quindi voltando a destra e percorrendo un tratto frastagliato e roccioso si giunge alla croce di vetta a picco su Lecco e l'abisso. Tornati alla selletta incomincia la salita al Monte Coltignone tramite "Sentiero G.E.R". In un primo momento si cammina in falso piano, si oltrepassa un traverso esposto munito di cavo metallico, dopodiché le pendenze diverranno sempre più estenuanti e faticose a causa anche del terreno friabile e sconnesso. A 150 metri di dislivello dalla vetta, inizia il tratto più ostico, in cui il sentiero accentua ancora la pendenza, un continuo susseguirsi di tratti incatenati, uno su tutti si distingue per la sua verticalità all'interno di un canale che restringendo il passaggio crea una suggestiva "caverna rocciosa" sopra di essa si staglia una cengetta con appigli e catene (paesaggisticamente uno dei punti più belli dell'intera giornata). Vinto il passaggio roccioso si raggiungono i ripidi prati sommitali che in breve portano in cima al Monte Coltignone 1479 mt. Discesa transitando per i boschi del Parco del Valentino, dove risalta una bella faggeta boscosa, seguendo
il segnavia per il sottostante Belvedere. Dopodiché si percorre un largo sterrato intercettando sulla sinistra un sentiero (A.A scritto a vernice su albero) che condurrà all'innesto con il "Sentiero Spreafico" della Val Verde (Alta Via delle Grigne). Il sentiero per natura del terreno ripido, franoso e con roccette affioranti, risulta essere molto faticoso, soprattutto interminabile in quanto si scende in maniera secca toccando anche l'alveo di un torrente per risalire e scendere in maniera repentina in molti frangenti. Alcuni punti scabrosi sono muniti di catene e staffe metalliche, bisogna anche ammettere che il sentiero è comunque pulito e ben mantenuto. Finalmente usciamo fuori al Rifugio Piazza, dove a questo punto si dividono le strade del gruppo: io discesa normale verso Rancio Via Quarto, mentre i due soci decidono di cimentarsi sul "Sentiero attrezzato dei Pizzetti" ritrovando le loro rispettive auto in Via Santo Stefano a Lecco, ponendo fine ad una bella giornata di montagna.
NOTE: Qualche "problema" nel reperire subito il punto esatto per la discesa in Val Verde non essendoci una segnaletica impeccabile. I punti maggiormente esposti e delicati sono tutti attrezzati e muniti di catene. Sul percorso trovate parecchie zecche fastiodose.
NOTE: Qualche "problema" nel reperire subito il punto esatto per la discesa in Val Verde non essendoci una segnaletica impeccabile. I punti maggiormente esposti e delicati sono tutti attrezzati e muniti di catene. Sul percorso trovate parecchie zecche fastiodose.
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