Parpeinahorn (2'602 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 13. April 2021 um 18:38.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Hinterrhein
Tour Datum:20 Februar 2021
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Aufstieg: 1070 m
Strecke:[LUNGHEZZA 9km] Mathon (1555 m) – quota 1547 m – Plan da Meta – Val Gianda – Fegias – Tschavagliuns – Sur Alp – quota 2524 m – Parpeinahorn (2602 m)

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Week-end di bel tempo in gran parte della Svizzera e allora andiamo a racchettare oltre il S. Bernardino. La meta di sabato è il Parpeinahorn, cima situata sulla Muntogna da Schons, nel versante sinistro della grigionese Val Schons.
La zona la conosciamo già, nel 2018 eravamo saliti con le racchette allo Zwölfihorn partendo da Lohn e l’escursione ci aveva ampiamenti soddisfatti.
Stavolta il punto di partenza è il pittoresco villaggio di Mathon a quota 1’547m.
Lo si raggiunge percorrendo l’A13 del S. Bernardino, uscita Andeer, poi un po’più avanti, a Zillis, si imbocca la strada sulla sinistra che porta al paese.
Arriviamo a destinazione verso le 9:00 e scopriamo che i posteggi sono già belli pieni, così lasciamo l’auto di fianco alla strada come fanno altri escursionisti.
 
L’itinerario invernale che porta alla cima non è ufficialmente segnalato, tuttavia è facilmente riassumibile:
 
Mathon (1555 m) – quota 1547 m – Plan da Meta – Val Gianda – Fegias – Tschavagliuns – Sur Alp – quota 2524 m – Parpeinahorn (2602 m)
 
Dal centro del paesino bisogna portarsi sulla destra orografica del torrente Ual da Suden e salire lasciandosi le case alle spalle, poi basta prendere come punto di riferimento la linea della corrente (o forse è una vecchia linea del telefono), il sentiero infatti vi sale a fianco e così facendo si supera la piccola Val Gianda e si arriva ai rustici di Tschavagliuns.
Da qui in poi scompaiono anche gli alberi e semplicemente si sale puntando alla cima, che in realtà non è visibile fino all’ultimo ma si trova ai piedi dell’imponente Piz Beverin, nel dubbio procedete in direzione NO verso la cresta. ll Parpeinahorn è comunque raggiunto da numerosi sci-escursionisti e le tracce a terra vi condurranno alla meta.
La salita non è mai troppo ripida ma l’itinerario è abbastanza diretto e veloce, gli oltre 1’000 metri di dislivello si superano infatti in soli 4,5 km.
È una giornata di tempo splendido e la temperatura, tutt’altro che invernale, ci fa boccheggiare parecchio. Questo versante della Val Schons è baciato dal sole sin dalle prime ore del mattino.
La salita avviene al cospetto del maestoso Piz Beverin e numerosi sono gli scialpinisti diretti a questa cima, è così bello che non possiamo esimerci dal fermarci a fotografarlo.
La Muntogna da Schons è caratterizzata da pendii mai troppo ripidi, facili da risalire.
Il pericolo valanghe va sempre controllato prima di qualsiasi escursione invernale, ma seguendo questo itinerario è difficile imbattersi in grossi rischi. Gli ultimi 100 metri di salita per arrivare in cresta sono un po’più ripidi, ma la neve è ancora in buone condizioni e li superiamo con facilità. Infine da quota 2’524m seguiamo il crinale in direzione O e dopo una decina di minuti raggiungiamo il grande gendarme di pietra e i 2’602m del Parpeinahorn. Evviva ce l’abbiamo fatta! Il panorama da quassù è a dir poco eccezionale e il vicinissimo Piz Beverin si alza di fronte a noi in tutta la sua bellezza. Sotto vediamo invece Thusis e la Heinzenberg dove riconosciamo la cima del Tguma, raggiunta con le racchette nel dicembre 2018.
Il Parpeinahorn è indicato come tale solo sulla carta escursionistica invernale, mentre sulla normale carta topografica è riportata solo la sua quota di 2’602m.
È una destinazione molto frequentata ma constatiamo anche oggi di essere gli unici racchettatori in circolazione. Veniamo pure notati da un simpatico signore sfizzero tetesco che, con un sorrisino malefico disegnato sul volto, ci “sfotte” sottolineando che per lui la discesa sarà “gratis”! Ok la nostra discesa andrà più per le lunghe, ma più tempo equivale a più godimento!
Purtroppo in alto tira un vento gelido che non ci consente di fermarci troppo a lungo.
Scattiamo quindi le foto di rito e poi scendiamo alla ricerca di un posto più riparato per fare pic-nic.
Il rientro a Mathon avviene seguendo all’incirca la stessa via di salita, la visuale è libera da ostacoli e si può scendere a naso ovunque si voglia. Nonostante le altissime temperature ci sorprende trovare ancora delle neve polverosa, così fino alle cascine di Tschavagliuns la discesa si rivela veloce e divertente.
Dopo 90 minuti siamo di nuovo alla nostra auto.
Bellissima cima e stupenda zona dalle pendenze contenute, a nostro avviso quasi totalmente priva di pericoli.
 
Tempo impiegato:
Salita 2h 35 minuti
Discesa 1h 30 minuti
(soste comprese) 

Tourengänger: ale84, Mauro78


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