TMB, giorno 2: dal rifugio Bertone a Ferret
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Secondo giorno del nostro TMB, nonostante tutto siamo riusciti a dormire, facciamo colazione e partiamo, il primo tratto di percorso lo facciamo in compagnia dei belgi conosciuti ieri, uno di loro è decisamente sofferente: le fiacche, nonostante i cerotti, sono veramente mostruose, alla fine decide di camminare con i sandali...dubito che riesca a concludere il tour.
Stiamo insieme a loro fino al Col de la Saxe poi Paolo, consultata la carta, decide che vale la pena di seguire la variante del TMB e scendere da qui in Val Ferret per salire poi al rifugio Elena. Per me va bene, purtroppo nei pressi di Lecey sbagliamo sentiero e ci troviamo su una traccia di sentiero che ci deposita verticalmente sul campo da golf di Tronchey. Sperando di non beccarci una pallina sul cranio attraversiamo i prati e raggiungiamo la strada.
Vabbè adesso andiamo diritti fino a che non troveremo il segnavia per il rifugio Elena!
Passiamo per Lavachey e proseguiamo fino ad Arp Nouva, dopo il parcheggio prendiamo il sentiero che sale al rifugio.
La giornata è anche oggi splendida ed il panorama dalla terrazza è magnifico, breve sosta e ripartiamo per il Grand Col Ferret con magnifiche viste sul prospiciente ghiacciaio di Pré du Bar. Al colle io decido di lasciare lo zaino e salire fino alla Tete du Ferret, Paolo invece ne approfitta per una pennica.
Tornato al Grand Col Ferret riprendiamo gli zaini e passiamo il confine per entrare nella Val Ferret svizzera.
Il paesaggio è veramente bello, mancano i ghiacciai della parte italiana ma in fondo alla valle appaiono il Grand Combin ed il Mont Velan, in un paio d'ore siamo a Ferret dove troviamo posto all'Hotel du Col de Fenetre. Conosciamo una coppia di genovesi, che si riveleranno gli unici italiani che incontreremo in cinque giorni, depositiamo le nostre cose sulle brande del camerone, ci laviamo e cambiamo e poi, finalmente, ci concediamo un sostanzioso aperitivo: una bottiglia di Fendant vallesano ed un tagliere di formaggi.
Intanto studiamo la cartina. Domani ci aspetterebbe la discesa fino a Champex, però le previsioni meteo dicono che dopodomani il tempo sarà brutto. Decidiamo perciò che ci trasaferiremo a Champex con il primo postale in modo da poter risalire il Vallon d'Arpette, la variante più spettacolare del TMB, già il mattino così da arrivare al Col de la Forclaz prima che il tempo cambi.
Ci rechiamo fino alla vicina cappella da cui partirà il postale, controlliamo gli orari, ci gustiamo un'ottima fondue e poi a letto che domani ci si dovrà svegliare presto.
Stiamo insieme a loro fino al Col de la Saxe poi Paolo, consultata la carta, decide che vale la pena di seguire la variante del TMB e scendere da qui in Val Ferret per salire poi al rifugio Elena. Per me va bene, purtroppo nei pressi di Lecey sbagliamo sentiero e ci troviamo su una traccia di sentiero che ci deposita verticalmente sul campo da golf di Tronchey. Sperando di non beccarci una pallina sul cranio attraversiamo i prati e raggiungiamo la strada.
Vabbè adesso andiamo diritti fino a che non troveremo il segnavia per il rifugio Elena!
Passiamo per Lavachey e proseguiamo fino ad Arp Nouva, dopo il parcheggio prendiamo il sentiero che sale al rifugio.
La giornata è anche oggi splendida ed il panorama dalla terrazza è magnifico, breve sosta e ripartiamo per il Grand Col Ferret con magnifiche viste sul prospiciente ghiacciaio di Pré du Bar. Al colle io decido di lasciare lo zaino e salire fino alla Tete du Ferret, Paolo invece ne approfitta per una pennica.
Tornato al Grand Col Ferret riprendiamo gli zaini e passiamo il confine per entrare nella Val Ferret svizzera.
Il paesaggio è veramente bello, mancano i ghiacciai della parte italiana ma in fondo alla valle appaiono il Grand Combin ed il Mont Velan, in un paio d'ore siamo a Ferret dove troviamo posto all'Hotel du Col de Fenetre. Conosciamo una coppia di genovesi, che si riveleranno gli unici italiani che incontreremo in cinque giorni, depositiamo le nostre cose sulle brande del camerone, ci laviamo e cambiamo e poi, finalmente, ci concediamo un sostanzioso aperitivo: una bottiglia di Fendant vallesano ed un tagliere di formaggi.
Intanto studiamo la cartina. Domani ci aspetterebbe la discesa fino a Champex, però le previsioni meteo dicono che dopodomani il tempo sarà brutto. Decidiamo perciò che ci trasaferiremo a Champex con il primo postale in modo da poter risalire il Vallon d'Arpette, la variante più spettacolare del TMB, già il mattino così da arrivare al Col de la Forclaz prima che il tempo cambi.
Ci rechiamo fino alla vicina cappella da cui partirà il postale, controlliamo gli orari, ci gustiamo un'ottima fondue e poi a letto che domani ci si dovrà svegliare presto.
Tourengänger:
paoloski

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