Garnàira 1536m - via canale franato del vecchio sentiero
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Il classico giretto esplorativo, facile e corto, che si trasforma in un ravanàge di quelli da manuale...
Era da un pezzo che sapevo di questo canale (che è piuttosto nascosto dal fondovalle), ma per qualche motivo non mi era mai passato per la testa di salirlo in invernale. Finalmente oggi sono rinsavito e sono andato a farci un giro.
Appena partito noto che fa decisamente caldo, evidentemente la temperatura non è scesa sotto lo zero. Vabbè le condizioni saranno pessime, ma già che siamo in ballo, balliamo.
Si sale a Marzano e si raggiunge la cappella a est della centrale elettrica, per oltrepassarla continuando a salire imboccando una stradina nel bosco. Dopo un paio di tornanti, sulla strada sembra esserci un bivio; destra, che sale leggermente in maniera più "sentierosa", e sinistra/dritto, dove continua la strada. Io ho preso a destra, ma visto il (piccolo) ravanàge che ne è conseguito consiglio decisamente di tenere la strada. Sulla traccia GPS ho messo la variante facile, anche se non so quanto sia precisa visto che è nel bosco.
Per accedere al canale bisogna entrare brevemente sul letto del fiume che scende da Compietto, tenere presente che a monte c'è una diga.
Sulla cartina questo canale non destava particolari preoccupazioni, e infatti ero tentato di prendere su solo una piccozza classica. Quando mai! Per fortuna, visto il terreno "ignoto", ho deciso di prendere comunque l'artiglieria pesante (due picche tecniche), e mi sono servite eccome.
Subito all'inizio il canale sale con pendenza sostenuta ma comunque tranquilla, ca. 40° scarsi, e in generale, a parte pochi metri qua e là a 45°, questa è la pendenza "standard" del canale. Il "problema" sono alcuni (essenzialmente due) "salti" assai ripidi e piuttosto scomodi da superare, da affrontare in piolet traction.
È importante che le condizioni della neve siano favorevoli, perché di appigli "dry" su roccia praticamente non ce ne sono (io ne ho trovato solo uno per un piede e uno per una picca). Sul secondo salto, appena prima della fine del canale, c'è anche un po' di erba (non troppa).
Il primo salto mi sembra che sia affrontabile solo in un modo, ed è obbligato.
Il secondo invece presenta diverse possibilità, e mi sa che io, restando tutto a sinistra (non la via più ovvia) mi sono cuccato la variante peggiore, sui 65°/70°. In quest'ultimo punto, credo che la pendenza possa diminuire fino a 60°/65° a seconda di come passano giù i distacchi spontanei.
Se si resta sulla via al centro, in teoria la pendenza dovrebbe essere più regolare.
Una volta alla fine del canale, vado a prendere, non senza un bel ravanàge con le racchette appena indossate, il sentiero ufficiale per salire fino a Garnàira. Sulla traccia GPS ho messo la variante facile.
Discesa dal sentiero ufficiale fino a Olivone.
Una piacevole scoperta assolutamente meritevole di essere ripetuta, perfetta per chi vuole "spiccozzare" e ravanare un po' senza avvicinamenti infiniti e senza stare in ballo tutta la giornata.
Lo smottamento, stando alla cartografia, sembrerebbe risalire all'inizio degli anni '90 (probabilmente 1991). Ovviamente si spera che il versante non si muova più, anche se suppongo che prima o poi qualcosina verrà giù ancora.
Attenzione alle valanghe spontanee.
Nota sui tempi: le condizioni pessime della neve mi hanno rallentato parecchio, con condizioni favorevoli ci si mette almeno 30 minuti di meno.
Nota sulla difficoltà: se al secondo salto non si sta a sinistra ma in mezzo (o ev a destra), forse (non testato!) la difficoltà si può considerare PD+, due piccozze restano comunque obbligatorie. Ramponi da ghiaccio e/o monopunta non necessari.
Era da un pezzo che sapevo di questo canale (che è piuttosto nascosto dal fondovalle), ma per qualche motivo non mi era mai passato per la testa di salirlo in invernale. Finalmente oggi sono rinsavito e sono andato a farci un giro.
Appena partito noto che fa decisamente caldo, evidentemente la temperatura non è scesa sotto lo zero. Vabbè le condizioni saranno pessime, ma già che siamo in ballo, balliamo.
Si sale a Marzano e si raggiunge la cappella a est della centrale elettrica, per oltrepassarla continuando a salire imboccando una stradina nel bosco. Dopo un paio di tornanti, sulla strada sembra esserci un bivio; destra, che sale leggermente in maniera più "sentierosa", e sinistra/dritto, dove continua la strada. Io ho preso a destra, ma visto il (piccolo) ravanàge che ne è conseguito consiglio decisamente di tenere la strada. Sulla traccia GPS ho messo la variante facile, anche se non so quanto sia precisa visto che è nel bosco.
Per accedere al canale bisogna entrare brevemente sul letto del fiume che scende da Compietto, tenere presente che a monte c'è una diga.
Sulla cartina questo canale non destava particolari preoccupazioni, e infatti ero tentato di prendere su solo una piccozza classica. Quando mai! Per fortuna, visto il terreno "ignoto", ho deciso di prendere comunque l'artiglieria pesante (due picche tecniche), e mi sono servite eccome.
Subito all'inizio il canale sale con pendenza sostenuta ma comunque tranquilla, ca. 40° scarsi, e in generale, a parte pochi metri qua e là a 45°, questa è la pendenza "standard" del canale. Il "problema" sono alcuni (essenzialmente due) "salti" assai ripidi e piuttosto scomodi da superare, da affrontare in piolet traction.
È importante che le condizioni della neve siano favorevoli, perché di appigli "dry" su roccia praticamente non ce ne sono (io ne ho trovato solo uno per un piede e uno per una picca). Sul secondo salto, appena prima della fine del canale, c'è anche un po' di erba (non troppa).
Il primo salto mi sembra che sia affrontabile solo in un modo, ed è obbligato.
Il secondo invece presenta diverse possibilità, e mi sa che io, restando tutto a sinistra (non la via più ovvia) mi sono cuccato la variante peggiore, sui 65°/70°. In quest'ultimo punto, credo che la pendenza possa diminuire fino a 60°/65° a seconda di come passano giù i distacchi spontanei.
Se si resta sulla via al centro, in teoria la pendenza dovrebbe essere più regolare.
Una volta alla fine del canale, vado a prendere, non senza un bel ravanàge con le racchette appena indossate, il sentiero ufficiale per salire fino a Garnàira. Sulla traccia GPS ho messo la variante facile.
Discesa dal sentiero ufficiale fino a Olivone.
Una piacevole scoperta assolutamente meritevole di essere ripetuta, perfetta per chi vuole "spiccozzare" e ravanare un po' senza avvicinamenti infiniti e senza stare in ballo tutta la giornata.
Lo smottamento, stando alla cartografia, sembrerebbe risalire all'inizio degli anni '90 (probabilmente 1991). Ovviamente si spera che il versante non si muova più, anche se suppongo che prima o poi qualcosina verrà giù ancora.
Attenzione alle valanghe spontanee.
Nota sui tempi: le condizioni pessime della neve mi hanno rallentato parecchio, con condizioni favorevoli ci si mette almeno 30 minuti di meno.
Nota sulla difficoltà: se al secondo salto non si sta a sinistra ma in mezzo (o ev a destra), forse (non testato!) la difficoltà si può considerare PD+, due piccozze restano comunque obbligatorie. Ramponi da ghiaccio e/o monopunta non necessari.
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