Sustenhorn ( m 3502)
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Arrampicata o sci, sci o arrampicata? La domanda rimbalza da una parte all'altra del tavolo per tutta la cena e al finir della serata ancora non ha risposta certa. All'alba, tra l'intontimento dato dai festeggiamenti e quello del cambio dell'ora, non siamo molto svegli ma decidiamo di rischiare un portage sostenuto e puntiamo alla Meintal e alla sua montagna simbolo: il Sustenhorn. La nostra scelta si rivela azzeccata e, a pochi minuti dall'auto (15), calziamo gli sci e raggiungiamo il rifugio: da qui in poi è poesia di neve: il ghiacciaio, che in primavera brulica di scialpinisti, oggi è immacolato e, oltre a noi ci sono solo sei persone ma sono talmente lontane da esser solo dei piccoli puntini su tanto bianco. In vetta il vento fa volar via le parole ma non la gioia di esser qui e quindi: buon compleanno a me!!! Discesa in super neve! Due note logistiche: Per la salita abbiamo optato per il sentiero che dal parcheggio sale al rifugio, mentre per la discesa siamo passati per la classica traccia scialpinistica, che i due ragazzi incontrati e a cui abbiamo chiesto informazioni, avevano percorso già in salita. Di fatto le condizioni fino alla fine del muro in zona seracchi sono buone ma, al di sotto, sono davvero pessime. Il crollo del seracco e la conseguente frana hanno cambiato completamente la morfologia del posto e quella che una volta era una lunga e piatta lingua del ghiacciaio ora è un ammasso di detriti, ghiaccio e massi enormi. In primavera, probabilmente tutto questo si noterà molto meno e la neve renderà il manto omogeneo e ancora idoneo alla sciata. per quanto riguarda il salire di lì...a mio modesto avviso sarebbe meglio evitare di star lungamente sotto a quel che ancora è sulla parete.
Tourengänger:
Laura.
Communities: Hikr in italiano
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