Rifugio Bobba (2743 m), in versione semi-invernale
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A causa della quota neve relativamente bassa, per questa gita in Valtournanche si decide di evitare la salita della Gran Sometta e di optare piuttosto per un itinerario esposto a sud: la scelta ricade sul rifugio Bobba.
Dal parcheggio (nei pressi della stazione Eni) si scende di qualche decina di metri fino ad Avouil, dove si imbocca il sentiero che risale inizialmente un bosco di faggi e più su passa attraverso gruppi di bassi arbusti (tra cui mirtilli). Giunti all'alpe Bayettes, seguo le indicazioni per il Rifugio Bobba: comincio a salire e a breve compaiono le prime chiazze di neve. La neve aumenta man mano che si sale; verso circa i 2400/2500 m comincia ad essere necessario tracciare con una certa fatica l'itinerario. Giunti ad un punto relativamente in piano mi appare davanti a me lo strappo che conduce al Bobba.
Questo tratto è sicuramente inadatto a chi non ha familiarità con la neve: tratti esposti si alternano a passaggi più semplici, ma la neve non è particolarmente compatta ed ogni passo richiede attenzione. Alcuni passaggi sono facilitati dalla presenza di corde fisse (ma sono spesso sommerse dalla neve): mi torna utile la piccozza per superare i tratti più ripidi (45°-50°).
Dopo oltre 1 ora di "strappo" posso finalmente toccare il Bobba! Il panorama sul Cervino e sulle altre montagne circostanti è sublime: mi godo il momento e poco dopo ridiscendo per la medesima via di salita, facendo particolare attenzione nel primo tratto di discesa.
Francesco
Dal parcheggio (nei pressi della stazione Eni) si scende di qualche decina di metri fino ad Avouil, dove si imbocca il sentiero che risale inizialmente un bosco di faggi e più su passa attraverso gruppi di bassi arbusti (tra cui mirtilli). Giunti all'alpe Bayettes, seguo le indicazioni per il Rifugio Bobba: comincio a salire e a breve compaiono le prime chiazze di neve. La neve aumenta man mano che si sale; verso circa i 2400/2500 m comincia ad essere necessario tracciare con una certa fatica l'itinerario. Giunti ad un punto relativamente in piano mi appare davanti a me lo strappo che conduce al Bobba.
Questo tratto è sicuramente inadatto a chi non ha familiarità con la neve: tratti esposti si alternano a passaggi più semplici, ma la neve non è particolarmente compatta ed ogni passo richiede attenzione. Alcuni passaggi sono facilitati dalla presenza di corde fisse (ma sono spesso sommerse dalla neve): mi torna utile la piccozza per superare i tratti più ripidi (45°-50°).
Dopo oltre 1 ora di "strappo" posso finalmente toccare il Bobba! Il panorama sul Cervino e sulle altre montagne circostanti è sublime: mi godo il momento e poco dopo ridiscendo per la medesima via di salita, facendo particolare attenzione nel primo tratto di discesa.
Francesco
Tourengänger:
francesc92
Communities: Hikr in italiano
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