Cascata "Terzo Canale del Nido" _ Val Febbraro
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Le giornate si allungano, ma la temperatura inizia ad alzarsi e le cascate a scomparire. Sfruttiamo così l'ultimo possibile giorno di ghiaccio lombardo. In compagnia di Monica (super ghiacciatrice) e Marta (super ultra trailer) ci portiamo in Val Febbraro.
Tempo di parcheggiare l'auto sopra Isola che arrivano altre 2 auto con 6 scalatori. Ci affrettiamo per partire, am ci precedono. Imbocchiamo la strada che porta all'entrata della valle e tagliando un tornante riusciamo a recuperare e passare avanti gli altri 6 (4 dei quali diretti alla nostra stessa meta).
Avanzando notiamo la cascata Borghetto, sulla destra, tagliata in alto da una grossa crepa ed una minore più verticale sul lato sinistro. Vedremo più tardi che qualcuno salirà comunque...
La giornata non è per nulla fredda, motivo per cui siamo partiti prestissimo (7:30 a Isola), e la rampa finale che porta alla base del Terzo Canale del Nido, sulla destra, ci spara l'ultima botta di calore.
Siamo i primi e mentre ci prepariamo ecco arrivare gli altri 6 ghiacciatori.
Parte Monica tenendosi a sinistra del primo tratto verticale della cascata (10 m circa). La segue Marta, e poi la nostra cordata, Raffaele ed io. Superato il salto ghiacciato percorriamo un breve tratto innevato, fino a giungere ad una candelona breve ma verticale, dove sostare. Particolare che questa candelona la si possa aggirare tutt'attorno. Superati questi 4/5 metri di ghiaccio ottimo ci si trova a percorrere un altro canalino nevoso fino a giungere ad una sosta su ghiaccio. A seguire un lungo tratto innevato, 30 m circa, fino a raggiungere la base dell'ultimo tiro.
Monica sta salendo e io, a fianco di Marta, assicuro Raffaele che inizia a salire poco più a destra di Monica, ma sempre sul lato destro della cascata. Possibile andare anche a sinistra ma assente la sosta di calata, da effettuare su "alberelli". Due delle altre cordate ci raggiungono e iniziano a salire proprio a sinistra, lanciando giù pezzi di ghiaccio non sempre piccolini. Devo aspettare ancora molto, uff...sono proprio al centro del loro mirino!
Finalmente parto anch'io e lascio quella postazione poco piacevole. Dapprima la pendenza è tranquilla e termina con un brevissimo tratto più verticale (80°) fino a giungere in sosta (2 cordoni su albero).
Da qui ci caliamo con 3 doppie, prestando attenzione alle 12 persone che stanno scalando sotto di noi...
SI BEN 12!!! AIUTOOOO
Se non fosse stato per la marea di gente su tutte le cascate sicure, avremmo anche optato per qualche monotiro, invece siamo tornati all'auto dove Marta si accorge di una spiacevole scoperta: ha perso una piccozza. Va alla ricerca ripercorrendo tutto l'avvicinamento. una vana speranza...
Super cordate, quasi tutte al femminile <3 con Grandi Donne!
Tempo di parcheggiare l'auto sopra Isola che arrivano altre 2 auto con 6 scalatori. Ci affrettiamo per partire, am ci precedono. Imbocchiamo la strada che porta all'entrata della valle e tagliando un tornante riusciamo a recuperare e passare avanti gli altri 6 (4 dei quali diretti alla nostra stessa meta).
Avanzando notiamo la cascata Borghetto, sulla destra, tagliata in alto da una grossa crepa ed una minore più verticale sul lato sinistro. Vedremo più tardi che qualcuno salirà comunque...
La giornata non è per nulla fredda, motivo per cui siamo partiti prestissimo (7:30 a Isola), e la rampa finale che porta alla base del Terzo Canale del Nido, sulla destra, ci spara l'ultima botta di calore.
Siamo i primi e mentre ci prepariamo ecco arrivare gli altri 6 ghiacciatori.
Parte Monica tenendosi a sinistra del primo tratto verticale della cascata (10 m circa). La segue Marta, e poi la nostra cordata, Raffaele ed io. Superato il salto ghiacciato percorriamo un breve tratto innevato, fino a giungere ad una candelona breve ma verticale, dove sostare. Particolare che questa candelona la si possa aggirare tutt'attorno. Superati questi 4/5 metri di ghiaccio ottimo ci si trova a percorrere un altro canalino nevoso fino a giungere ad una sosta su ghiaccio. A seguire un lungo tratto innevato, 30 m circa, fino a raggiungere la base dell'ultimo tiro.
Monica sta salendo e io, a fianco di Marta, assicuro Raffaele che inizia a salire poco più a destra di Monica, ma sempre sul lato destro della cascata. Possibile andare anche a sinistra ma assente la sosta di calata, da effettuare su "alberelli". Due delle altre cordate ci raggiungono e iniziano a salire proprio a sinistra, lanciando giù pezzi di ghiaccio non sempre piccolini. Devo aspettare ancora molto, uff...sono proprio al centro del loro mirino!
Finalmente parto anch'io e lascio quella postazione poco piacevole. Dapprima la pendenza è tranquilla e termina con un brevissimo tratto più verticale (80°) fino a giungere in sosta (2 cordoni su albero).
Da qui ci caliamo con 3 doppie, prestando attenzione alle 12 persone che stanno scalando sotto di noi...
SI BEN 12!!! AIUTOOOO
Se non fosse stato per la marea di gente su tutte le cascate sicure, avremmo anche optato per qualche monotiro, invece siamo tornati all'auto dove Marta si accorge di una spiacevole scoperta: ha perso una piccozza. Va alla ricerca ripercorrendo tutto l'avvicinamento. una vana speranza...
Super cordate, quasi tutte al femminile <3 con Grandi Donne!
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martynred

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