Alla ricerca delle mini montagne del Gallaratese.
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Sfrutto una mattina libera per un'ulteriore esplorazione del territorio che mi circonda.
La consultazione di alcune mappe sul web (in particolare questa) mi suggerisce l'esistenza di alcune colline che hanno pretenziosamente il nome di "monti".
Con l'ulteriore aiuto delle relazioni di
GAQA, buon conoscitore di questi luoghi, mi avvio pertanto dal paese di Premezzo che rappresenta la porta al parco della Valle del Boia, interessante zona umida e boschiva.
Cerco e trovo la prima elevazione di giornata, il Monte del Laghetto che risalgo velocemente senza percorso obbligato. Mi abbasso di nuovo sino al fondo della Valle del Boia percorsa da graziosi torrenti e risalgo alla Parrocchiale di Premezzo.
Su asfalto scendo a Cajello, frazione di Gallarate ed avvalendomi di una buona strada con tornanti giungo al monte Diviso dove c'è un centro parco del Ticino e una bella cascina adibita ad Ostello.
Il Monte Diviso si chiama così perchè separato dal contrapposto monte Pino dall'autostrada A8. Mi abbasso allora sull'autostrada, la attraverso grazie ad un sottopassaggio e risalgo il versante opposto intercettando velocemente l'elevazione massima dell Monte Pino.
Anche da questo scendo e un po' a naso sino ad uscire alla frazione Crenna dove è ora ben segnalato il sentiero Strona (ST) che in una ventina di chilometri arriva sino al Ticino.
Comincio a camminare le stradine che solcano i boschi talvolta alternati a piacevoli radure, con una rapida digressione risalgo una collinetta che al culmine si rivelerà essere il monte Capro. Riprendo il sentiero ufficiale, attraverso la ferrovia su un ponte pedonale ed eccomi giungere sul monte Cuore.
Rimanendo sul gradevole sentiero Strona pervengo ad Arsago Seprio.
Cammino su asfalto verso Nord e raggiungo il paese di Besnate che attraverso verso Est sino ad intercettare l'ingresso occidentale del parco della Valle del Boia.
Lasciandomi perdere tra mille diramazioni nel bosco esco a Jerago, proprio sotto il bel Castello.
Ormai solo su asfalto attraverso questo ulteriore villaggio disseminato di lussuose ville, raggiungo le scuole elementari e medie (che furono, decenni fa, le mie scuole), supero il cimitero e rientro a Premezzo dove l'auto mi attende da quattro ore e mezzo e cinque "montagne Bonsai" la cui somma delle altezze non fa una montagna di 2000 metri!
Sviluppo: 18 km circa; SE: 19.5 km circa.
La consultazione di alcune mappe sul web (in particolare questa) mi suggerisce l'esistenza di alcune colline che hanno pretenziosamente il nome di "monti".
Con l'ulteriore aiuto delle relazioni di

Cerco e trovo la prima elevazione di giornata, il Monte del Laghetto che risalgo velocemente senza percorso obbligato. Mi abbasso di nuovo sino al fondo della Valle del Boia percorsa da graziosi torrenti e risalgo alla Parrocchiale di Premezzo.
Su asfalto scendo a Cajello, frazione di Gallarate ed avvalendomi di una buona strada con tornanti giungo al monte Diviso dove c'è un centro parco del Ticino e una bella cascina adibita ad Ostello.
Il Monte Diviso si chiama così perchè separato dal contrapposto monte Pino dall'autostrada A8. Mi abbasso allora sull'autostrada, la attraverso grazie ad un sottopassaggio e risalgo il versante opposto intercettando velocemente l'elevazione massima dell Monte Pino.
Anche da questo scendo e un po' a naso sino ad uscire alla frazione Crenna dove è ora ben segnalato il sentiero Strona (ST) che in una ventina di chilometri arriva sino al Ticino.
Comincio a camminare le stradine che solcano i boschi talvolta alternati a piacevoli radure, con una rapida digressione risalgo una collinetta che al culmine si rivelerà essere il monte Capro. Riprendo il sentiero ufficiale, attraverso la ferrovia su un ponte pedonale ed eccomi giungere sul monte Cuore.
Rimanendo sul gradevole sentiero Strona pervengo ad Arsago Seprio.
Cammino su asfalto verso Nord e raggiungo il paese di Besnate che attraverso verso Est sino ad intercettare l'ingresso occidentale del parco della Valle del Boia.
Lasciandomi perdere tra mille diramazioni nel bosco esco a Jerago, proprio sotto il bel Castello.
Ormai solo su asfalto attraverso questo ulteriore villaggio disseminato di lussuose ville, raggiungo le scuole elementari e medie (che furono, decenni fa, le mie scuole), supero il cimitero e rientro a Premezzo dove l'auto mi attende da quattro ore e mezzo e cinque "montagne Bonsai" la cui somma delle altezze non fa una montagna di 2000 metri!
Sviluppo: 18 km circa; SE: 19.5 km circa.
Tourengänger:
rochi

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